Il Vangelo "secondo il naturismo"
Riflessioni di Cordom
Inserito il - 12/11/2010 : Per
questa domenica vorrei affidarvi una meravigliosa preghiera di Madre Teresa di
Calcutta
************* 03/11/2010 :
Signore, quando ho fame,
dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho un dispiacere,
mandami qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato,
fa che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato,
mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso,
attira la mia attenzione su un'altra persona.
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli,
che in tutto il mondo vivono poveri ed affamati.
Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano,
e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia.
Lasciatemi sfogare.
Per natura sono sensibile alle disgrazie altrui e alle sofferenze di tutti.
Come fa questo Cristo a dirmi "beati chi soffre"?se non addirittura "ama il
tuo nemico"?Son portato ad amare chi soffre,ma non chi procura la sofferenza
(basta guardare le cose orribili che ci accadono attorno,a volte penso come
reagirò ad una sofferenza inflitta a mia figlia...).Diamine c'è uno che mi
dice che se voglio essere umano come Lui devo far questo ed ha la pretesa di
essere il maestro di tutta la nostra umanita.Hanno fatto bene a metterlo in
croce per queste idee così anti umane?Se no cosa habbiamo capito dell'umanità
e di come è il progetto "uomo" di Dio?
Dobbiamo smetterla di dire che il Vangelo ed il suo messaggio non ci mette
sottosopra e non ha una forza dirompente e rivoluzionaria in tutti i sensi.
Qui però per rivoluzione Dio parla di amore e di "ama il tuo prossimo"...più
fuori di testa di così?
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Domenica 31 ottobre Dal Vangelo di Luca
“Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo,
capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli
riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva
passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse:
«Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». [6]In fretta
scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E’ andato
ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore:
«Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato
qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la
salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il
Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto»”
Bello questo brano.Tante volte ,anche in questo forum ,giudichiamo e
condanniamo in anticipo persone che a nostro avviso non sono meritevoli di
parlare o avere un posto tra noi o per il lavoro che fanno o per il lo stato
civile o altro.Oppure siamo noi "i pubblicani"perchè ci spogliamo
"pubblicamente" e ritenuti destabilizzatori dei valori sociali o peggio.
A quanto pare Gesù non la pensa così."oggi mi fermo a casa tua"simbolo di
volontà profonda di condivisione e amicizia e di festa.Non perdiamo questa
occasione dove tanti Gesù,a volte nascosti in persone negative per noi,
vogliono entrare nella nostra vita e noi come zaccheo il coraggio di voler
vedere.
Nella
festa di tutti i Santi Gesù ci propone le beatitudini.In altre parole ci vuol
dire che se vogliamo essere veri cristiani e veri uomini le beatitudini sono
il nostro cammino.Chi è costui,se non fuori di testa,che ci propone uno stile
di vita così assurdo che neanche un qualsiasi uomo onesto e profondamente
incarnato negli alti valori squisitamente umani proporrebbe?
Come si fa a dire :beati i poveri e come si fa a dire beati i perseguitati e
ancora beati i costruttori di pace e altro ancora?
O Gesù era fuori di testa,matto per dirla in breve,o noi fuori di testa,la
maggioranza degli uomini, o qualcosa ci è sfuggito e non comprendiamo?
Ps..qualcosa di fuori di testa forse lo facciamo anche noi come nudisti o
naturisti non vi pare?
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Inserito il - 25/10/2010 :
Cito:
Se per Chiesa Romana voi intendete la sua Testa o Pontefice,
è fuori di dubbio il fatto che egli possa errare, persino in materia di fede.
Egli erra quando insegna l'eresia a proprio giudizio o per decreto.
In verità molti pontefici romani erano eretici. L'ultimo di essi fu papa
Giovanni XXII.
Papa Adriano VI, A.D.1523
Spero domani di rispondere a questa sfida giustamente
tosta..(amichevole)osservando che vi è un'analisi superficiale della chiesa
intesa come popolo di Dio che è l'unico custode ed interprete della parola di
Dio,tutto il popolo con il servizio del magistero.Mi pare che limitare la
chiesa alla gerarchia sia offensivodato
i miliardi di fedeli che nella storia hanno fatto la chiesa,la vera storia
della chiesa.Purtroppo ci soffermiamo solo alle cose che vogliamo vedere e non
a tutta la chiesa dispersa nel mondo.Errori e malvagità ci sono,ma molto di
più c'è nella storia il vero messaggio di Gesù vissuto da tante donne e uomini
nel mondo che ringiovanisce e rende attuale la chiesa come comunità dei
fedeli.
Credo che la definizione "il tramite" sia riferito a tutta la chiesa o popolo
di Dio e allora mi trovo daccordo.Resta il fatto che l'interpretazione non è
un dogma,l'infallibilità si ma è una cosa diversa (poco esercitata ed in senso
restrittivo e non rivelativo della fede).
Credo che pronunciamenti della chiesa sul naturismo ( se non esortazioni)non
ci saranno anche perchè non c'è ne bisogno.
Il mio consiglio è di guardare con occhi diversi la chiesa e viverci dentro
per vedere come nel vissuto di ogni giorno centinaia di credenti operano e
vivono il messaggio di Gesù a favore dell'uomo.
Per chi vuole approfondire la questione è bello leggersi Lumen Gentium e Dei
Verbum (primi capitoli)del Concilio Vaticano II,o questo link:
http://www.kryplos.com/ikthys/Archivio/fond_Pietro.htm
o anche il cdc (diritto canonico)N 749,3.
A perte queste cose relative e superficiali( in senso letterale)
sull'interpretazione e altro buttiamoci dentro nel messaggio di Gesù,che è la
cosa più importante e che fa la chiesa e che è l'unico "dogma" principale ed
esistenziale è l'amore per gli altri.
Se vogliamo davvero fare chiesa amiamo il più possibile che in fondo è l'unica
cosa che ringiovanisce la stessa: S.Francesco ieri , Madre Teresa di Calcutta
oggi o tutti noi che che facciamo qualcosa per gli altri.
La chiesa o meglio dire la nostra comunità di credenti la preferisco così
umana così limitata e per certi versi così mostruosa perchè rappresenta tutta
la miseria umana che è la nostra e anche perchè vi è un'infinità di spazio
affinche io con tanti altri la trasformiamo dal di dentro.Ciao
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Domenica 24
ottobre Dal vangelo di Luca
“Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e
disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era
fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra
sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti,
adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e
pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza,
non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O
Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua
giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e
chi si umilia sarà esaltato»”
A parte l'interpretazione classica che a prima vista si nota,mi soffermerei
sull'atteggiamento del fariseo.
Il fariseo,notate,fa le cose giuste:non è un ladro,non è ingiusto,non è
adultero,insomma si comporta in modo retto verso la legge ebraica cioe come se
noi vivessimo in modo onesto con buon senso nella pratica.Noi non andiamo
contro le leggi e cerchiamo di non fare cose ingiuste e sbagliate secondo i
nostri valori.
Quante volte diciamo i ladri sono da un'altra parte e i deliquenti altrove.Quante
volte abbiamo (es noi naturisti) questo atteggiamento farisaico verso gli
altri?o i tessili?
Io ci sto pensando.ciao
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18/10/2010 : Non
siamo evangelici (chiesa protestante) e fin d'ora non ho scritto nessun
vangelo.
Vorrei parlare col cuore più che con la ragione.E' vero nella sua storia la
chiesa ha fatto cose terribili(e noi credenti ce ne assumiamo la
responsabilità,almeno io,perchè facciamo poco e male),chiesa sopratutto
gerarchica,ma la chiesa dei credenti in Gesu eccome se non ha fatto cose
grandi,penso a vari santi pubblici e non (noi in definitiva che viviamo giorno
per giorno il messaggio evangelico).Ora dopo il concilio c'è una linea
nuova:la chiesa siamo noi e non ha senso parlare di una chiesa solo riferita
ai vertici.Habbiamo la responsabilità di testimoniare il vangelo e la chiesa
nel nostro quotidiano,goccia che insieme fa il mare.Dobbiamo essere il sale
della terra,immergerci nel nostro mondo per cambiarlo?No per amarlo e
nell'umanità incontraci con tutti gli uomini,di ogno cultura e religione.Penso
che dobbiamo incontrare l'uomo prima del fedele,la sua ricchezza,la sua
originalità che io amante degli uomini ho bisogno per essere un vero uomo.In
fondo ripeto sempre a me stesso che Gesù mi insegna a incontrare l'uomo nella
sua storia e nelle sue culture non per cambiarle,ma perchè tutti possiamo
diventare "uomini" come Gesù nel suo periodo storico ha fatto. Abbiamo
l'opportunità di diventare protagonisti della storia di Dio incarnandoci nella
nostra storia senza sempre a demandare agli altri la responsabilità del
messaggio evangelico.
A me la chiesa piace così (senza per questo non combattere gli abusi
auspicando sempre un rinnovamento)con i suoi difetti e pregi,vedendo che essa
stessa ha bisogno di me che nel mio vissuto posso ringiovanirla e qualche
volta darle uno sciaffone per svegliarla dalle sue ipocrisie.Non vado dalle
altre culture per imporle un'altra cultura,ma sono io che mi immergo
nell'altra cultura e li incontro il cuore dell'uomo.
Domenica c'era il vangelo sull'insistenza della preghiera, perchè insistere
nella preghiera dato che Dio sa di che cosa abbiamo bisogno.E' come dire che a
mia moglie non le dico mai ti voglio bene perchè tanto lo sa gia.Forse la
nostra mamma non aprezza sentirsi dire grazie o ti voglio bene o diciamo tanto
lo sa gia.Con Dio è la stessa cosa,Lui ha bisogno di un rapporto così come lo
abbiamo con chi amiamo.Questo è il rapporto che Dio vuole con noi,non fatto
principalmente di regole,di cultura o altro,ma di un rapporto dove tutti gli
uomini si incontrano,cioè di un rapporto dove trovi gli altri perchè gli vuoi
bene.
La stessa cosa secondo me è il naturismo.La sfida è riuscire ad immergerlo
nelle varie culture senza cambiare il suo nocciolo:amore verso la natura e
ripetto per gli altri.Un conto è il naturismo di quelle tribù o gruppi in
terre isolate ed un conto testimoniarlo nella nostra cultura oppure nei paesi
orientali,sfricani ecc.
Ma è proprio sul nocciolo che possiamo incontrare tutti anche se diversi.Possiamo
imparare molto da queste tribù,ma la nostra missione è di vivere il naturismo
nelle nostre "tribù".
Qualche mio amico missionario candidamente mi racconta come in gruppi
descritti sopra lui si spoglia tranquillamente e come fa fatica a capire la
nostra civiltà dove diamo un senso così complicato ai vestiti.
In soldoni è colpa mia se le cose possono andar meglio o peggio e nel
messaggio evangelico posso incontrare qualsiasi uomo e cultura perchè è
proprio nel cuore dell'uomo che tutti ci troviamo.
Dimenticavo la cosa più importante:L'amore quello si cambia gli uomini
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11/10/2010 Caro Bacco
Il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe..e di Bacco è la nostra storia.La
storia è sua e la tua è sua.Lui è con noi con il passato e con il futuro.E'
impossibile tenere Dio racchiuso nell'altare,ha bisogno di aria e della nostra
storia.Il nudismo o naturismo fa parte della nostra storia e che ci piaccia
o no fa parte della storia di Dio.Perciò ottimismo perchè siamo in buone
mani.
Sono appena ritornato da un campeggio giovani dove in solitudine io e i miei
giovani abbiamo avuto l'esperienza della natura,della comunità e di Dio (che
era sempre in mezzo...manco a credere).Ricordo da giovane e anche oggi lunghi
giorni in solitudine (solitudine mai per chi crede)dove incontri te stesso e
"per forza gli altri".
Caro Fenice la messa tra gli uomini "nudi e Dio nudo"non è fantasia ma una
promessa.
Caro Bacco tu che ami la solitudine (non so se questo è giusto)ti dovrebbe
nascere come in me la gioia di aver trovato quello che conta (Dio,la
nudità,gli altri)e come si fa a tenere questa dinamite per se?
Tutto questo è storia,ringiovamento da un incontro e dal passato,tutto questo
è frutto di un sogno (Lennon)che si fa persente perche innamorati della storia
e e del suo futuro perchè vogliamo farne parte.Ciao
Questa storia non è degli altri solamente ma è la nostra storia e gioia a
parteciparvi ed essre consapevolmente protagonisti.
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Domenica 10 ottobre:da Luca
“Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù
attraversò la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero
incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce,
dicendo: “Gesù maestro, abbi pietà di noi!”.
Appena li vide, Gesù disse: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. E mentre essi
andavano, furono sanati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si
gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò:
“Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è
trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?”.
E gli disse: “Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!”.
Due punti:
I lebbrsosi erano considerati immondi e vivevano fuori dalle città(sia per
questioni igeniche che religiose considerati impuri)e i samaritani considerati
stranieri perciò esclusi.
Gesù accetta la legge ebraica mandando i lebbrosi dai sacerdoti,gli unici che
potevano far rientrare i lebbrosi guariti nella società (una specie di
certificato di guarigione)..
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Domenica 5 settembre Vangelo secondo Luca
“Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: «Se uno viene a
me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle
e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Chi non porta la
propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo".
Si è già capito che odiare significa semplicemente mettere al primo posto Lui
e tutto il resto viene dopo anzi il dopo trova più significato.
Però quello che mi interessa maggiormente è questo.Il seguire Gesù è come
innamorarsi,si segue una persona perchè innamorati,il resto viene dopo.Non
siamo cristiani perchè abbiamo fede,seguiamo il vangelo,seguiamo la chiesa o
il magistero,i papi,e preti o l'ideologia cristiana.Siamo cristiani perchè
innamorati di una persona,la vogliamo seguire,scoprire e fare come lei.E' la
stessa cosa quando siamo innamorati della nostra compagna o compagno:senza,il
mondo non ha senso,con lei il mondo ha un significato.Esatto sono le stesse
dinamiche dell'amore e del dono.
Perciò essere cristiani è la cosa più esistenziale che ci sia e concreta che
ci sia:la nostra è soltanto la realizazione nostra come uomini.
Tutto il resto è conseguenza.
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Domenica 4 Luglio
“Dopo questi fatti il Signore
designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni
città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli
operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai
per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non
portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su
di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno,
perché l'operaio è degno della sua mercede.....
Sembrerebbe una cosa stupida,ma non preghiamo mai ,per chi crede,che Dio ci
mandi altri operai magari naturisti? se come credo il naturismo fa parte di un
disegno di Dio e perciò missione?
Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi...fa riflettere per noi.
Per me fare naturismo-nudismo è una vocazione,si amici miei,un percorso ed un
disegno di Dio che ha per me,affinche trovi me stesso ed equivale trovare Lui.Perciò
la prima cosa che mi viene in mente è che naturismo è servizio a favore degli
uomini e di coloro che lo osteggiano.
Piace molto il passo che invita a non portare niente con se (qui si riferisce
al passo comentato da me sui gigli del campo).Ci invita ad essere nudi perchè
solo così dipendiamo tutto da Dio e dagli altri e sappiamo che mai Gesù ci
abbandona.
Allora per prima cosa è l'annuncio,non nascondersi,portare alla gente il
messaggio che il naturismo è cosa buona,segno di condivisione con gli altri e
segno di un rapporto speciale con Dio,con gli altri e con la natura.
E alla fine il naturismo è pace e questo deve essere il suo frutto,il
principale.
Perciò ragazzi ed insisto la gioia di essere naturisti in Dio deve
sprigionarsi da tutti i nostri pori.
Ciao e Buona domenica
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23 giugno 10
Riflessione su Matteo 6,25-34
Perciò vi dico: per la vostra vita non
affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo,
di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più
del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né
ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi
forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere
un'ora sola alla sua vita? 28E perché vi affannate per il vestito? Osservate
come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29Eppure io vi
dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
30Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata
nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31Non affannatevi
dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
32Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste
infatti sa che ne avete bisogno. 33Cercate prima il regno di Dio e la sua
giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non affannatevi
dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun
giorno basta la sua pena.
E' una delle pagine che io sono innamorato.Vorrei farvi notare alcune
cose.Gesù rende relativo il vestito:serve solo perchè si ha freddo ed il
vestito non fa il monaco secondo la mentalità che chi più meglio appare ed ha
e più è.
Il corpo è più del vestito (corpo(carne direbbero) per gli ebrei non è solo
quello che intendiamo noi,ma anche spirito,cioè persona umana.
Quello che piace di più è il paragone con l'erba ed i gigli (fiori che non
sono come li abbiamo noi,ma semplicemente fiori di campo abbastanza mediocri
come bellezza paragonati ad altri fiori).
Ora se Dio veste l'erba e i gigli del campo (cioè il vestito è la loro nudità
e paragonato a Salomone diventa il vestito più bello),allora il nostro vestito
è la nostra nudità che diventa il nostro vestito più bello e riflette la
nostra nudità interiore (corpo per gli ebrei).
Gesù dice che tutti i gigli e l'erba hanno una nudità favolosa,da ricchi e
perciò non esiste nudità di serie b o a.Come l'erba o gigli che sono tutti
diversi tra loro così la nudità è diversa nelle sue molteplici ricchezze (e
parlo di tutto l'uomo come direbbe Paolo).Ogni nudità è ricchezza e riflette
la ricchezza dell'uomo.
Se io capissi solo questo insegnamento quanti problemi di incomprensione e
tristezza volerebbero via?
Allora la nudità è dove vive lo Spirito,la casa di Dio.Ciao
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21 giugno 10
Una riflessione scaturita da un'amico:
Scusate,ma non posso dopo questa riflessione dell'amico giannige non dire
quello che provo e lo vorrei dire a cuore aperto.
Sono felice e ho tanta gioia nel sentire queste cose.Perchè?Io cattolico (si
dovrebbe dire innamorato del Cristo,con tutta la gioia di chi è
innamorato)sono stato fruitore di un dono che è il naturismo o se volete la
nudità vissuta in modo evangelico ben sapendo che Gesù,naturista per
eccellenza,ha vissuto ciò che anche noi proviamo.E' evidente che nel messaggio
evangelico la nudità vissuta come Dio fa parte integrante del messaggio di
Gesù.La nudità come segno di dono,di accoglienza,di rispetto per se,per la
natura e per gli altri diventa un dono di Dio ambito da chiunque voglia
incontrare Dio e gli altri.Vedo come anche in questo forum la voglia di Nudità
(ho messo la N maiuscola non per caso)sia l'aspirazione di tutti noi e anche
dei tessili,perchè no.La nudità come dono appunto,magari ricevuta da altri o
gruppi.
La nudità come collante di chi è credente e di chi no,perchè valore universale
e valore esistenziale degli uomini.
Allora perchè non gioire,perchè ritenere l'esperienza della nudità solo come
personalistica?Non posso vivere questa esperienza da solo,ma proprio dal fatto
che è esperienza degli uomini,direi come credente,vocazione o missione,sono
gioiosamente "costretto"a viverla e farla conoscere agli altri.
Come si fà a tenere per se questa esperienza di gioia e amore per se,trabocca
e si espande verso tutti.
La gioia di essere nudo non riesco a tenerla per me,"per forza" la devo
comunicarla a voi.
Ecco l'impegno nelle associazioni o sul forum,sapendo che qui trovo chi sta
facendo la stessa esperienza,credente oppure no.
Scusate di questo discorso,magari incomprensibile,ma come ripeto la gioia del
dono della nudità non si pùò tenerla nascosta e come un ragazzino la voglio
gridarla ai quattro venti.
Vivo la nudità come:
unità e non disgregazione
gioia e non tristezza
dono e non ricchezza
fratellanza e non inimicizia
accoglienza e non rifiuto
comunione e non solitudine
apertura e non bariera
giovinezza e non vecchiaia
stupore e non tutto assodato
novità e non tram tram
cammino e non statico
amore e non odio o indifferenza
trovo il Dio nudo che mi attende nudo davanti a se per un'amicizia che aspetta
da tempo prima che i vestiti fossero inventati.
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13 Giugno
Dal vangelo di Luca
“Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui.
Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una
peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo,
venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò
piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava
con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse
un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una
peccatrice». Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli:
«Maestro, dì pure». «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva
cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò
il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». Simone rispose:
«Suppongo quello a cui ha condonato di più».
Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E volgendosi verso la donna, disse a
Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato
l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha
asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da
quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso
il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per
questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato.
Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono
perdonati i tuoi peccati».
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona
anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in
pace!».
Secondo me è una delle più belle pagine del Vangelo:traspare un'umanità
grandiosa e allo stesso tempo delicata di Gesù.
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