BASSONA: una speranza per il ritorno alla normalità
Un amico naturista molto presente in spiaggia che a titolo personale si da veramente molto da fare per la nostra idea ci lascia sperare in positivo con un ripensamento della forestale dopo l'assemblea di Lido di Dante dello scorso 5 maggio 12:
" Cronaca breve di una splendida giornata di sole e mare (sabato 12 maggio) alla nostra beneamata Bassona.
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Nuova e gravissima persecuzione antinaturista alla Bassona Ho avuto notizia che dal Week end 23-24 marzo 2012 sono iniziate, da parte delle guardie forestali comandate dal Comandante provinciale della forestale di Ravenna Gianpiero Andreatta, numerose denunce contro i nudo-naturisti che ufficialmente frequentano la spiaggia della Bassona per la presunta violazione dell'art. 726 del c.p.(Atti contrari alla pubblica decenza). Ritengo una chiara persecuzione perchè è avvenuta dopo che nel 1986 i naturisti iniziarono a frequentare la spiaggia nord della Bassona prospiciente il Camping Classe e dopo il parere favorevole delle autorità locali: compresa la Giunta regionale dell'Emilia Romagna. Ed inoltre dopo la sentenza assolutoria " perche il fatto non sussiste" emessa nel novembre 1995 dal pretore di Ravenna Dr.ssa Donatella di Fiore nei confronti del sottoscritto e di un amico che erano stati denunciati assieme ad altri 40 naturisti che accettarono di pagare un'ammenda. Le denunce avvennero dopo ben 8 anni che si praticava il nudo-naturismo e dopo che i Carabinieri ci avevano tutelati per anni. Una seconda sentenza assolutoria è avvenuta da parte del Giudice di Pace di Ravenna appena 4 anni fa (maggio 2008) in seguito alla denuncia da parte di 2 guardie forestali ad un naturista che prendeva il sole nudo alla Bassona in compagnia della moglie (lei non denunciata). Ed inoltre c'è stata l'archiviazione ad una denuncia per "Atti contrari alla Pubblica decenza" a me destinata per essermi posto nudo prima dello spazio dell'area riservata ai naturisti dall'ordinanza comunale nel giugno 2004. Aggiungo ancora che a livello nazionale raramente abbiamo avuto sentenze a noi contrarie mentre le assoluzioni sono state numerosissime a partire già dalla fine degl'anni 70 ( www.termecastrocaro.it/legge-nudo.htm ) e pure le statistiche hanno confermato a larga maggioranza che gli italiani accettano il nudo naturismo. Ebbene dopo questi fatti non è chiara la persecuzione del Comandante Andreatta della forestale? Non è che Andreatta essendo favorito dalla legge che non accetta la rivalsa verso la forza pubblica ne approfitti sapendo che certamente vincerà sempre anche se il Giudice da ragione ai naturisti che ricorreranno (forse pochi o nessuno per vari motivi: economici compresi) e le spese giudiziarie saranno comunque a carico dell'imputato e della collettività intera? Come dobbiamo fare per difendere una volta per tutte anche i nostri diritti costituzionali e siano rispettati gli art.21 e 32 della Costituzione? Il Presidente dell'ANER (associazione da anni pseudonaturista) Marcacci anche in seguito a questo grave persecuzione continua a non prendere iniziative adeguate. Per esempio sul quotidiano "La Voce di Ravenna" dello scorso 27 marzo dichiara al giornalista che chiederà un incontro al Presidente della Provincia che c'entra ben poco al momento e non ha chiesto, invece, un incontro al Comandante Andreatta che ha inviato le sue guardie per un chiarimento e poi al Prefetto di Ravenna che credo non abbia ancora ascoltato la nostra voce. E poi come, mi pare, sempre accade quando Marcacci parla ai giornalisti non mancano le bufale: nell'articolo citato dice anche che a fine anni 70 a Ravenna ci sono state sentenze che sancirono la leicità del nudo naturismo mentre mi risulta che la prima sentenza per un nudo naturista sia stata la mia nel 1995. Fidenzio 03-04-2012 Aggiungo alcuni articoli pubblicati dai media: RomagnaNOI del 25 marzo 12 ***La voce di Ravenna del 26 marzo 12 *** La Voce di Ravenna del 30 marzo 12 *** il Resto del Carlino del 31 marzo 12 con importante commento giuridico del Vicecaporedattori Carlo Raggi Altra importante risposta di Carlo Raggi con intervento della Procura Oggi 29 aprile 2012 cosa penso?
Ho letto il post inviato ad alcuni forum da
Alessandro Nagni (Alepina) lo scorso 27 aprile per conto del vicepresidente
ANER (chissà perchè non lo invia personalmente?) che, mi pare di capire, il
Prefetto di Ravenna non ha, dopo tanto tempo, incontrato la delegazione
composta da alcuni commercianti e dallo stesso vicepresidente Aner che lo
scorso 5 aprile incontrarono il vicario del Prefetto: il Prefetto era
assente per ferie. E si invitano nuovamente i naturisti ad inviare delle
mail in Prefettura per richiedere ancora un incontro con il Prefetto ed il
Dr. Nobili della forestale responsabile dell'Ufficio della Biodiversità di
Punta Marina.
Lo scorso mese di ottobre Alepina, io ed un altro naturista molto attivo in passato, incontrammo il Dr Nobili dopo alcuni articoli non chiari apparsi sulla stampa locale per chiedere come stavano esattamente le cose. In poche parole il Dr. Nobili ci disse che avrebbe gradito un riconoscimento ufficiale da parte dell'amministrazione comunale per non rischiare denuncie da parte della forestale per il nostro stato di nudità. A mio parere, lo scorso inverno, occorreva organizzare incontri con varie autorità pubbliche sia direttamente e sia con tavole rotonde ed altre forme ed iniziative per informare la pubblica opinione sul diritto al rispetto della minoranza naturista. Lo avevo detto pure ad Alepina ma non è stato fatto nulla e ci siamo trovati a fine aprile con l'arrivo delle denunce da parte della Forestale. Personalmente non posso prendere iniziative di una certa importanza per il fatto che le mie condizioni fisiche di grave sordità non me lo consentono ma avrei volentieri aiutato al massimo chi avesse avuto voglia di fare. Non escludo che la decisione d'intervenire con le denunce ai naturisti sia stata decisa già anno scorso da parte del comandante provinciale della forestale Andreatta, dal sindaco di Ravenna e dal Prefetto. Il dr. Nobili potrebbe aver declinato la responsabilità di chiedere alle sue guardie d'intervenire e di conseguenza il dr. Andreatta abbia preso la scorretta iniziativa. il Prefetto Corda in carica dal gennaio dello scorso anno che non è mai stato incontrato dall'ANER (dico ANER perche avrebbe avuto il maggior ascolto) con lo scopo di dargli delle precise informazioni sulla massiccia presenza naturista a Lido di Dante ed in generale sulle nostre problematiche, ha certamente ascoltato altre campane ed aderito alle richieste antinaturiste. Mi pare chiaro, a questo punto, la decisione di cacciare definitamene i naturisti visto che non reagiscono adeguatamente in loro difesa. I nostri avversari lo sanno certamente che il naturismo non è reato e si attaccano a delle false ragioni, ed oltre alle sentenze a livello nazionale, lo sanno che localmente ci sono state ben due importanti sentenze assolutorie: la mia assieme ad un amico nel 1995 e la seconda dell'08 maggio 08 in seguito ad una denuncia per "Atti contrari alla pubblica decenza" per un naturista sorpreso nudo dalle Guardie Forestali nel 2007 con il dr Andreatta allora Responsabile dell'Ufficio della Biodiversità di Punta Marina. Ed inoltre l'archiviazione ad una denuncia per "Atti contrari alla Pubblica decenza" a me destinata per essermi posto nudo prima dello spazio dell'area riservata ai naturisti dall'ordinanza comunale nel giugno 2004. Attendere anni che fra le persone denunciate qualcuno abbia deciso di accettare il dibattimento e poi assolto non serve a nulla ed abbiamo chiuso il naturismo a Lido di Dante e forse pure in altre località. Già si sa che le sentenze sono a noi favorevoli e chi denuncia gioca sul fatto che noi non abbiamo dimostrato di saperci difendere e sul fatto che tanto se un Andreatta perde al processo così come la forestale perse nel 2008 difficilmente pagherà qualcosa. A questo punto, a mio avviso, resta solo una cosa da fare: organizzare una riunione fra i naturisti interessati e da subito decidere di non accettare discriminazioni nei nostri confronti, quindi essendo il nudo non contrario alla legge si sta nudi in gruppo all'inizio della spiaggia notoriamente naturista dal 1986 ed altri amici vestiti vicino a chi è nudo pronti a filmare e fotografare nel caso ci siano interventi per denunce da parte della forza pubblica. Se ciò avvenisse potremo poi mostrare ai madia ed eventualmente ai magistrati che abbiamo subito un abuso per il fatto che le sentenze dicono che il nostro nudo non è reato e le denuncie sono avvenute anche dopo che noi abbiamo informato la forza pubblica anche con documenti che mostrano chiaramente le nostre affermazioni. Se fossimo denunciati e questo non vuol dire, come a me è successo, che ci sia un seguito giudiziario, il gruppo nudo-tessile per la difesa dei nostri diritti ripeterà nuovamente la sua presenza in spiaggia nei successivi fine settimana. In alternativa solo un miracolo potrà salvare i naturisti a Lido di Dante e nel resto dell'Italia. |