Ravenna   "il Resto del Carlino" domenica 23 agosto 09

«Se ne vanno via? Fanno solo bene»

«SE SE NE VANNO hanno ragione, fanno bene». E’ chiaro e sintetico il commento del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, sull’esodo dei nudisti stranieri dalla spiaggia di Lido d...
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«SE SE NE VANNO hanno ragione, fanno bene». E’ chiaro e sintetico il commento del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, sull’esodo dei nudisti stranieri dalla spiaggia di Lido di Dante perché troppo sporca e senza cura alcuna. «Lì i nudisti non ci possono stare, quella non è un’area riservata al naturismo — sottolinea Matteucci—. E’ vero, c’è una vecchia consuetudine e l’autorizzazione ai naturisti è stata data fino al 2007. Poi è entrata in vigore una legge regionale che imponeva precise prescrizioni per un’area naturista, in primo luogo i servizi igienici. Legge, tra l’altro voluta anche dall’Aner il cui presidente, l’avvocato Jean Pascal Marcacci, ne è stato consulente e ispiratore». Poichè quella è un’area sottoposta a vincolo ambientale, «il ministero dell’Ambiente e la Forestale non daranno mai l’autorizzazione a mettere dei servizi igienici». Conclusione: «Anche se volessi non potrei». Dalla Regione, l’assessore al turismo Guido Pasi, è altrettanto chiaro sull’argomento: «C’è una legge regionale e va rispettata — commenta laconico —. E poi chi l’ha detto che la spiaggia naturista debba essere proprio a Lido di Dante e non da qualche altra parte che abbia caratteristiche consone alla legge?». Inoltre, aggiunge «sul tema del naturismo ho sempre sostenuto la necessità di una legge nazionale».
«NON ci sono altri luoghi adatti nel comune di Ravenna per aree naturiste», sgrombra il campo da ipotesi alternative il sindaco, ma va oltre: «è stato un errore dare l’autorizzazione anche in passato a questa pratica perché la collocazione non è idonea: non si può mettere un’area nudista all’imboccatura di un paese». La perdita del turismo nudista, secondo il sindaco, non sarebbe nemmeno così grave dal punto di vista economico, considerando le potenzialità del luogo: «Lido di Dante — afferma — è una località dalle altissime potenzialità turistiche che il fenomeno del nudismo non ha fatto altro che comprimere. Lì c’è la pineta più bella del ravennate».
RESTA sul piatto la questione della sicurezza. «Potremmo mandare l’esercito», scherza Matteucci ironizzando sulla proposta avanzata qualche giorno fa dall’esponente del Pdl, Roberto Petri, per contrastare il degrado a Lido di Classe. «Non nascondo — dice tornando serio — che non è facile andare a fare dei controlli in una spiaggia dove ci sono trecento persone nude. E in ogni caso, torno a ribadire, che facciamo quello che possiamo con gli uomini e i mezzi che abbiamo a disposizione». Uomini che, se il Governo accetterà la richiesta avanzata dal primo cittadino ravennate, la prossima estate dovrebbero aumentare di 50 unità: 25 carabinieri e 25 poliziotti in più. «Forze — sottolinea il sindaco — che saranno impiegate su tutti i lidi e anche per rafforzare i controlli a Lido di Dante». Il problema è anche quello dei guardoni e degli esibizionisti: «Ieri — dice — c’è stata l’ennesima denuncia a Lido di Dante per atti osceni, un uomo è stato denunciato. Questo non è bene per una località frequentata anche da famiglie».