Storia della Proposta di legge sul Naturismo dell'Emilia Romagna
Il 21 maggio 2004, la capogruppo dei Verdi Daniela Guerra, su mia richiesta, accettò di presentare al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna una proposta di legge sul Naturismo.
Il titolo fu "Valorizzazione della pratica del naturismo".
Il testo presentato, a parte qualche lieve modifica di contorno, fu quello che io avevo consegnato alla Guerra e simile alla Proposta di legge presentata il 29 novembre 2001 al Consiglio Regionale del Lazio dal DS Renzo Carella non approvato.
Nel 2005 fu eletta una nuova legislatura regionale e Daniela Guerra: rieletta, il 29 giugno 2005 ripresentò la proposta di legge sul naturismo e, con l'appoggio e la collaborazione dell'ANER', mercoledì 07 giugno 2006, ci fu un importante passo in avanti con la convocazione dell'Udienza conoscitiva della Commissione Turismo, Cultura, Scuola, Formazione Lavoro Sport. Io fui presente assieme a Conait, Aner, Assonatura, Econat, politici (fra questi l'assessore al Turismo Guido Pasi) e privati impegnati a vario titolo nel mondo naturista.
Con grande sorpresa per la rapidità, poi, mercoledì 26 luglio 2006 la proposta di legge arrivò nell'aula del Consiglio regionale dell'Emilia Romagna e fu approvata con il voto della maggioranza dei consiglieri presenti in aula: ventidue sì, dodici no ( quelli della Margherita, della Lega, di AN e di parte di FI).
Così fu dato il via libera al provvedimento che dava il parere favorevole all'utilizzo di spazi riservati ai naturisti e fu la prima in Italia a riconoscere l'idea naturista e la sua valorizzazione turistica ma. purtroppo, su spinta del nuovo sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci eletto nel 2006 ci fu un attacco al naturismo con interpretazioni errate della legge.
Fidenzio Laghi