Nudo naturista: perchè perseguitarlo?

 

Da alcuni decenni  il “comune senso del pudore” dei cittadini italiani accetta il nudo nella  stragrande maggioranza dei casi.

Per quanto riguarda il nudo innocente del naturista, che non ha alcun collegamento con le questioni legate al sesso, già negl’anni 70, a Milano, si registra una sentenza in cui il turista messicano Fernando Perez sorpreso nudo a passeggiare per la città in una notte d'agosto viene assolto dal pretore Francesco Dettori con la motivazione che il nudo sta diventando un fatto di costume e che non è più raro osservare su spiagge più o meno appartate persone nude o seminude senza che gli astanti reagiscono negativamente. Nell’anno 2000 poi, preceduti dalla quasi totalità dei processi che si concludevano con i naturisti assolti se denunciati perchè integralmente nudi in spiagge  conosciute od appartate, la Corte di Cassazione ha, anch’essa, per ben due volte sentenziato che il nudo del naturista non è reato. Nella  sentenza della Cassazione n.1765/2000, la terza sezione è molto chiara verso il nudo naturista. Ha annullato la condanna per atti osceni inflitta dalla Corte d'appello di Milano ad un uomo che, per fare dispetto alla vicina di casa, aveva finto di sbrigare un bisogno fisiologico nella concimaia per poi esibire l'organo genitale, nella motivazione la Corte ha, fra l'altro, così affermato "la nudità dei genitali può assumere un diverso rilievo penale in funzione del contesto oggettivo e soggettivo in cui è concretamente inserita: così può configurare un atto osceno, quando esprime, anche psicologicamente, un istinto sessuale; ma può semplicemente costituire un atto contrario alla pubblica decenza, quando è mero esercizio della funzione fisiologica dell'urinare; o addirittura sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto pedagogico o didattico (es. durante una lezione di anatomia o di educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per es. di tipo naturista o salutista)".

 

Guardando alle statistiche segnalo che il sostituto procuratore di Milano Nicola Cerrato, alla fine degli anni 70, propose un test alla MAKNO nel quale risultò che solamente il 39% degl’italiani vedeva il "pudore" come l'imbarazzo nel mostrarsi nudi, poi abbiamo tre statistiche a favore della DOXA (1983, 1989 e 1995), un sondaggio di RETE 4 del 30-09-93 in cui gli intervistati risposero “No” col 57.5 alla domanda "Il nudo offende?"; L’ultimo sondaggio che conosco è quello della rivista ”Focus” pubblicato nel luglio 2005. Secondo lo studio per 8 italiani su 10 stare nudi in spiaggia è assolutamente naturale e  più del 58% degli intervistati si disse pronto a prendere il sole senza costume dove è consentito. Quasi il 70% dichiarò che se si trovasse in una spiaggia con gente completamente nuda, non esiterebbe a conformarsi alla massa. Meno del 30% degli intervistati considerò il nudo in spiaggia un fatto erotico, mentre più di due italiani su tre risposero che gli è indifferente o che non trovano nessuna connessione tra eros e nudità balneare.  Quasi il 60% degli intervistati ha anche dichiarato di aver fatto almeno una volta il bagno nudo in mare.

 

La massa della pubblica opinione, poi, accetta addirittura il nudo  mostrato quotidianamente dai media sotto un’ottica ben diversa: quasi sempre collegata in modo diseducativo al sesso ed, in particolare, per i giovanissimi.

 

Assodato che  il nudo del naturista è accettato dalla  quasi totalità dei cittadini italiani  ritengo giusto che, come sancisce la Costituzione italiana  siano rispettate tutte le minoranze, quindi,  anche la minoranza naturista che , fra l’altro porta vantaggi di vario genere a tutta la collettività. Occorre, quindi, una legge ben chiara che riconosca la pratica naturista.

L'articolo fondamentale della legge, a mio parere, dovrebbe contenere il seguente testo:

 

" All’entrata in vigore della presente legge tutte le  spiagge marine, lacustri o fluviali, di proprietà del demanio o di enti pubblici sono considerate “clothing optional” (abbigliamento facoltativo) con la possibilità per le amministrazioni comunali di poter riservare esclusivamente,  sino ad un massimo dell’80% della superficie di dette aree, alle varie categorie di persone siano esse naturiste  o non (tessili)..

 Le amministrazioni comunali possono, inoltre, destinare ai naturisti o, ad altre categorie di persone,  boschi ed altri ambienti naturali. "

 

E perchè poi il nudo del naturista potrebbe essere punito molto più gravemente di un atto sessuale.?

 

Se un maniaco sessuale compie "Atti osceni in luogo pubblico" (art.527)  il Giudice monocreatico competente a giudicarlo potrebbe considerare colposo il suo atto e condannare l'imputato semplicemente  con una ammenda che va da 51 a 309Euro. Il naturista, invece, che si pone nudo per motivi ben diversi che deve essere giudicato dal Giudice di Pace rischia un'ammenda che va da 258 a 2.582Euro: questo dopo le modifiche entrate in vigore dal 2002.

 

 

 (clicca anche  http://www.termecastrocaro.it/legge-nudo.htm )

Maggio 2012