(A. N. NA.)    

di  Fidenzio  Laghi

Per difendere i diritti civili sanciti dalla Costituzione a favore della minoranza naturista, per divulgare l'Idea Naturista ed avere spazi per la pratica naturista.

(  non è una associazione naturista ma, certamente non m'impegnerò meno di queste )

Europa aspettaci....prima o poi arriveremo anche noi...!!!

Info Curiosa

L’attuale leader dei Verdi Angelo Bonelli nel 2006 era Assessore regionale all’Ambiente della Regione Lazio ed il 9 marzo depositò in Giunta la proposta di legge regionale: “Valorizzazione della pratica del Naturismo“.

La proposta di legge presentata da Bonelli purtroppo non fu mai approvata dalla Regione Lazio a differenza della mia proposta con lo stesso titolo che tramite la Capogruppo dei Verdi dell’Emilia Romagna Daniela Guerra, chiesta e presentata nel 2004, fu approvata, grazie al suo impegno verso tutti i consiglieri, dalla Regione Emilia Romagna, il 31 luglio 2006 e fu la prima legge regionale sul Naturismo ad essere approvata in Italia. Il via libera da Ventidue sì, dodici no (quelli della Margherita, della Lega, di An, di parte di Fi) e quattro astensioni (per l' E-R e tre consiglieri di Fi) .

Oggi sono 6 le regioni con una legge sul naturismo : Emilia Romagnaù, Abruzzo, Veneto, Piemonte, Lombardia e Sardegna.

Sul Naturismo sarebbe necessario una legge nazionale che faccia una piena chiarezza sui diritti della minoranza naturista perché ancora oggi dopo tutte le archiviazioni e le sentenze a favore del naturismo a tutti i livelli in aree conosciute ci sono ancora denunce: ultima in questo mese di luglio di un bolognese a Baia Domizia in provincia di Caserta in una spiaggia notoriamente frequentata da 30 anni.

Storia della prima ordinanza sindacale italiana che riconosce il diritto di praticare il naturismo in alcune aree comunali.

Dopo l’approvazione del Comune di Roma, con sindaco Francesco Rutelli il 22 luglio 1999, di una delibera avente come titolo «Assegnazione di spazi per l’esercizio della pratica naturista», io, Fidenzio Laghi, allora presidente dell’associazione Nudista Emiliano Romagnola, venuto a conoscenza di questa possibilità, chiesi al sindaco di Ravenna Vidmer Mercatali di fare altrettanto.

Mercatali mi rispose che riteneva, al momento. non giusto accettare la mia proposta perché nella Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati era in discussione la Proposta di Legge n.529 avente come titolo “Riconoscimento della pratica del naturismo” presentata dall’on, Sauro Turroni sottoscritta da 106 deputati ed avente come relatrice la ravennate Elsa Signorino.

Quindi era bene aspettare l’esito dell’iter di questa proposta di legge.

Purtroppo nel 2001 la legislatura finì senza l'approvazione della proposta di legge ed io fui sostituito alla presidenza dell’A.N.E.R. da Pascal Marcacci.

Ovviamente informai Marcacci della proposta fatta al Sindaco Vidmer Mercatali sul riconoscimento naturista della spiaggia di Lido di Dante.

Il 02 luglio 2002 fu emessa la prima ordinanza sindacale italiana dal Sindaco di Ravenna e non una delibera come a Roma che avrebbe avuto una durata illimitata e non temporanea come l’ordinanza. Nell’ordinanza approvata si diceva che si “ individua uno spazio pubblico comprensivo di arenile destinato alla pratica del naturismo in località Lido di Dante (spiaggia libera a Sud del lido omonimo con inizio a mt. 550 dal pennello di difesa esistente per mt. 1000 come da planimetria allegata). Tale spazio, appositamente segnalato con cartelli e tabellazioni, è riservato alla pratica del naturismo”.

Nell'ordinanza di cui io ne venni a conoscenza solo a cose fatte lessi pure che la Regione Emilia Romagna dette una concessione demaniale per un tratto di spiaggia pari a ben 20.000 mt. : concessione che fu chiesta da Gianfranco Ribolzi a nome della FE.NAT.IT. con un canone di 550 Euro.

Strano, però, fu il fatto che la concessione e la conseguente ordinanza iniziavano molto a sud della spiaggia di Lido di Dante ed esattamente dove oggi finisce l’area 2 posta nella parte finale più a sud nella nuova ordinanza sindacale del 2023.

A mio giudizio il grandissimo errore dei due dirigenti che ottennero la concessione demaniale lunga i Km fu il fatto di non tener conto che esisteva un regolamento regionale che obbligava i concessionari a porre un bagnino di salvataggio ogni 300mt.di spiaggia: quindi Ribolzi avrebbe dovuto porre tre bagnini. Fu posto solo una torretta e la Regione Emilia Romagna per il mancato rispetto del regolamento dopo circa quindici giorni ritirò la concessione concessa in precedenza.

Nell'anno successivo: 2003 fu rinnovata l’ordinanza sindacale a Ravenna ma il Comune si limitò ad un tratto di spiaggia lungo 500 mt. si accollò la concessione della spiaggia dalla Regione ed il bagnino. Fu spostato pure l’inizio dello spazio naturista riconosciuto e portato molto a nord dove si trova ora nella nuova ordinanza.

Riproposta 2022 per ampliare l’area riconosciuta dal Comune di Ravenna per la pratica naturista

Da alcuni anni ho fatto e poi riproposto tramite mail al Sindaco De Pascale, che mai ha risposto, ed ai media per farla conoscere al pubblico le iniziative inserite atte a rispettare nel giusto modo i naturisti e favorire la Valorizzazione del turismo naturista come approvato dalla legge regionale del 2006 “Valorizzazione del turismo naturista”.

Segue la mail da me inviata alla Redazione di Ravenna de “il Resto del Carlino” quasi integralmente pubblicata il 07 luglio 2022:

Spettabile Redazione

de ”il Resto del Carlino“

Ravenna

  Il video ( http://www.mondonaturista.it/BassonaSpiaggiaLiberaGiugno2022.mp4 )  mostra chiaramente la presenza dei bagnanti nella spiaggia libera a sud di Lido di Dante: molto elevata nei 400 metri più a sud frequentati, in prevalenza, dai naturisti rispetto ai 430 mt iniziali frequentati dai tessili.

Da anni propongo pubblicamente alle autorità competenti di ampliare la presenza naturista di altri 200 metri più a nord sino alla scogliera posta a protezione dal mare.

Questo se si vuole incrementare la presenza naturista coi vantaggi economici ad essa legati senza togliere spazio ai tessili considerato la limitata presenza di questi in quel tratto.

Nei 200 mt aggiuntivi potrebbero trovare spazio le famiglie naturiste coi bambini ( molto numerose negl'anni 90 allora tantissime olandese) che ora preferiscono altre località per il fatto che sarebbe molto faticoso e tanto cammino da percorrere con passeggini, giochi ed altro da portare con loro in spiaggia naturista. Altra cosa sarebbe potersi fermare subito entrati in spiaggia davanti al sentiero che attraversa la pineta. Inoltre si dovrebbe pensare anche a chi ha problemi motori facendo in modo di accedere facilmente alla spiaggia naturista che tanti preferiscono perché trovano più persone che li accettano benevolmente.

Nella parte naturista a nord alle spalle della scogliera si dovrebbe consentire la presenza di un mezzo mobile per il ristoro od un piccolo chiosco in legno senza permesso di porre dei lettini in spiaggia che deve continuare ad essere tutta libera.

Aggiungerei pure di porre un servizio igienico come fu fatto dal Comune in collaborazione e contributo spese con l'Associazione Nudista da me presieduta e Legaambiente nel 1997.

Gradirei una risposta pubblica dal Sindaco De Pascale.

Cordiali saluti

Atti osceni combattuti alla Bassona

Per molti anni i nemici dei naturisti che non seguivano neppure il dettato costituzionale che vuole il rispetto di tutte le minoranze, hanno utilizzato anche l’arma di spingere, a mio parere, pure alle denunce la forza pubblica col fine di cacciare i naturisti dalla Bassona.

Un presunto motivo era anche quello che i naturisti erano, a loro parere, illegali e spingevano alcuni a commettere reati sessuali che poi questi avvenivano in realtà, a mio parere, per mancanza di un efficace controllo da parte delle forze dell’ordine: insomma si volevano chiedere le banche per evitare le rapine!

Ora, pare che ci sia una svolta e spero si vada nella giusta direzione.

Quest’estate2020 sulla spiaggia della Bassona e nella pineta Ramazzotti retrostante ci sono state

(dopo molti anni) 5 denunce per “Atti osceni in luogo pubblico” grazie ad un volontario naturista di Ravenna ed ai volontari in pensione dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri che ringrazio pubblicamente.

Una prima denuncia, grazie ad un naturista è avvenuta lo scorso 23 luglio. E’ stata inoltrata ad una coppia mantovana che,in spiaggia, praticava presumibilmente sesso orale davanti a tutti; una seconda denuncia grazie ai carabinieri volontari è avvenuta il 03 settembre verso un forlivese che si sarebbe masturbato in spiaggia; ed una terza denuncia il 13 settembre, sempre grazie ai carabinieri volontari,i ad una coppia di sesso maschile che nella retrostante pineta si ritiene praticassero sesso orale.

Chi commette “Atti osceni” rischia una sanzione amministrativa che va da 5000€ a 30000,€ se si ricorre al Giudice di Pace e condanna. Ma se si paga entro 60 giorni, se non erro, senza ricorso al giudice dopo la notifica da parte del Prefetto si applica la misura ridotta di 10.000€.

Una bella sanzione che a molti resterà impressa e non ripeterà l’atto osceno.


2020 Ritorno dell’ordinanza sindacale

In questo 2020 il Comune di Ravenna dopo ben 13 anni è tornato a riconoscere con un’ordinanza sindacale avente come oggetto: Individuazione area di demanio Marittimo destinata alla pratica del Naturismo ai sensi della legge regionale n. 16/2006 il tratto di spiaggia frequentato dai naturisti dopo 10 anni di tentati allontanamenti da parte dell'ex sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e sino alla fine del mandato dell’attuale sindaco Michele De Pascale che aveva fatto promesse a favore del naturismo quando era candidato alla carica.

La durata del riconoscimento della spiaggia è stata dal 25 giugno 2020 al 13 settembre 2020 con inizio a 50 metri a sud dello stradello perpendicolare al mare che attraversa la pineta ed inizia dal Camping Classe.

Faccio notare che storicamente, dal 1986, l’inizio del tratto di spiaggia frequentato dai naturisti era 50 metri più a nord ed arrivava alla foce del Torrente Bevano per una lunghezza di 2200 metri.

Ora dopo che l’Ufficio per la biodiversità di Punta Marina (RA) ha ridotto dal 2010 lo spazio per i naturisti di circa 1800metri a sud per consentire una felice nidificazione del fratino sino a metà luglio o fine luglio se in ritardo, il comune con l’ordinanza ha tolto ulteriori 50 metri a nord.

Sono rimasti 400metri ai quali si aggiungano ulteriori 600 metri a sud a fine nidificazione del fratino.

I 400 metri sono pochissimi per la numerosa presenza naturista in periodo di Coronavirus ma anche senza Coronavirus per consentire uno sviluppo del turismo naturista e considerando che più a nord esiste una spiaggia libera pochissima affollata lunga circa 400 metri.

Inoltre l’ordinanza prevedeva giustamente il divieto di passaggio, sosta ed attraversamento della duna da poco ricostruita ma non è stata fatta rispettare e sanciva una sanzione da 150 a 450 euro.

Bene invece per la presenza del bagnino di salvataggio.

Comunque un passo avanti si è fatto e spero che in futuro se ne aggiungano altri per l’interesse di tutti.

Leggi l'ordinanza integrale

Spiaggia della Bassona naturista a Lido di Dante


Lettera alle Associazioni Ambientaliste di Ravenna:

Legambiente Circolo Matelda, WWF e Italia Nostra

 inviata il 13 giugno 2020.

V’informo che lo scorso 24 aprile ho inviato al Tenente Colonnello Giovanni Nobili, Responsabile dell’Ufficio per la Biodiversità di Punta Marina, ed al Sindaco di Ravenna Michele de Pascale una Pec per chiedere di ampliare la lunghezza della spiaggia della Bassona nord per la balneazione per questioni di sicurezza Corpnavirus.

La risposta del Dr. Nobili mi è giunta il 30 aprile (dopo sei giorni) ed è stata negativa perché tale evenienza non è prevista dalla regolamentazione vigente per Rete Natura 2000 ed è contraria ai fini istitutivi della stessa riserva mentre dal comune la risposta negativa mi è giunta dopo alcuni giorni.

Ho preso atto di queste risposte negative e successivamente il giorno 11 maggio ho inviato sempre al Dr. Nobili ed al Sindaco De Pascale altra Pec per suggerire di vietare ili passaggio sulla duna da poco ricostruita per non danneggiarla rapidamente consentendo il passaggio alla spiaggia frequentata dai naturisti dal nuovo ponticello in legno ed a sud al limite dell’area verde consentita alla balneazione ed inoltre di rendere facilmente accessibile il sentiero perpendicolare che da l Camping Classe arriva alla spiaggia anche alle carrozzine dei disabili.

Non avendo ricevuto, questa volta, alcuna risposta da entrambi ho nuovamente inviato una nuova Pec il giorno 27 all’Ufficio per la Biodiversità di Punta Marina ed il giorno 11 giugno il video preso dal gruppo Facebook “Lido di Dante”all’indirizzo : https://www.mondonaturista.it/DunaDaProteggere.mp4

Sino ad oggi non ho ricevuto dai mihttps://www.mondonaturista.it/DunaDaProteggere.mp4ttenti alcuna risposta.

Perché questa volta non mi danno una risposta?

Chiedo con la presente un vostro intervento se ritenete il mio suggerimento meritevole in favore della natura.

Cordiali saluti

                          Fidenzio Laghi ex presidente Associazione Nudista Emiliano Romagnola sino al 2001

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cerimonia tenuta al Quirinale per lo scambio degli auguri di Natale 2019 alle alte cariche dello Stato ha ampiamente sottolineato il dovere di rispettare e garantire la libertà ed i diritti degli altri, delle minoranze.

Certamente anche per la minoranza naturista!

Clicca per ascoltare le parole di Mattarella.

Interrogazione Parlamentare

Lunedì 02 dicembre 2019 l’Onorevole modenese Stefania Ascari del Movimento 5 Stelle, assieme ad altri sette onorevoli del suo stesso gruppo, ha presentato alla Camera dei Deputati l’interrogazione orale ai Ministri competenti, che qui allego, in difesa della minoranza naturista .

Chi scrive assieme al presidente Giampietro Tentori presidente dell’A.N.Ita. (Associazione Naturista Italiana) e consigliere Fe.Na.It. (Federazione Naturista Italiana) hanno incontrato l’on. Stefania Ascari, che ringrazio, sabato 02 novembre a Bologna, per informarla delle procedure in atto verso il naturismo in seguito alle depenalizzazioni approvate nel 2016 che riteniamo ingiuste verso chi pratica la filosofia naturista.

Ricordo brevemente che le sentenze emesse da oltre quattro decenni, dai magistrati a tutti i livelli chiamati a rispondere da chi riteneva il naturismo illegale, hanno archiviato, ho scritto che l’atto osceno è un atto legato al sesso e l’atto indecente (art.726) non si riferisce al nudo se praticato in aree note. . La sentenza della Cassazione n.1765 del 2000 così scrive.la nudità dei genitali può assumere un diverso rilievo penale in funzione del contesto oggettivo e soggettivo in cui è concretamente inserita: così può configurare un atto osceno, quando esprime, anche psicologicamente, un istinto sessuale; ma può semplicemente costituire un atto contrario alla pubblica decenza, quando è mero esercizio della funzione fisiologica dell'urinare; o addirittura sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto pedagogico o didattico (es.durante una lezione di anatomia o di educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per es. di tipo naturista o salutista) e la n. 3557 del 2000 , dice che non può essere considerato indecente la nudità integrale di un nudista in una spiaggia riservata o da essi solitamente frequentata.

Ritengo, inoltre, che il fatto di stare nudi” non abbia rilevanza penale anche perché Il codice penale punisce l’atto indecente o l’atto osceno” e non lo stato”: s tare nudi o vestiti non importa ma quello che importa è l’atto indecente.

Il nudista normalmente si limita a camminare o nuotate e questo non è un” atto indecente !

Bene sarebbe emanare al più presto una legge ben chiara che dia la possibilità di stare nudi o vestiti in una parte pubblica del territorio comunale per consentire la civile libertà di esistere per la minoranza naturista al pari delle altre minoranze anche in Italia come nel resto dell’Europa e beneficiare pure dei vantaggi che porta il turismo naturista.

Ricordo che pernoi il Naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente .

Esso porta un notevole beneficio anche ad una vera educazione verso i giovani che trovano i genitori e la scuola troppo assente per la loro educazione: giovani che oggi già a nove-dieci anni navigano nel web riempiendo gli occhi e la mente col nudo dei film pornografici e poi dopo poco fare esperienze normalmente negative mettendo in pratica le cose viste senza che qualcuno avesse loro insegnato che il nudo non è sempre uguale a sesso ma che si può star nudi anche per difendere la salute psico -fisica e sociale.

Nuova proposta di legge nazionale sul naturismo

Articolo, anche unico, che ritengo sia da inserire in una eventuale proposta di legge parlamentare sul " Riconoscimento della pratica naturista ":

- “ Per Naturismo s’intende un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica fondamentale della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di sé stessi, degl’altri e dell’ambiente”.

All'entrata in vigore della presente legge tutte le spiagge marine, lacustri e fluviali, di proprietà pubblica sono considerate fruibili dai cittadini con abbigliamento facoltativo: integralmente nudi o totalmente vestiti (clothing optional) .

Le spiagge con presenza naturista devono, però, essere distanti almeno 100 metri dai luoghi di culto o scuole con alunni di età inferiore ad anni 14

Successivamente all'entrata in vigore della presente legge le Amministrazioni comunali, a loro discrezione, possono riservare sino ad un massimo dell'80% della lunghezza di dette aree per la loro larghezza pubblica disponibile, alle varie categorie di cittadini naturisti o non naturisti.

Le amministrazioni comunali possono, inoltre, destinare l’utilizzo ai naturisti o ad altre categorie di persone, boschi ed altri ambienti naturali per attività motorie od altro nel rispetto di tutti.

Le aree conosciute da anni come notoriamente frequentate dai naturisti continueranno ad essere naturiste e potranno essere sostituite con altre di superficie non inferiore in certi casi di provato interesse generale."

L’articolo 726 del codice penale “Atti contrari alla pubblica decenza” non si riferisce, ovviamente , alla sana nudità pubblica ove è legalmente accettata dalla presente legge essendo essa uno “stato” un “essere” e non un”atto indecente”.

Quando una legge chiara per i naturisti?

Una legge chiara necessita perché i naturisti rischiano sempre di trovare qualcuno che li denuncia anche se si trovano a praticare la nudità integrale in zone note da molti decenni. I giudici a tutti i livelli in questi casi li hanno sempre  assolti perché il fatto non sussiste o non costituisce reato od hanno subito archiviato le segnalazioni della Forza pubblica.

Penso che la Forza pubblica sia poco informata  sulla questione naturista ed in qualche caso procede  con una segnalazione senza tener conto delle sentenze emesse dalai magistratura: non escludo che ci sia anche il fatto di voler fare un favore ad amici tanto il naturista paga sempre anche se ha ragione.
L’ultima sentenza di assoluzione è stata emessa lo scorso gennaio 2019 con la motivazione depositata il 29 marzo dal Giudice di Pace di Cecina dopo ben quattro udienze. Avevano fatto ricorso alla segnalazione della polizia e della Guardia costiera, per violazione all’art.726, due dei cinque sorpresi integralmente nudi: il fatto era avvenuto nel luglio 2017 sulla notissima spiaggia di Marina di Bibbona (LI).
Occorre chiarezza ma i nostri politici non rispondono alle richieste ed i media non spiegano la discriminazione verso i naturisti e parlano di nudo solo abbinato al sesso e non fanno differenze fra noi e chi si pone nudo per commettere atti osceni.

Ritengo inoltre che il semplice “stare nudi” non sia reato perché l’art 726 del codice penale condanna gli ”atti contrari alla pubblica decenza” : quindi condanna gli “atti” e non lo “stato” di nudità. L’atto del naturista è normalmente quello di camminare o nuotare e questo atto non è indecente.

06 maggio 2019
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Appello al Sottosegretario alla Giustizia 

Jacopo Morrone

Il 24 novembre 2018 ho inviato un post all'account Facebook del Sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone che è residente 10Km da casa mia ma che non mi ha mai risposto: questo il testo pubblicato:

Ritengo sia violenza anche i processi inutili contro i naturisti (l'ultimo a Cecina - LI- lo scorso martedì con tre udienze) che da 40 anni vengono denunciati e poi archiviata la loro posizione o prosciolti dopo il dibattimento in tribunale o davanti al Giudice di Pace. Vengono assolti quando la nudità del naturista è praticata in un'area nota al pubblico: in 10 casi i comuni hanno concesso un tratto di spiaggia e non credo che l'avrebbero fatfo se il naturismo lo ritenevano un reato. Non costa nulla fare chiarezza da parte del Ministero della Giustizia e si ottengono risparmi per i cttadini con la mancanza di processi inutili ed una valorizzazione del turismo naturista con creazione di posti di lavoro: in Francia, ad esempio, oltre due milioni sono i turisti naturisti (oltre il 2%) che trascorrono una vacanza. Mi farebbe piacere che Lei Sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone se ne occupasse”.

Raccolta delle mie proposte e suggerimenti pubblicati dal blog "Ravennanotizie.it" per la spiaggia naturista della Bassona (Ravenna) col fine di valorizzarne il turismo assieme al rispetto di tutte le minoranze.

Clicca per gli anni 2017 e 2018
Clicca per gli anni dal 2008 al 2016



Anche in questo anno 2018 è stato annunciato che, come anno

scorso,

si terrà il “Festival Naturista “ organizzato da alcune persone non

legate alla Fenait nel Camping Classe di Lido di Dante; località

frequentata dal maggior numero di naturisti in Italia.


Questo evento naturista, al contrario dei grandi numeri dichiarati

dagli organizzatori, ritengo che anno scorso abbia portato solo

una cinquantina di naturisti.


Il quotidiano il Rtesto del Carlino “ di Ravenna il 18 febbraio ne

ha dato notizia con questo articolo:


Successivamente “il Resto del Carlino” del 5 aprile ha così scritto:


Io ho poi inviato al quotidiano un mio intervento

sulla questione pubblicato il 07 aprile:



Proposta per solarium naturista nella città di Ravenna
(leggi mail inviata al sindaco Michele de Pascale)

Proposta valorizzazione Bassona Naturista
Ho inviato la mia proposta al sito web di Ravenna Turism: "Ravenna il turismo che vorrei"
pubblicata alla pagina:  http://www.ravenna.ilturismochevorrei.it/2017/09/19/turisti-naturisti-a-lido-di-dante/  



C'è stalking alla Bassona, o no?


Oggi 10 luglio 2017 dico sul mio sito web che, nella spiaggia della Bassona a Lido di Dante Ravenna, ci sono a mio parere, un po' di cose che non vanno per il verso giusto .

Le associazioni esistenti sulla carta  “ANER” ed “Amici della Bassona” nulla fanno per l'interesse del naturismo praticamente da tanti anni o da sempre e continuano in questa strada..
L'ANER ha addirittura dato a certe persone lo striscione dell'associazione che ha favorito degli abusi in spiaggia per alcuni anni e le due associazioni non fanno neppure il minimo invitando alcuni loro aderenti a stazionare nella parte dell'inizio storico della spiaggia a nord (1986) per contrastare dei. ritengo, veri abusi che favoriscono lo stato di sardine in scatola per i naturisti ed altro.
Gli “Amici della Bassona” si limitano a segnalare certi comportamenti sporchi nel loro sito web “ http://www.amicidellabassona.it/

Io sono l'unico che mi pongo e resto all'inizio storico dell'area naturista rimasta per circa 350mt dagl'oltre 2000mt che era quando ho lasciato la mia presidenza all'ANER. Chi è nuovo e si pone nudo vicino a me viene subito invitato a spostarsi e se non accetta l'invito viene ripetuto sino a quando poi decide di spostarsi. Io sono soggetto a. ritengo, comportamenti stalking da parte di alcune persone che spesso sono riuscite certamente con l'aiuto di un loro mandante a far venire più volte la Forza pubblica contro di me ma che sino ad ora non ha portato seguito con sanzioni (l'ultima volta lo scorso 17 giugno).

Ho messo un video su Youtube che parla della questione della spiaggia della Bassona alla pagina
https://www.youtube.com/watch?v=C6cILgnSUdE .

Aggiornamento :

Per quanto riguarda l'intervento della Polizia di Stato nei miei confronti avvenuto lo scorso 17 giugno non ho ricevuto (anche questa volta) alcuna notifica dal Prefetto nel termine stabilito di 90 giorni dalla legge.

Vedi foto di quel giorno in spiaggia col mio ombrellone sulla destra e lo striscione dell'ANER che aiuta a ridimensionare l'inizio strorico dei naturisti favorendo la situazione scatola sardine.


VALORIZZARE !!!
  f
PROPOSTA NATURISTA PER IL 2017
*******
Foto da me modificata contenente, a nord: il bar in legno con wc ma, senza area riservata per lettini ed ombrelloni ed una divisione simbolica con arelle fra l'area naturista libera (clothing optional) e quella tradizionale tessile segnalata con cartelli. A questo va aggiunto, più a sud, il bagnino di salvataggio, la possibilità di poter passeggiare sulla sola battigia sino alla Foce del Bevano e la pulizia quotidiana della spiaggia.

Quanto ho detto è
necessario per avviare una vera valorizzazione del
turismo naturista a livello europeo e creare nuovi posti di lavoro.
 


Qui sotto foto unite del tratto al punto 3 con dune praticamente inesistenti e pini  alle spalle tutti secchi




      (A.N.NA.)      

1977 - 2017

****40 anni di mia presenza alla BASSONA ****


Il NATURISMO è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, con lo scopo di favorire il rispetto di sè stessi, del prossimo e dell'ambiente.

lL NATURISMO è libertà, alimentazione e medicina naturale, attività fisica, ecc. e difende la nostra salute fisica, mentale e sociale.

NATURISMO: cos'è ?  ** LE RAGIONI TERAPEUTICHE DEL NATURISMO  **

I BAMBINI, IL SENSO DI VERGOGNA E GLI ABUSI  IL NUDO DEL NATURISTA E' LEGALE?

DIALOGO  TRA  AMICHE  SUL  NATURISMO

di Gloria 

Galileo Galilei
(Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato
un fisico, astronomo, filosofo e matematico italiano, considerato il padre della scienza moderna.
Egli fu anche uno dei primi precursori del nudismo e lasciò scritto che il male maggiore al mondo è quello di andare vestiti:
 «Ch'el sommo ben sarebbe andare ignudo».
 

NATURISMO E RELIGIONE
 

ll NATURISMO è perfettamente in linea coi dettami della religione Cattolica e condivide gli stessi principi fondamentali.

Se Dio ci ha creato nudi noi non dobbiamo vergognarci di mostrare l'intero corpo umano che Dio non si è vergognato di creare. Altrimenti, ritengo, noi offendiamo il nostro Creatore!


San Giovanni Paolo II
(Karol Józef Wojtyła -1920-2005-)
Dal libro “Amore e responsabilità” del 1960:

“ Poiché è creato da Dio, il corpo umano può rimanere nudo e spogliato, eppure
 preserva intatti il suo splendore e la sua bellezza.

La nudità come tale non dev’essere equiparata all’impudicizia.
C’è impudicizia soltanto quando la nudità svolge un ruolo negativo rispetto al valore della persona.
Il corpo umano non è una fonte di vergogna.
L’impudicizia, così come il pudore e la modestia, è una caratteristica dell’interiorità di una persona. “


*******************

Anni fa Padre Nicola Giandomenico, uno dei più noti francescani di Assisi per molto tempo loro portavoce, dichiarò :

<<Lo scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli altri. Si può stare anche vestiti totalmente e scandalizzare le persone che sono intorno a noi così come si può anche stare nudi e non scandalizzare. 

E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo >>.

Spogliarsi è nella maggior parte dei casi un atto innocente e, quindi,  non è contro alla religione Cattolica: lo fece Gesù  battezzandosi nudo nel fiume Giordano e lo fece pubblicamente San Francesco  d'Assisi (patrono d'Italia) per un atto di umiltà e poi rivolto ai presenti disse:

<<Quando mi vedete sul punto di spirare ponetemi nudo come mi avete visto ieri sulla nuda terra>>. 

Spirò nella notte fra il 3 ed il 4 ottobre del 1226 e, circondato dai suoi frati, Francesco fu deposto nudo sulla nuda terra.



Storico articolo su "Famiglia Cristiana"

Con grande soddisfazione come naturista e cattolico, il 12 agosto 2010, ho letto su Famiglia Cristiana on line l'articolo di Luigi Lorenzetti intitolato

 "Naturismo e nudismo vincono i tabù?".

Spero che con questa importante voce a favore dell'idea naturista si arrivi, pure in Italia, alla fine della persecuzione nei confronti dei naturisti ed abbiano il giusto rispetto  che una società civile deve porre al primo posto.

Luigi Lorenzetti è nato a Egna (BZ) il 15 aprile 1931, è sacerdote dehoniano, laureato in teologia, con specializzazione in teologia morale, alla Pontificia Università S. Tommaso d'Aquino di Roma, è stato presidente dell'Associazione teologica italiana per lo studio della morale (Atism),
insegna teologia morale allo Studio teologico S. Antonio di Bologna e all' Istituto superiore delle scienze di Trento, dirige la Rivista di Teologia Morale e partecipa al comitato di direzione di Famiglia Oggi e collabora a diverse riviste teologiche e a Famiglia Cristiana con la rubrica "Il teologo".
 

Per approfondire clicca:

Naturismo e Cattolicesimo - Omelia del Santo Padre Giovanni Paolo II -  

- Un teologo naturista - Famiglia Cristiana - Pensieri - Una verità - Curiosità-.

 

 

Per conoscere e praticare il naturismo consiglio Lido di Dante (RA). E' la spiaggia più frequentata d'Italia inserita in una riserva naturale che Legambiente pone ai primi posti.

 

 

Filmato del 1989 (anno d'apertura  del primo ettaro dell'area naturista del Camping Classe e della spiaggia nord della Bassona al 4° anno).

 

Foto della Bassona naturista dell' ottobre 09

World Naked Bike Ride 2009

 

Clicca per vedere il filmato della protesta a Montecitorio 

 

Oppure clicca qui


(©copyright (vietato il download) 

 

Webcam spiaggia vicina (Porto Corsini)

Un esempio da Fuerteventura per Lido di Dante

GRAN CANARIA:  NATURISMO IN INVERNO

 


1986
Anno d' inizio della pratica naturista

nella spiaggia libera della Bassona nord .
Fu dato un parere favorevole al naturismo dalle autorità locali.

(approfondimento)




Pineta, dune  e spiaggia della Bassona Nord nel 1989
( per vedere queste bellezze di Lido di Dante - RA- clicca qui  o  qui )

Pianta della Laguna del Mort a Jesolo (VE)




NEWS

Per info visita anche il blog dell'associazione" http://esserenudo.net "



Convegno sul naturismo alla Camera

E' stato annunciato pubblicamente in alcuni forum naturisti che lunedì 8 maggio 2017, si terra' presso la Biblioteca della Camera dei Deputati a Roma, un convegno sul Naturismo grazie alla collaborazione con gli Onorevoli Gessica Rostellato e Luigi Lacquaniti.
Gli obiettivi del convegno sono principalmente due:
- far passare l'idea che il Naturismo, oltre che uno stile di vita, e' un'opportunità turistica e
- risolvere il problema delle sanzioni ai naturisti.

Sabato scorso, 1 aprile 17, a Ravenna era presente il Ministro della giustizia Andrea Orlando per una manifestazione a sostegno della sua candidatura a segretario del PD.
Ho approfittato di questo evento ed alla fine sono riuscito a scambiare velocemente qualche parola ed a consegnargli personalmente una lettera contenente le mie opinioni in materia .
Spero che sia stata utile








Naturismo discriminato

Il 15 gennaio 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge sulle depenalizzazioni di alcuni reati e, fra questi il reato di “Atti contrari alla pubblica decenza” (art.726 del cp).

Il decreto è poi entrato in vigore il 06 febbraio 2017.

Siccome che la depenalizzazione comporta una sanzione capestro che va da un minimo di 5000€ ad un massimo di 10000€ al naturista a cui viene contestato il reato suddetto per errore, disinformazione o, (non da escludere), per discriminazione antina turista, chi scrive ha chiesto ad alcuni amici, che hanno fatto da tramite , che sarebbe stato necessario intervenire presso il ministro della Giustizia Orlando con una interrogazione per fare la necessaria chiarezza.

L'interrogazione che ritenevo necessaria è poi stata presentata dall'on Luigi Lacquaniti il 16 marzo 2016.

E denunce verso i naturisti la scorsa estate ce ne sono state.

Nella motivazione della sentenza della Cassazione n. 1765 / 2000 è scritto: “la nudità dei genitali può assumere un diverso rilievo penale in funzione del contesto oggettivo e soggettivo in cui è concretamente inserita: così può configurare un atto osceno, quando esprime, anche psicologicamente, un istinto sessuale; ma può semplicemente costituire un atto contrario alla pubblica decenza, quando è mero esercizio della funzione fisiologica dell'urinare; o addirittura sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto pedagogico o didattico (es. durante una lezione di anatomia o di educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per es. di tipo naturista o salutista)”.

Oggi, guardando i fatti, dopo le depenalizzazioni dei reati di “atti osceni in luogo pubblico “ ed “ atti contrari alla pubblica decenza” nei fatti si cerca di condannare tutti a 5000€ di sanzione che si possono ridurre a 3333 se viene pagata entro 5 giorni.

Non mi pare giusto questo fatto e mi pare che sia contro la nostra Costituzione

Al Ministro Orlando era stato chiesto con l'interrogazione di mettere un po' di chiarezza ma ancora non l'ha fatto.




Informazione antidiscriminazione naturista

Fra poco inizierà la nuova stagione turistica naturista ed in tanti andranno anche nei campeggi italiani che concedono spazi al nostro modo di vivere.
Alcuni campeggi sono club e sono convinto che per essi, per legge, è obbligatorio che l'accesso sia riservato ai soli soci mentre per i campeggi che hanno licenza pubblica possono accedere tutti.

Se qualche campeggio volesse limitare l'accesso all'area naturista solo a chi ha una determinata tessera va contro la legge e sarebbe il caso di difendere il diritto di accesso chiamando la forza pubblica ed eventualmente denunciare il gestore perchè vuole limitare un diritto riconosciuto dalla legge.

Le associazioni naturiste dovrebbero non essere complici e vigilare per quanto detto sopra ed intervenire per far rispettare i diritti dei naturisti anche senza tessera o singoli e la legge italiana.
06.03.2017






OTTIMA  NOTIZIA
 Informo con piacere che dal prossimo maggio 2017 dovrebbe, in parte, aprire un nuovo campeggio naturista in Toscana vicino al golfo di Baratti, alla spiaggia "Nido dell'Aquila"a San Vincenzo (Livorno) ed alla piccola spiggia autorizzata di Piombino"La  Buca rossa".

Per ampie informazioni cliccate il link del campeggio http://www.bnaturalglamping.it .


     

Non si fa così !

Molte volte esprimo il mio pensiero sul forum naturista “ExtraVillage” ma quando critico il 
 comportamento di chi, ritengo, non fa quanto si dovrebbe fare raramente qualcuno risponde.
 Nel caso dello scorso 26 dicembre 2016 solo Andrea vi ha detto qualcosa.

 Di seguito riporto del mio post :

 




 

  WWF Naturisti e Bassona
Anche il WWF di Ravenna pare che non ci voglia troppo bene .
A nome di questa nota associazione naturalistica Leonardo Senni del WWFdi Ravenna ha inviato un messaggio al Resto del Carlino che ha pubblicato mercoledì 16 novembre (clicca per leggerlo).
Io ho voluto dare ad esso una risposta (clicca) che il Carlino ha pubblicato il giorno 19 novembre 2016



Incontro ANER in comune per la Bassona

Dopo il mio incontro del giorno 19 ottobre, di cui parlo nell'articolo precedente a questo, in Comune a Ravenna è seguito un secondo incontro sulla valorizzazione del naturismo alla Bassona con l'associazione ANER guidata dal suo presidente Jean Pascal Marcacci.

Ne ha dato notizia il “Corriere di Romagna “ nella cronaca di Ravenna il giorno 28 ottobre e, l'intero comunicato di Marcacci il sito Internet degli“Amici della Bassona”.

Questo il comunicato ANER:

  • Giovedi 20 alle 18 una nostra delegazione formata da Presidente, Vice, un consigliere e tre soci/e è stato ricevuta a palazzo Merlato dal Sindaco De Pascale, coadiuvato dall’Assessore al turismo Costantini e da una tecnica del comune, l’arch. Mara Roncuzzi. La sintesi dell’incontro molto cordiale è la seguente.
    Il comune si impegnerà per dare una definizione all’area naturista già dal prossimo anno 2017.
    Gli ostacoli sono molti, ma primo fra tutti è la Forestale che oppone i soliti dinieghi praticamente ad ogni soluzione prospetta dal Sindaco. La forestale
    rivendica la sua assoluta giurisdizione fino al muro del camping Ramazzotti. il Sindaco proverà a chiedere al ministro Martina competente una deroga per realizzare una spiaggia naturista attrezzata nel primo tratto. Se il ministro dicesse si, scavalcando la forestale di Ravenna, potremmo avere i famosi servizi gestiti da chi vincerà l’appalto pubblico per la spiaggia naturista attrezzata (lettini,bar, bagni, docce, salvataggio).
    Se le cose come prevedibile andranno per le lunghe l’ANER ha chiesto in ogni caso l’ordinanza di riserva al naturismo della prima area a partire dal PENNELLO di scogli a mare a nord dello stradello di accesso prospiciente il campeggio Classe. L’assessore e il Sindaco si sono impegnati in ogni caso a ripristinare sul sito e sulle pubblicazioni del comune l’informazione della presenza di un’area naturista a Lido di Dante in quanto conosciuta internazionalmente. Il sindaco in concreto ha confermato l’esistenza di una vocazione naturista del Lido di Dante. In previsione della istituzione di una spiaggia naturista attrezzata il sindaco ci sprona ad una gestione diretta della spiaggia, alla quale abbiamo contrapposto il vincolo statutario che ci impedisce attività commerciali e quindi auspica la formazione di una nostra cooperativa. Quanto agli sviluppi immediati il Sindaco ci invita a partecipare alle assemblee future a Lido di Dante, anche per convincere il comitato del paese che sembra essere contrario ad alcune delle iniziative prospettate a favore del naturismo.
    Il Presidente ANER – Jean Pascal Marcacci .

Io non condividendo, in particolar modo la soluzione stabilimento balneare sulla spiaggia con lettini ho inviato le mie ragioni tramite una mail all'assessore al turismo Costantini ed alla segretaria Architetto Roncuzzi ed ad alcuni media che hanno pubblicato.

Questo il testo da me inviato:

- Dopo aver letto quanto dichiarato dal presidente Marcacci dell'Associazione Naturista Emiliani Romagnola esprimo alcune mie e, non solo mie, opinioni sulla questione valorizzazione del naturismo alla Bassona; opinioni che ho reso noto con e-mail all'assssore Costantini ed all'arch. Mara Roncuzzi.

Dopo il mio incontro in Comune dello scorso 19 ottobre sul tema Naturismo è seguito un secondo incontro con l'ANER guidata dal suo presidente Marcacci.

L'inizio della zona naturista proposta a nord, all'altezza del pennello di protezione a mare o 50mt più a sud come avevo proposto io non cambia nulla per il primo anno mentre invece mi trova fortemente in disaccordo uno stabilimento balneare vero e proprio (tipo Bagno Classe subito a nord) con lettini in spiaggia che non sarebbe intonato con l'ambiente, non serve (basta una piccola struttura non invasiva) e ci porterebbe solo tanti nemici che non consentiranno sicuramente alcuna proroga al parco dal Ministro Mattina.

Per un naturista ed un naturalista sarebbe un pugno negl'occhi vedere nel punto indicato uno stabilimento balneare con lettini tutti in fila come soldati distanziati regolarmente di circa 3mt fra loro. Mentre invece una struttura in legno inferiore ai 30 mq posta subito di fronte al campeggio Ramazzotti nel punto più a sud sulla spiaggia davanti ad esso, a mio parere migliorerebbe la vista attuale nascondendo la recinzione fatta di teli ombreggianti di plastica.

Dico inoltre che dietro alla spiaggia, nel lato destro del sentiero proveniente dalla pineta, che va in direzione sud sino alla fine dell'area attualmente consentita alla balneazione sino al 15 luglio (se avvenuta la nidificazione del Fratino), c'è la duna principale che necessita di un intervento, Essa dovrebbe proteggere la pineta ed il paese dalle mareggiate ed è stata rafforzata coi sacconi di sabbia che risultano ora poco efficaci in caso di una normale mareggiata.

Questa duna poco tempo fa era percorsa anche dai mezzi della Forestale e sempre da tantissimi naturisti che si recano in spiaggia. Non sarebbe giusto per importanti motivi vietare il passaggio su questa duna e ricostruirla in modo efficace per il suo scopo naturale? In passato alcune ordinanze naturiste di Mercatali prevedevano pure una ammenda per chi le calpestava

Per entrare in spiaggia dopo il sentiero che proviene dalla pineta all'altezza del Camping Classe si dovrebbe poter accedere solo da un secondo sentiero più a sud di soli 400 mt che sono già collegati da un largo stradello parallelo alla duna principale da vietare.


Cordiali saluti

Fidenzio Laghi ex presidente ANER

29.10.2016




Per la valorizzazione della Bassona dal 2017

Nelle elezioni amministrative di Ravenna tenutesi il 5 giugno e poi nel ballottaggio svoltosi il giorno 19 giugno 2016 Michele de Pascale, per il Centrosinistra, è stato eletto sindaco di Ravenna.

Come altri candidati nella campagna elettorale ha promesso che si occuperà con favore per la valorizzazione del turismo naturista a Lido di Dante.

Ho inviato i miei auguri e la richiesta di un incontro per esprimergli le mie idee in proposito.

Sempre nel mese di giugno 2016 sulla spiaggia di Lido di Dante abbiamo avuto un ampio ripascimento della spiaggia da parte della Regione (compresa tutta l'area da noi naturisti frequentata sino al 15 luglio) per una larghezza di circa 50 mt dai circa 15-20mt precedenti..

L'incontro in comune a Ravenna per la valorizzazione del turismo naturista l'ho concretizzato il giorno 19 ottobre 2016 incontrando l'Assessore al Turismo Giacomo Costantini e l'Architetto Mara Roncuzzi che segue con Costantini il tema della valorizzazione del naturismo su delega del sindaco.


La mia proposta per la valorizzazione della Bassona

Cono l'assessore al turismo di Ravenna Giacomo Costantini e l'Arch. Mara Roncuzzi abbiamo approfondito molto il tema naturismo partendo dalla sua nascita: negl'anni 70, sino ad oggi esponendo la mia idea per la valorizzazione del turismo naturista a Lido di Dante con relativo beneficio economico ed occupazionale che vede, in prospettiva, tutta la spiaggia della località aperta ai bagnanti clothing optional (abbigliamento facoltativo) ad iniziare dalla foce dei Fiumi Uniti sino alla foce del torrente Bevano con, almeno, il diritto di passeggiare sulla battigia nell'ultimo tratto a sud se necessario tutelare le dune per la nidificazione del Fratino.

Come primo passo, per giungere a questo obiettivo, ritengo necessario che l'inizio storico (1986) dell'attuale spiaggia clothing optional che è a destra dello sbocco dello stradello pinetale che parte dal Camping Classe sia spostato (a nord) di un ulteriore tratto di circa 100 mt (attualmente poco frequentato dai bagnanti in costume) ed avvicinarsi al pennello di protezione della spiaggia per dare la possibilità di poter accedere direttamente alla zona clothing optional dal Camping Ramazzotti dove, nella sua parte più a sud la gestione potrebbe creare alcuni servizi importanti per i frequentatori della spiaggia dotando questa parte del camping di un bar ristorante, toilette e non solo questi. Se il gestore del Ramazzotti non fosse disponibile nel tratto confinante a questa area a sud od a est si dovrebbe costruire, per il ristoro ed i servizi igienici, una piccola struttura in legno, anche rimovibile a fine stagione, con una superficie non superiore a 30 mq.

Per quanto riguarda il Camping Classe io ritengo giusto e rispettoso nei riguardi dell'ospiti che a lato del cancello che immette al sentiero che porta alla spiaggia venga data informazione che la spiaggia antistante è clothing optional per consentire a coloro che non vogliono vedere persone nude di non accedervi ed entrare in spiaggia tradizionale per una via posta più a nord. Un altro cartello informativo che segnala che il sentiero in questione porta all'area clothing optional andrebbe posto dal Comune sulla spiaggia alla fine dello stradello pinetale ed un altro prima della sbarra posta all'inizio nord della pineta Ramazzotti ed in prossimità dello stradello un pulsante che se premuto blocca con una luce l'eventuale passaggio dei naturisti, se in nudità, provengono dal Camping Classe o dalla spiaggia diretti al campeggio, prima di attraversare l'incrocio fra lo stradello e la strada principale della pineta.

Certamente se fosse realizzato quanto ho detto la presenza turistica che attualmente è formata, in particolare, dai pendolari, coi servizi dati dai privati comprensivi di bagnino di salvataggio e pulizia della spiaggia data dall'amministrazione comunale e, senza dimenticare di rendere possibile l'accesso alla spiaggia da parte dei disabili, si potrebbe avere una forte presenza di ospiti stanziali che per quanto riguarda i naturisti la stagione balneare parte da aprile ed arriva ad ottobre inoltrato.

Direttamente sulla spiaggia, a mio parere oltre a quanto ho detto, non va posto nulla ad eccezione della torretta del bagnino di salvataggio e qualche cestino per i rifiuti.

Il turista naturista europeo per trascorrere una vacanza a Lido di Dante in forma stabile deve poter usufruire di alcuni servizi minimi e se c'è la possibilità di poter contare su un servizio di ristoro adiacente alla spiaggia in cui può accedevi in nudità gli sarà molto gradito come pure la possibilità di poter avere la spiaggia vicino al campeggio il più possibile per non trasportare a lungo il passeggino od il peso dei giochi per i propri figli e se, anziani con problemi di salute, o in carrozzina la possibilità di accedervi facilmente. Tutto questo sommato alla vicinanza (a partire da Ravenna) di numerose città d'arte e di storia raggiungibili in una giornata e tante altre attrazioni porterebbe ad un grosso afflusso turistico in poco tempo.

Se, invece, come qualcuno vorrebbe l'amministrazione comunale ripristinasse un'area riservata ai naturisti (com'era sino al 2006 con una ordinanza che oggi ritengo come tale non più legale ma che andrebbe sostituita da una delibera) che sposti più a sud l'attuale inizio, non avremmo alcuna valorizzazione del turismo e resterà riservato, com'è ora in prevalenza ai pendolari. Difficilmente il turista naturista stanziale e straniero potrà scegliere Lido di Dante se solo dall'ingresso della pineta Ramazzotti dovrà percorrere come minimo, se è il primo, un tratto di seicento metri in particolar modo se deve trasportare i giochi per i bimbi ed il passeggino o venire in carrozzella se handicappato o con problemi motori importanti. Se si decidesse in questo modo mi pare che , come si è visto anche quest'anno farebbe solo un favore a qualcuno che non ci vuole bene e cerca di fare in modo che chi preferisce tenere il costume possa stare in prima fila subito davanti al sentiero che attraversa la pineta partendo dal Camping Classe:dove al suo interno, ad agosto, si vieta la nudità nell'area che dovrebbe essere naturista, Non c'è bisogno di altro spazio per i bagnanti tradizionali e rispettiamo anche quelli naturisti senza ammassarli: i bagnanti tradizionali sino al Bagno Classe posto circa 400 metri a nord sono quasi sempre in pochissimi a differenza dei naturisti che addirittura sino al 15 luglio possono contare su un tratto di spiaggia inferiore ai 400 metri (vedasi un esempio di presenza avvicinandosi alla spiaggia della Bassona in Internet nella mappa di Google Maps).




Incontro con i candidati a sindaco di Ravenna

Il prossimo 5 giugno 2016 a Ravenna si svolgeranno le elezioni amministrative per eleggere il nuovo consiglio comunale.
Il sindaco uscente Fabrizio Matteucci in carica per due mandati dal 2006, nemico dei naturisti come più volte ho affermato, finalmente se ne va e speriamo che il nostro futuro sia migliore ed essere civilmente accettati dalla nuova amministrazione che sarà presto eletta anche per l'interesse dell'economia locale legata al turismo di cui Ravenna ha certamente bisogno.

Domenica 8 maggio alla libreria Feltrinelli di Ravenna si è svolto un incontro in cui erano presenti quattro candidati su cinque alla carica di sindaco e tutti si sono detti favorevoli a sostenere il naturismo a Lido di Dante.

L'incontro è stato organizzato dall'ANER ed il presidente Jean Pascal Marcacci nella sua lunga introduzione ha detto molte inesattezze volendo pure far passare,se ho ben capito, addirittura di aver scritto il testo della proposta di legge regionale sul naturismo approvata il 31 luglio 2006.


Chi desidera vedere ed ascoltare integralmente l'incontro può cliccare,(dipende dal broxer utilizzato) ai link:

http://www.mondonaturista.it/sindacoravennam16.webm e

http://www.mondonaturista.it/sindaco16.mp4



Riporto un mio chiarimento pubblicato da "il Resto del Carlino"di Ravenna
 il 20.01.2016




Depenalizzazione reati: grave preoccupazione

Venerdì scorso: 15 gennaio 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge sulle depenalizzazioni di alcuni reati e, fra questi il reato di “Atti contrari alla pubblica decenza” (art.726 del cp).

La Repubblica .it lo riporta alla pagina : http://www.repubblica.it/politica/2016/01/15/news/giustizia_via_libera_dal_cdm_al_decreto_sulle_depenalizzazioni-131314760/?refresh_ce

Se diventerà legge entro 60 giorni il naturista che come tale non commette alcun reato se praticato in un certo modo (stando alle numerose sentenze d'assoluzione da parte della stragrande maggioranza dei giudici: compresi i membri della Cassazione per ben due volte nel 2000 ed, anche di molte archiviazioni) rischi molto.

E' capitato comunque,a mio parere, che ci siano state molte denunce da parte della Forza pubblica che ritenevano il nudo del naturista una violazione dell'art 726 del cp perchè convinti che stare in nudità in pubblico fosse sempre reato ma anche denunce (sempre a mio parere) per una personale avversione verso la minoranza naturista o per fare un favore a qualcuno dal momento che l'articolo di legge non era ben chiaro. Se il naturista non accettava l'ammenda decisa dal GIP attorno ai 1000€ e faceva ricorso veniva assolto in giudizio dal giudice di pace (tranne rari casi in cui veniva condannato ad una ammenda dai 258€ a 2582€) e se la cavava con le spese personali e l'onorario del suo avvocato. Ora con il nuovo decreto si rischia una ammenda minima di 5000€ e se fa ricorso ( forse al Tar od al Giudice di pace ora non so la procedura ) e non so neppure quanto verrà a costare se vince o se perde: certamente tanto.

Io sono dell'opinione che per avere più possibilità di essere ascoltati la FENAIT dovrebbe chiedere subito un incontro urgente al Ministro della giustizia Orlando perche potrebbe fare una modifica al decreto legge e chiarire bene e chiaramente il comportamento lecito del naturista anche successivamente con una circolare.


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N E W S          N E W S          N E W S          N E W S

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Risposta del consiglio  comunale per il bagnino di salvataggio


Dopo circa 4 mesi di gestazione il consiglio comunale di Ravenna giovedì 11 giugno 2015 ha risposto all'interrogazione sulla richiesta del bagnino di salvataggio alla Bassona presentata dal consigliere di minoranza Maurizio Bucci di Forza Italia e da me proposta.

La risposta è venuta dall'assessore al turismo Massimo Camiliani e la giudico ridicola; fra l'altro l'assessore afferma che il bagnino di salvataggio non sarebbe necessario perchè la spiaggia avrebbe poche presenze mentre in realtà ol tratto naturista lungo 400 metri è strapieno al contrario della parte tessile che è frequentata da pochissimi bagnanti.

Giudicate voi stessi cliccando a questo link che vi mostra la parte dell'interrogazione sul bagnino tratta dall'intero video della riunione del consiglio comunale pubblicato sul sito Internet del comune di Ravenna


Alcune foto recenti della Bassona





Bagnino di salvataggio alla Bassona

Essendo dell'opinione che non occorre che la spiaggia della Bassona (Lido di Dante - Ravenna) abbia una ordinanza a favore dei naturisti per dotarla del bagnino di salvataggio e, se il sindaco non ha rinnovato l'ordinanza del suo predecessore che riservava un'area ai naturisti con il falso pretesto della mancanza dei servizi igienici, il bagnino di salvataggio, per una maggiore sicurezza dei bagnanti: naturisti o tessili,- si poteva mantenere.
Io sospetto che il il sindaco non ci voglia molto bene? Penso che dovrebbe essere un dovere civile e morale dotare la spiaggia di almeno un bagnino di salvataggio. Ad esempio nella molto più piccola spiaggia libera di Rimini ce ne sono due o tre  per prevenire drammi che in passato nella spiaggia della Bassona per poco non sono avvenuti.

Ritenendo, quindi, essenziale la presenza del bagnino di salvataggio sulla spiaggia della Bassona all'inizio dello scorso mese di febbraio 2015 ho rinnovato pubblicamente la mia richiesta ripresa dalla maggior parte dei media locali e contemporaneamente al consigliere comunale Maurizio Bucci di F. I. chiedendo un suo aiuto (come ha dato più volte in passato) mediante una interrogazione da presentare in Consiglio comunale.

Da: Ravennanotizie.it

Bagnino di salvataggio in Bassona, interrogazione di Maurizio Bucci (FI)

Giovedì 26 Febbraio 2015

Il Vice Capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Maurizio Bucci, ha presentato una interrogazione con la richiesta di ripristinare il servizio di salvataggio sulla spiaggia della Bassona a Lido di Dante. Ne riportiamo il testo integrale.

Premesso che

lo scorso luglio, nella vicina spiaggia di Lido Adriano soltanto il puntuale intervento di un bagnino di salvataggio ha scongiurato il possibile annegamento di una giovane bagnante

dopo l’accaduto, a quanto risulta, l’Amministrazione sarebbe stata sollecitata a considerare la possibilità di porre un bagnino anche sulla spiaggia libera di Lido di Dante, frequentata da migliaia di persone alle quali è opportuno e doveroso fornire un servizio tanto importante, anche alla luce del ritorno economico per l’indotto turistico fornito alla nostra Città.

considerato

che sino al 2006 la figura del bagnino di salvataggio era prevista nella spiaggia libera e soltanto con l’insediamento del Sindaco Matteucci, il servizio è stato sospeso, nonostante lo stesso abbia, in più occasioni, affermato pubblicamente di non essere contrario al naturismo.

Visto che

sembrerebbe che l’ordinanza a favore dei naturisti non verrà nuovamente emessa adducendo quale giustificazione la “solita” mancanza di servizi igienici

SI CHIEDE AL SIG. SINDACO ED ALLA GIUNTA

1) se intendano farsi carico di provvedere ad istituire la figura del bagnino di salvataggio sulla spiaggia libera (Bassona) di Lido di Dante, a carico dell’Amminstrazione oppure con il relativo onere diviso tra i vari stabilimenti di Lido di Dante che, di fatto, vengono a beneficiare, tra l’altro, dell’indotto economico legato alla pratica del naturismo.



Avendo letto in giro fra i media informazioni errate  e per dare chiare informazioni sostenute con atti pubblici a chi è interessato ad averle pubblico il testo che segue

Naturisti: rischio estinzione ed un po' di storia della Bassona

Nel 2012 i naturisti, che frequentavano la spiaggia detta della Bassona a Lido di Dante (RA),, che a nord è antistante al Camping Classe, hanno rischiato grosso; addirittura l'estinzione.

I naturisti hanno rischiato l'estinzione (secondo la mia interpretazione) perchè dall'inizio della primavera di quell'anno sono iniziate a fioccare molte decine di denunce per violazione all'art. 726 del c.p. sino ad arrivare ad una cifra che si calcola in una sessantina e più sino a metà giugno.

Appena arrivati i primi caldi a metà marzo i naturisti stesi al sole hanno avuto la sorpresa di vedersi apparire davanti gruppi numerosi di guardie forestali (anche sei) che si avvicinavano a chi era nudo in spiaggia e stendevano un verbale di denuncia per “atti osceni in luogo pubblico” (art.527cp) oppure, la maggior parte, “atti contrari alla pubblica decenza”(art.726 cp). Denunce che sono continuate sino quasi a metà giugno.

Veramente una sorpresa questo comportamento della forestale che mai (a parte un caso che dissero dovuto ad una inesperienza da parte di due guardie che fecero una denuncia finita con l'assoluzione del naturista nel 2008) hanno tenuto nella storia naturista della Bassona a partire dal 1977:anno in cui io iniziai a frequentarla. A dare disposizione per intervenire fu il Comandante della Forestale di Ravenna: il primo dirigente Gianpiero Andreatta, che a fine marzo dichiarò “Quest’anno si è già partiti, si sanziona il naturismo. I controlli della Forestale si muoveranno su un doppio binario: la tutela ambientale e la stretta applicazione della legalità”. Il che significava “salvaguardia dell’ambiente e contrasto all’eventuale pratica naturista”

I naturisti hanno rischiato di sparire perchè le denunce verso loro erano continue e le guardie forestali erano sempre presenti in spiaggia in massa (e pensare che in passato la forestale si lamentava per mancanza di uomini) e le reazioni dell'Associazione Naturista Emiliano Romagnola ed altri si limitava solamente a qualche e-mail alle autorità ed una piccola protesta ci fu solo il 16 giugno in piazza del Popolo a Ravenna con 16 persone ed una piccola catena il 17 in spiaggia alla Bassona che era piena di naturisti al sole (oltre un migliaio) perchè era una bellissima giornata dopo tanti giorni di brutto tempo. Quel giorno la forestale era presente in gran numero con a capo il Dr. Nobili responsabile dell'Ufficio della biodiversità di Punta Marina. Stando ad alcune voci, vista la presenza anche di numerosi naturisti chiese, per intervenire, l'aiuto dei Carabinieri e della Polizia che non fu accettato e la forestale si limitò, pare, a fare solo alcune foto e riprese video.

Forse il comandante Andreatta pensava che se continuavano le denunce per tutta l'estate di naturisti ne rimanevano ben pochi perchè sono poco combattivi.

Ma fortuna ha voluto che intervenisse la magistratura in tempi rapidi (non da Italia) risolvendo il problema creatisi: la dr.ssa Monica Gargiulo Procuratore della Repubblica di Ravenna in data 24 aprile 2012 chiese al Giudice di Pace per le indagini preliminari l'archiviazione perchè " trattasi di luogo se pure non più riservato ai naturisti è comunque un luogo normalmente e tradizionalmente frequentato da costoro " a favore di uno dei primi naturisti denunciati a marzo. Il Giudice di Pace dr.ssa Maria De Rosa il 26 maggio dispone l'archiviazione perchè "trattasi di luogo se pure non più riservato ai naturisti è comunque un luogo normalmente e tradizionalmente frequentato da costoro ".

La notizia delle archiviazioni con la pubblicazione degl'atti si è avuta solo un mese dopo: il26 giugno.

A questa archiviazione ne sono seguite altre 4 e la forestale ha smesso di continuare con le denunce prendendo atto che sbagliava, mentre i naturisti hanno tirato un bel respiro di sollievo.

Poi a mettere una certa insicurezza è arrivato dalle ferie il Procuratore capo dr, Roberto Mescolino che attorno al 05 luglio dichiarò ad alcuni media di Ravenna che non è detto che in futuro prendendo in mano i fascicoli delle denunce per atti contrari alla pubblica decenza già fatte dal corpo forestale ai nudisti sulla spiaggia di Lido di Dante i pubblici ministeri chiedano l'archiviazione come accaduto con le prime esaminate. Non esiste alcun «orientamento univoco della procura circa la liceità del naturismo in una zona del litorale ravennate” Ed infatti non ci furono più archiviazioni ma rinvii a giudizio al Giudice di Pace che poi assolse tutti (credo una trentina di processi) negl'anni 2013-e 2014. Anche lo scorso gennaio 2015 si è avuto notizia dalla stampa di due denunciati nel marzo 2012 per “atti osceni” ed uno assolto dal giudice del tribunale di Ravenna perchè non commise alcun atto osceno per il fatto che in realtà i due erano stesi vicini ma ascoltavano solo musica (l'altro non ha accettato il dibattimento ed ha subito l'ammenda condonata d'ufficio così come fecero diversi naturisti denunciati in quella nera primavere del 2012..

Successivamente: il 19 luglio, ci fu il drammatico incendio della Pineta Ramazzotti posta alle spalle della spiaggia naturista che distrusse una vasta area di oltre 60 ha. Il mio sospetto è che qui la forestale del comandante Gianpiero Andreatta abbia avuto molte colpe perchè, se è vero, quello che io sentii da alcune persone che il fumo dell'incendio ben visibile dalla spiaggia si notò attorno alle 10-10.30 del mattino e l'intervento dei pompieri arrivò molto tardi ed avrebbe avuto molti problemi per superare le sbarre ed accedere in pineta sul luogo in cui si sviluppò. Inoltre pare che la sorveglianza diretta della pineta da parte degli guardie forestali per prevenire gli incendi fosse stata praticamente assente al contrario del grande dispiego di uomini per denunciare i naturisti nella passata primavera.

Poi un sollievo da parte di molti arrivò il 17 settembre con la partenza per Forlì del Comandante Gianpiero Andreatta che scambiò la sede di Ravenna con il Comandante di Forlì dr. Giovanni Naccarato che dal 16.03.1997 al 12.05.2002 fu Capo Ufficio Amministrazione Gestione ex-Azienda di Stato per le Foreste Demaniali di Punta Marina Terme (RA) ed accettò nel 1997 la richiesta di porre in pineta Ramazzotti alle spalle dell'area naturista due servizi igienici prefabbricati che invece rifiutò Andreatta nel 2007 dicendo che non si poteva.

Qualche mese in più è invece rimase al suo posto di Capo della Procura di Ravenna Roberto Mescolini che mi pare gradisse rinviare a giudizio i naturisti denunciati dalla forestale: rimase in carica sino al 30 maggio 2013 favorendo così (ritengo) i processi ai naturisti rinviati a giudizio che iniziarono il successivo mese di giugno.

Certamente sbaglierò ma, guardando i fatti accaduti menzionati ed altri, non mi sento di escludere che fra alcune autorità ci fosse stato una piccola manovra concordata antinaturista.

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Storia della Bassona naturista

Riassumo in parte gli anni che dal 1977 hanno visto la mia presenza naturista alla Bassona:

- Io e mia moglie eravamo già naturisti e frequentavamo l'Istria; all'inizio della primavera un compagno di lavoro che possedeva uno dei circa 100 capanni, presenti nei pressi della foce del Bevano, mi disse che alcuni avevano notato delle persone nude fra le dune poco a nord della foce . Decidemmo, quindi, di andare a vedere se fosse stato possibile praticare il naturismo in quella zona a noi abbastanza vicina da casa. Camminando sopra la duna principiale più alta e a circa 500 metri a nord della foce (2,5Km dal paese di Lido di Dante) notammo tre coppie di naturisti nascosti in fra le dune alle spalle della spiaggia. Io e mia moglie ci aggiungemmo a questi e continuammo a frequentare quelle dune tutti i fine settimana soleggiati. Arrivato il caldo dell'estate stare nascosti dentro alle dune divenne insopportabile e una coppia dopo l'altra ci spostammo subito davanti alla duna principale di fronte al mare che era distante una cinquantina di metri. La passeggiata delle persone lungo la battigia all'inizio non fatta da poche unità ma poi, col passare del tempo, il numero aumentò notevolmente tanto che per alcuni anni si faceva quasi fatica a vedere il mare dalla base della duna..Fra le persone che componevano il corteo dei passeggiatori ogni tanto alcuni lo abbandonavano e si aggiungevano a noi convincendosi al nudismo. Alla fine degl'anni 70 arrivammo ad essere un bel numero che stimo sulle 500 persone.

Le autorità ed i frequentatori della foce hanno sempre accettato i nudisti e la sorveglianza della pineta era sempre ben presente con due guardie forestali e un volontario che si chiamava Nello che alloggiava addirittura in un capanno della forestale in pineta.

I problemi vennero verso il 1983-84 quando la presenza dei giovani che si drogavano fecero in modo che col loro comportamento poco civile e con numerosi furti portassero a retate da parte della forza pubblica che coinvolsero pure dei naturisti. Che, per i motivi detti, si ridussero drasticamente a poche decine. Allora io ed altri 6 naturisti il 2 marzo 1985 fondammo l'Associazione Nudista Emiliano Romagnola (A:N:E:R:) per difendere più adeguatamente i nostri diritti di minoranza che va accettata come tutte in un paese civile. Io fui eletto presidente e rimasi in carica sino al 2001. Pensai che vista la situazione esistente alla foce del Bevano sarebbe stato bene spostarsi di circa 2 chilometri più a nord (subito a sud della parte di spiaggia libera frequentata da alcuni ospiti del Camping Classe) in una. spiaggia che allora era praticamente deserta e molto larga con alle spalle la pineta Ramazzotti . Incontrai subito alcune autorità locali iniziando dall'assessore comunale al patrimonio di Ravenna Francesco Renda dal quale ottenni un parere favorevole e poi, assieme a lui col sindaco Giordano Angelini (anch0esso favorevole) che in futuro fu eletto deputato e firmò la prima proposta di legge sul naturismo presentata da Sauro Turroni nel 1993, In seguito incontrai Gabelli Mauro presidente del Comitato cittadino di Lido di Dante che ci sostenne tanti anni e convinse l'allora proprietaria del Camping Classe Luisa Montanari, nel 1989, a concederci uno spazio riservato nella sua struttura.

Nella primavera del 1986 in seguito ad una interrogazione presentata dall'on. Stefano Servadei (consigliere regionale e più volte eletto a Montecitorio) sull'utilizzo di alcune aree per i naturisti, ci fu la risposta dall'assessore al turismo Giorgio Alessi a nome della Giunta regionale emiliano romagnola che si disse favorevole nelle aree richieste a Lido di Dante ed a Lido di Spina. A questo punto invitai gli amici iscritti all'ANER e, poco più di una decina di noi, iniziò la frequentazione naturista da quel tratto di spiaggia più a nord della Bassona: ponemmo, per conoscenza, un lungo striscione in spiaggia subito a sud dei frequentatori tessili con una grande scritta “Area Naturista FKK e ad una distanza di circa 50 metri il gruppetto naturista iniziò la sua presenza. Un appoggio a noi venne pure dai media locali : in particolare “il Resto del Carlino” che più volte pubblicarono la nostre giuste ragioni difendendoci da chi, a torto, riteneva il nudo-naturismo una cosa sporca. La notizia si diffuse in tutta Italia e, non solo, e crescemmo tantissimo arrivando ad essere la spiaggia più affollata in Italia dai nudo-naturisti. Anche i carabinieri oltre che rispettarci ci protessero da certi personaggi che non sempre si comportavano bene intervenendo anche in borghese a fare opera di persuasione e denunce. Solo nel1994 successe un fatto certamente a noi ostile dopo che nel giornale della diocesi di Ravenna”Risveglio 2000” furono pubblicate lettere che parlavano male dei naturisti della Bassona con affermazioni che mi risultavano non vere. Nei giorni attorno alla Festa della liberazione del 25aprile due carabinieri (gli stessi che avevo più volte visto controllare la duna e proteggerci) iniziarono a prendere i nomi dei bagnanti sorpresi nudi .Fui informato da conoscenti del fatto che subito ritenni fosse uno scherzo . Ed invece no, successivamente li vidi anch'io ed ovviamente nudo mi recai da loro e chiesi cosa stava accadendo dopo 8 anni di pacifica accettazione della nostra presenza che a mio parere e per decisione di molti Giudici in occasione di pubblici processi ritenevano non reato il nudo integrale se praticato in un certo modo e quando già negl'anni 70 il Pretore di Milano Francesco Dettori (oggi Procuratore capo a Bergamo che si occupa del noto caso di Yara Gambirasio) assolse un turista che girava nudo per Milano?. Mi risposero solo di aver ricevuto l'ordine di identificare i naturisti. Capii che qualcuno voleva darci battaglia e detti subito i miei dati personali per aggiungermi agl'altri. Chiesi chiarimenti ad alcune autorità e mi fu comunicato che certamente non sarebbero più intervenuti sino al processo al quale solo io ed un amico accettammo per difendere i nostri diritti a differenza degl'altri 40 denunciati che accettarono la condanna d'ufficio meno costosa e ritenuta più anonima ma arrendevole

Il processo a mio carico tenutosi assieme a quello del mio amico si svolse il 20 novembre 1995 ed il Pretore di Ravenna Dr.ssa Donatella Di Fiore ci assolse dal reato contestatoci di”Atti contrari alla pubblica decenza”(art...726 C.P.) porche” il fatto non sussiste. Ritornò quindi la normalità in spiaggia sentendoci più tranquilli. Nell'aprile 1997 fu eletto nuovo Sindaco di Ravenna Vidmer Mercatali a noi molto vicino: rimase in carica per 2 mandati sino al 2006 quando fu eletto Senatore della Repubblica. Egli accettò subito la mia richiesta in qualità di presidente ANER di porre a carico dell'Amministrazione, e col contributo nostro e di Lega Ambiente, un servizio igienico ad uso prevalente dei naturisti alle spalle della spiaggia che fu accettato anche (senza problemi) dalla Corpo forestale. L'anno successivo di questo servizio non ne feci più richiesta in particolare perchè c'erano molti costi e l'uso era di pochissimi bagnanti. Comunque sino alla fine del mandato del sindaco Mercatali abbiamo avuto da lui altri aiuti e partecipò pure, a nostro favore, a programmi televisivi. Accettò pure di fare un'ordinanza per riservarci una parte di spiaggia della Bassona che chiesi nel 1999 dopo che il l'amministrazione comunale di Roma del sindaco Francesco Rutelli approvò (primo in Italia) una delibera che concedeva un tratto di spiaggia riservata ai naturisti L'area riservata alla Bassona iniziò nell'estate del 2002 e fu rinnovata sino al 2006. L' ordinanza iniziò solo dopo alcuni anni perché -disse- voleva attendere la fine dell'iter della proposta di legge presentata da Sauro Turroni (da me promossa) che sottoscritta da ben 106 deputati era stata affidata all' esame della commissione Affari Sociali della Camera ed aveva come relatrice la ravennate on. Elsa Signorino. La legislazione, purtroppo terminò nel 2001 senza che la Pdl arrivasse in porto ; così Mercatali nel 2002 firmò l'ordinanza naturista.

Nel 2001 fui sostituito alla presidenza dell'ANER dall'avv. Giovanni Marcacci (tutt'ora, febbraio 2016, in carica) del quale ritengo, a mio giudizio , non abbia fatto la minima attività necessaria per affrontare i problemi derivati anche con l'elezione del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci nel 2006 che inventò la favola che la legge regionale dell' Emilia Romagna intitolata “Valorizzazione del turismo naturista” obbliga la presenza del servizio igienico (il comma 2 dell'art.3 della legge n° 16 del 31 luglio 16 non parla di servizio igienico ma semplicemente di servizi (in generale che possono essere tanti come ad esempio servizio di salvataggio e di pulizia della spiaggia) senza alcun obbligo di porli. Lui,diceva che non poteva porli perchè la forestale del Comandante Andreatta rispondeva che non poteva accettarli all'interno della riserva naturale dove al contrario furono accettati nel 1997. Matteucci,quindi non poteva rinnovare l'ordinanza del suo predecessore ed il naturismo di cui si diceva non contrario non poteva praticarsi alla Bassona.

Ovviamente la parola di un sindaco che non si confrontava mai con nessuno e pure alle assemblee cittadine (due volte all'anno) raccontava la sua favola e poi scappava perchè diceva che aveva da celebrare un matrimonio,veniva presa per buona da diversi media anche nazionali che riportavano che il naturismo a Lido di Dante era vietato.

A me pare chiaro (sentendo anche numerose sentenze emesse dalla magistratura) che In base alla legge nazionale nelle aree pubbliche il nudo è vietato se va contro all'art.726 o all'art.527 del codice penale e non se un comune non rinnova o pone una ordinanza che riserva un tratto a questa minoranza. Se il comune riserva un tratto di proprietà pubblica ad una categoria le altre categorie possono poter usufruisce di altri tratti. Se alla Bassona c'è o non c'è un'area riservata con ordinanza non cambia nulla per la legge nazionale. L'ordinanza, quando fu in vigore,non fu però molto osservata: ed essa vietava pure la circolazione pedonale sulle dune che le avrebbero protette dall'erosione e complicato la vita ai guardoni.

Le leggi regionali e le ordinanze sul naturismo aiutano semplicemente a valorizzare questa forma di turismo che viene creduto ancora vietato da tanti cittadini che vedono la nudità solo legata al sesso e non ad esempio, al benessere psico fisico e sociale essendo Il naturismo un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente.

Ricordo ancora per concludere che, a mio parere, se la Magistratura non fosse intervenuta con archiviazioni ed assoluzioni a nostro favore e celermente per la sessantina di naturisti denunciati dalla forestale decisi dal comandante Andreatta e mai accaduto prima, nella primavera del 2012, la trojka Matteucci , Andreatta, Mescolini con l'aiuto di Ancisi e Minichini (esponenti di opposizione aderenti alla Lista per Ravenna) avrebbero forse, già festeggiato la vittoria sui naturisti e la sconfitta della convivenza civile nella località.

                     Fidenzio Laghi   


Interrogazione sul naturismo da parte del consigliere comunale di Ravenna Maurizio Bucci del 18.09.2014


Proposta ampliamento area naturista

All'attenzione del Signor Sindaco, Giunta e Consiglieri del Comune di Ravenna

Dopo le archiviazioni e le sentenze assolutorie ricevute dalla totalità dei numerosi naturisti che si sono presentati al dibattimento presso il Giudice di Pace di Ravenna perchè denunciati (dopo circa 40 anni) dalla Forestale nella primavera del 2012 per il presunto reato di “atti contrari alla pubblica decenza” per il fatto di praticare il naturismo sulla spiaggia della Bassona, è accaduto che la chiarezza del diritto civile ad esistere per la minoranza naturista si sia rafforzato e molti sono tornati a frequentare la spiaggia assieme a numerosi nuovi praticanti con bambini.

Considerato l'alto numero di naturisti, come pure sostiene l'associazione Amici della Bassona, che frequentano la località e quelli potenzialmente prevedibili che si aggiungeranno nei prossimi anni, tutto l’arenile di Lido di Dante dalla foce dei fiumi Uniti sino al tratto di spiaggia a sud oggi frequentato, e già pieno, dai naturisti attuali (compresa l'area di circa 350 metri occupata dai quattro stabilimenti balneari) dovrebbe essere, non riservata ai naturisti ma, come tantissime spiagge all'estero: clothing optional (abbigliamento facoltativo) dove sia ufficiale che tutti possono accedervi senza alcun obbligo: nudi o vestiti.  Un piccolo lido in cui la minoranza naturista possa avere la sua libertà di esistere su oltre 8000 chilometri di spiagge italiane frequentate esclusivamente dai tessili.

Non credo che sia giusto e razionale ,in caso contrario, cacciare per mancanza di spazio una minoranza che porta benefici alla collettività !

Ravenna che è candidata a divenire Capitale  europea della cultura 2019, non può che dire sì alla mia proposta per non fare un atto contrario alle altre civili città europee:Monaco di Baviera ad esempio, per l'accoglienza della minoranza naturista che porta pure tanti benefici economici.

In attesa di ricevere una vostra opinione sulla mia proposta ed a disposizione per chiarimenti porgo

Distintii saluti

                                          Fidenzio Laghi /ex presidente associazione ANER
16.09.2014
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Oggi 21 settembre 14 ill Quotidiano Nazionale che raggruppa 3 note testate ha pubblicato questa mia opinione:


         Riformare gli articoli 726 e 527 del codice penale         
Testo della mail da me inviato ai deputati dell' Emilia Romagna

Egregi Onorevoli dell'Emilia Romagna

Sono un naturista: intendendo per naturismo un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente e dal 1985 ho dato molto del mio tempo per difendere i diritti civili di questa minoranza che  porta pure uno sviluppo del turismo ad esso collegato (vedi, ad esempio,migliaia di naturisti sulla spiaggia di Lido di Dante RA) con creazione di posti di lavoro e risparmi nelle spese sanitarie con la pratica naturista.

Mi rivolgo a voi  perchè fra pochi mesi si dovrebbe  riformare pure il codice penale  dopo quello civile.
Abbiamo nel codice penale un' articolo: il 726, che condanna gli "atti contrari alla pubblica decenza"  ed alcuni, ritengo, contrari all'idea naturista, ci denunciano per violazione a questo articolo che poi nei fatti la
magistratura archivia od  assolve come è successo  a Ravenna  ad una ventina di persone negl'ultimi due anni. La denuncia al naturista per violazione all'art.726 toglie tempo alle forze dell'ordine, al personale del tribunale ed ai magistrati pagati da Pantalone, tempo che meglio sarebbe impiegarlo per altri scopi più utili ai cittadini. Occorreva una legge chiara che io promossi  presentata già nel 1993 dal deputato Verde Sauro Turroni che fu poi ripresentata anche all'inizio della legislatura iniziata nel 1996 raggiungendo  106 sottoscrittori di quasi tutti i gruppi parlamentari. Fu discussa dalla Commissione Affari Costituzionali con
relatrice la ravennate on Elsa Signorino ma finì la legislatura nel 2001 senza arrivare in aula.

Oggi alla Camera dei Deputati è presente un testo presentato dall'on. Luigi lacquariti intitolato" "Disposizioni per il riconoscimento della pratica del naturismo e lo sviluppo della capacità turistico-ricettiva in Italia" (2171).Prevede l'abolizione dell'art 726 del cp ma io penso non sia possibile questo passo.

Le persone denunciate per nudo-naturismo sono poi costrette, anche vincendo la causa a pagare l'onorario del proprio avvocato  e mi pare che non sia giusto perchè questa è già  una condanna aggiuntiva sicura non appellabile e favorisce eventuali abusi.
Chi non ricorre ed affronta il giudizio in dibattimento deve pagare almeno un 1/3 di ammenda che si aggira sui 900Euro dal Giudice di Pace, addirittura più alta di una persona che fa un reato ritenuto più grave come "atto osceno in luogo pubblico (art.527)" che essendo di competenza del giudice ordinario l'imputato se la può cavare con una ammenda di103 Euro (1/3 del massimo di 309 Euro.).

Non sarebbe giusto modificare questi articoli e considerare  la pratica naturista lecita chiaramente (magari limitata ad alcune aree comunali) come nel resto dell'Europa?”

Allego un documento del 1979 con una risposta del Pretore di Ravenna sugli art 527 2 e 726.

Grazie e fiducioso di una chiara risposta da parte vostra

Porgo Distinti saluti

                                                                         Fidenzio Laghi - ex presidente associazione naturista ANER
14.09.2014


Non sarò mica perseguitato ?

(occupazione suolo demaniale)

Il 30 luglio 2011 sono stato denunciato da 4 agenti della Polizia Municipale di Ravenna mentre mi trovavo (come da tanti decenni) nell'area naturista della Bassona: non perchè, come tanti, ero nudo (per questo ero già stato denunciato ed assolto in passato) ma perchè oltre al mio ombrellone avevo piantato due piccoli cartelli larghi neppure 70 cm (meno della metà del raggio di un normale ombrellone) con delle scritte che informavano sul naturismo e dell'area da loro frequentata.
Ebbene in una giornata di altissima stagione quando i turisti affollavano tutto il territorio ravennate e la richiesta per l'ordine pubblico era certamente al massimo 6 agenti (2 pure la mattina per foto) della Polizia Municipale si sono dedicati a me per ore denunciandomi alla fine per una presunta, ritengo ridicola, occupazione di suolo demaniale.

Mercoledì  28 maggio alle ore 10.30 il Giudice del Tribunale di Ravenna, in seconda udienza, ha emesso  a mio carico per la presunta violazione dell'art.1161 del codice navale, sentenza d'assoluzione perchè il fatto non costituisce reato (ero difeso dall'Avv.Giovanni Principato del Foro di Forlì): la mia assoluzione oltre, naturalmente, al mio avvocato è stata chiesta pure dal Pubblico Ministero (leggi la sentenza a questo link).

A me questa denuncia pare ridicola considerando che se per i cartelli era occupazione di suolo demaniale molto più lo doveva essere per il mio ombrellone, per i numerosi ombrelloni vicini di sempre (e sempre presenti in tutte le spiagge ) che occupavano, ogniuno, uno spazio circa 150 volte superiore.
E poi nel 1979 ebbi un precedente  per aver posto (come tanti) sulla spiaggia poco a nord della Foce del Bevano una tenda canadese con veranda venendo assolto dal Pretore di Ravenna perchè era da considerarsi di carattere precario, rimovibile in qualsiasi momento e presente assieme al suo proprietario.
Con tutto il da farsi che hanno i giudici perdere tanto tempèo per cose simili mi pare il colmo ed, a mio parere,  avrebbero dovuto subito archiviare la denuncia degli agenti della Municipale. Addirittura per mancanza di tempo hanno reso pubblica la mia sentenza dopo circa 24 ore.

A mio giudizio vedo solo un atto persecutorio verso la mia attività a favore del naturismo che svolgo da decenni dal monento che per diversi anni alcune autorità sono state fortemente contrarie alla pratica naturista.
Con questa assoluzione mi sto avvicinando a Berlusconi 
ma, ho 11anni in meno e posso raggiungerlo: sette proscioglimenti  per sette denunce collegate al naturismo.

Interrogazione

Lo scorso 10 giugno 14 il consigliere Maurizio Bucci di Forza Italia ha presentato all'Amministrazione comunale di Ravenna l'interrogazione sul mio  caso  e sul naturismo che puoi leggere cliccando qui .




Approvata il 15 aprile 2014 all’unanimità dalla Camera del Deputati una mozione di SEL per il rilancio del turismo che comprende pure l'apertura al turismo naturista.

Dal sito dell'On Luigi Lacquaniti riporto questo pdf:: - (clicca).

Camera dei Deputati: filmato discussione mozione sul turismo del 15.04.14


Approvata in Veneto la legge sul naturismo

Mercoledì 29 gennaio il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge intitolata” Valorizzazione e riconoscimento del turismo naturista” con solo 2 voti contrari..

Questo il testo, A mio parere, in alcuni punti, poteva essere scritto meglio per non dare adito, possibilmente, ad interpretazioni di comodo ma mi auguro che sia utile allo sviluppo del naturismo e della filosofia naturista con l'apertura di spazi a noi destinati con gestione pubblica e privata.

La mia forte critica va in particolare all'art. 2 - Delimitazione e segnalazione delle aree destinate al turismo naturista - dove il comma 1 dice: Il turismo naturista è consentito liberamente, purché in aree, spazi e infrastrutture, appositamente destinati, delimitati e segnalati. Non vorrei che certi nemici sempre pronti a scagliarsi contro di noi intendessero che è consentito il naturismo per legge regionale solo nelle aree ufficialmente destinate e non nelle altre aree libere. A parte il fatto che così non può essere perchè la Costituzione italiana rispetta tutte le minoranze, non si potrà certo discriminarne una e dire che nel Veneto il nudo offende il comune senso del pudore ed in Romagna, ad esempio è, invece, consentito?

Che il nudo naturismo sia legale a Ravenna l'abbiamo visto anche recentemente (informo che non tutte le persone denunciate accettano poi un eventuale dibattimento in tribunale). Nella primavera 2012 la Forestale si è accanita per la prima volta dagl'anni 70 contro i naturisti denunciandone una sessantina. Sono subito seguite 5 archiviazioni, poi c'è stato un'invertimento di azione da parte di alcuni PM dopo un intervento pubblico dell'allora Capo della Procura, con successivi rinvii a giudizio per altri naturisti del gruppo denunciati.

Lo scorso 3 ottobre 2013 il giudice di pace Dr.ssa Marcella Ricci ha assolto i 5 procedimenti a lei assegnati perchè il fatto non sussiste (testo di una sentenza copia con nette motivazioni).

Ritornando alla legge Veneta ritengo che il lavoro svolto per giungere alla sua approvazione sia solo un passo avanti perchè, se si vogliono ottenere dei risultati, occorre un grande impegno diretto verso numerosi enti pubblici locali, associazioni interessate, imprenditori turistici e privati cittadini per poter sperare di raggiungere l'obiettivo.

E, non fare come in Emilia Romagna che una volta approvata la prima legge regionale italiana sulla “Valorizzazione del turismo naturista”nel luglio 2006 nessun lavoro è poi stato fatto da alcuno: compresa l'ANER che l'aveva sostenuta per l'approvazione. Addirittura non ha neppure adeguatamente risposto al sindaco di Ravenna Matteucci (da poco eletto ) che si è dimostrato un nostro vero nemico e primo sindaco ad essere tale dall'inizio della nostra presenza nella parte nord della Bassona datata 1986.

Il sindaco Matteucci per non rinnovarci l'ordinanza che da 5 anni ci veniva concessa in riconoscimento della nostra libertà con la possibilità di poter usufruire pure del servizio di salvataggio ha dato una strumentale interpretazione antinaturista dicendo che la legge obbligava i servizi igienici mentre nel testo si parla solo di servizi in generale senza alcun obbligo essendo scritto solo la parola “servizi” ed i servizi possibili sono tanti.
Chiaro comportamento discriminante anche per il fatto che avrebbe potuto interpretato il termine “servizi” con “servizi di ristoro”!

Per la questione dei servizi igienici riprendo pure il moderatore A Fenice del forum “INudisti” che molto spesso parla male della legge regionale Emiliano Romagnola per la questione della parola “servizi” in “servizi igienici” quando per capire la differenza occorre solo conoscere un poco la lingua italiana. Ed a questa persona dico che mi farebbe e mi avrebbe fatto piacere vedere da lui non solo dei commenti ma anche dei fatti a favore dell'idea naturista e non scappare quando ci sono dei problemi come nel 2012 fece a Lido di Dante, ed inoltre a non adoperarsi fruttuosamente per la spiaggia di Cesano e , cosa ha fatto come segretario ANER?

Feb 2014



La  persecuzione  continua

Il 30 luglio 2011 sono stato denunciato da 4 agenti della Polizia Municipale di Ravenna mentre mi trovavo (come da tanti ecenni) nell'area naturista della Bassona: non perchè ero nudo (per questo ero già stato denunciato ed assolto in passato) ma perchè oltre al mio ombrellone avevo piantato due piccoli cartelli larghi meno di 70 cm (la metà di un normale ombrellone) con delle scritte che informavano sull'idea naturista.

Ebbene sono stato denunciato per una presunta violazione all'art. 1161 del Codice Navale che punisce l'occupazione di suolo demaniale.

A me questa denuncia pare ridicola considerando che se per i cartelli era occupazione di suolo demaniale molto più lo doveva essere per gli ombrelloni che occupano maggior spazio.

A mio giudizio vedo solo un atto di persecuzione verso la mia attività a favore del naturismo da decenni e che trova da alcuni anni alcune autorità locali fortemente contrarie all'idea naturista utilizzando a mio parere metodi fortemente scorretti.

Segue la mia versione dei fatti: -

Persecuzione o cos'altro?

Frequento, come naturista, dal 1977 un noto tratto di spiaggia chiamato della Bassona nel tratto che va da Lido di Dante (Ravenna) alla foce del Bevano.

Dal 1986 con la finalità di fare informazione ai bagnanti e fare in modo che chi è contrario alla nudità potesse (se lo desiderava) non accedervi io (presidente ANER dal 1085 al 2001) quando ero presente in spiaggia, mi posizionavo  nel punto iniziale storico della zona nord della Bassona frequentata dai naturisti e piantavo, oltre al mio ombrellone,un paravento lungo circa 4 metri con scritte od alcuni cartelli che appoggiavo su un palo di legno arrivato dal mare o su alcuni tubi recuperati da vecchi ombrelloni con su scritto frasi informative come  " Fkk Area Naturista ", la definizione del naturismo ed alcune notizie sulla questione legale riguardante la pratica naturista sul pubblico suolo.

I cartelli, occupavano (ora mi limito al solo ombrellone con scritte) meno spazio di un ombrellone essendo larghi circa 70 cm.

Il 30 luglio 2011 sulle ore 11 io ed alcuni amici naturisti notammo ad una distanza di circa 50 metri che un agente della Polizia Municipale scattava delle foto nella nostra direzione che, come sempre, da anni eravamo i primi del numeroso gruppo di naturisti presenti in spiaggia. Poi sulle 12 le foto sono terminate ed abbiamo pensato che fosse finito lì e che un eventuale pensiero di denuncia per le nudità fosse stato abbandonato.

Ma, a sorpresa, perchè non me lo sarei mai aspettato, verso le 14 quattro agenti della Municipale sono arrivati vicino a me ed hanno iniziato a togliere i miei due cartelli trattenendoli alla fine come corpo del reato contestatomi.

Io allora ho cercato di spiegare che non c'era nulla contro la legge e che se pensavano ad una eventuale occupazione di suolo del demanio non poteva certamente esserlo per il fatto che questi due cartelli rimovibili in qualsiasi momento occupavano assieme uno spazio di meno della metà di un normale ombrellone e se la posa dell'ombrellone, come noto, non viola la legge non la possono violare neppure i miei cartelli con delle scritte che non sono neppure pubblicitarie (manca il fine di lucro) ma informano, nel rispetto della Costituzione italiana, su una idea: su uno stile di vita, e poi il sottoscritto nel 1979 ad appena 2 Km più a sud fu denunciato per occupazione del codice della navigazione (art 1161) per aver posto in spiaggia una tenda canadese da campeggio con veranda e successivamente assolto dal Pretore di Ravenna.

Ho pure mostrato aila Municipale una copia di questa sentenza ma non sono stato ascoltato. Ho accettato su loro richiesta anche per parlare in modo più tranquillo di spostarmi in altro luogo ma poco mi hanno ascoltato ed impiegando tanto per la stesura del verbale: circa due ore, per trovarmi poi quello che ritengo, una ridicola denuncia per violazione all'art 1161 del Codice navale (occupazione di suolo demaniale).

Mi hanno, sinora, rovinato psicologicamente questa ed altre giornate per una mia sospetta messa in atto di una discriminazione per l'attività naturista che svolgo da anni e che porterà pure ad un notevole danno economico a me (anche se certamente sarò assolto in Tribunale) ed alla collettività

Non capisco,inoltre, perchè il Pubblico Ministero non abbia chiesto l'archiviazione ed il Giudice per le indagini preliminari non lo abbia deciso di sua iniziativa!

L'udienza in Tribunale è prevista per giovedì 6 marzo 2014 ed io sarei favorevole pure ad una sua ripresa filmata da poi mostrare pubblicamente ritenendo che si sia messo in atto una ennesima e grave ingiustizia italiana che non è la prima che mi colpisce direttamente.



Ancora persecuzione?

   Giovedì prossimo 3 ottobre 2013 sono stato convocato come teste per 3 procedimenti davanti al Giudice di Pace di Ravenna che deve decidere sull'accusa di “atti contrari alla pubblica decenza”(art.726 del cp) ed ho poi deciso di inviare ad alcuni media la lettera che segue pubblicata integralmente ieri: 28.09.13,da Ravennanotizie.it. Il testo è il seguente:

“ Giovedì 3 ottobre sono stato chiamato a testimoniare in alcuni procedimenti penali che vedono imputati alcuni naturisti che nella primavera dello scorso anno furono denunciati sulla spiaggia della Bassona: da questa minoranza notoriamente frequentata dal 1977. Le persone denunciate fanno parte di un gruppo (mi risulta) di oltre 50 naturisti che la Forestale anno scorso, in primavera, decise di denunciare in massa (a parte un caso, poi assolto, si disse per errore da parte di 2 giovani guardie) dopo 35 anni dall'inizio della presenza naturista datata 1977.
Con la presente desidero chiedere all'opinione pubblica solidarietà per, a mio parere, il mancato rispetto verso la nostra minoranza che sarebbe dovuta alla pari di tutte le minoranze come la Costituzione sancisce. Minoranza che frequenta ora la spiaggia della Bassona su un tratto di circa 400 metri (circa 2000 metri dal 1986 - non allora frequentato dai tessili - al 2009) e globalmente sui un totale nazionale di circa 2 o 3 Km su complessivi 8000 Km di coste marine. E per alcuni, noi naturisti rubiamo spazi ai tessili!
E ci sono persone che vorrebbero con vari mezzi toglierci pure questo spazio rimasto con pretesti non veritieri. Da quando, in particolare, il sindaco Matteucci successe al sindaco Mercatali nel 2006. Ritengo che chi si limita a stare nudo non compie, ovviamente, un atto sessuale e di conseguenza non può essere denunciato per "atti osceni". Alcuni denunciano chi sta nudo per "atti contrari alla pubblica decenza" (art 726 del c.p.) che, come hanno detto dagli anni 70 molte archiviazioni, sondaggi d'opinione e la quasi totalità delle sentenze (Cassazione compresa) il semplice nudo del naturista praticato in zona conosciuta od appartata non è reato ed accettato dalla maggioranza degli italiani. Il fatto poi di stare nudo non è per la lingua italiana un "atto" e gli articoli del Codice penale si riferiscono agli atti osceni o contrari alla pubblica decenza: è il comportamento che conta non lo stare nudo o vestito. Ma purtroppo, come certe volte accade, ci sono dei giudici che interpretano, a mio parere, la legge in modo scorretto (e non solo per i naturisti) come è successo addirittura in Cassazione dove abbiamo visto che nel 2000 ci sono state due sentenze che dicevano che il nudo naturista in pubblico non è reato e successivamente nel 2006 e nel 2012 hanno detto che, al contrario, era reato.

Per quanto riguarda la Bassona e precisamente nella zona subito a nord della Foce del Bevano, nell'agosto 1979, ci fu un intervento dei Carabinieri della Compagnia di Cervia che poi segnalò 14 naturisti al Pretore di Ravenna che di fronte ad una richiesta precisa dichiarò di "non doversi promuovere l'azione penale" e seguì l'archiviazione per tutti i naturisti (copia dei documenti alla pagina http://www.amicidellabassona.it/wp-content/uploads/2013/09/1979_doc_pdf.pdf ). Successivamente la pratica naturista continuò tranquillamente con l'OK delle autorità locali (Regione compresa) sino al 1994 quando in seguito ad un'ignota richiesta furono emesse 42 denunce. Solo io ed un amico accettammo il pubblico processo e fummo assolti dal Pretore di Ravenna Donatella di Fiore nel 1995 perche "il fatto non sussiste". Poi, ultima, ci fu una piena assoluzione del Giudice di Pace nel 2008. A questi fatti sono seguite le archiviazioni di anno scorso per i primi denunciati mentre gli altri denunciati, chissà perchè, dovranno affrontare il processo. La legge è uguale per tutti? A me non risulta!”.

Oggi è stata pubblicata, in parte, nella pagina delle lettere de”il Resto del Carlino “di Ravenna di cui allego la scansione.


Il giudice di pace
 Marcella Ricci sentezia 4 volte che il Naturismo non è reato:


Clicca per visualizzare una copia di una di queste  sentenze emessa lo scorso 3 ottobre 13 dal giudice Dr.ssa Marcella Ricci che assolve un naturista al dibattimento:



Vittoria in Abruzzo:

Approvata la legge sul naturismo

Ieri 30 luglio 2013 il Consiglio Regionale d'Abruzzo ha approvato il progetto di legge regionale per la “Valorizzazione del turismo naturista”

Sono molto felice per questa vittoria del naturismo che ha fatto seguito alla legge regionale simile a quella approvata dalla regione Emilia Romagna nel 2006 che fu da me chiesta alla capogruppo dei Verdi Daniela Guerra e da lei presentata al Consiglio Regionale.

Mi congratulo con l'operato dell' ANAB (Associazione Naturista Abruzzese) per il lavoro da essa svolto per arrivare a questo risultato, lavoro che purtroppo non hanno svolto (come i fatti dimostrano) le altre associazioni naturiste, ed ancor meno, da sempre, la federazione Fenait, escludendo alcuni singoli come nel Veneto dove a breve dovrebbe essere approvata la terza legge regionale sulla Valorizzazione del Turismo Naturista.

Spero, inoltre ,che tutti si rendano conto che i risultati positivi a favore dell'idea naturista si possano ottenere oltre che dal lavoro da svolgere nei fatti anche dal presentarsi a tutti i politici di tutti i colori politici per ottenere decisioni bipartisan: ai diritti civili per i naturisti possono esserci persone di ogni credo politico e confessionale.

Clicca per leggere l'articolo de”Il Corriere d'Abruzzo”.



Pari opportunità anche per noi naturisti
Lettera aperta al Ministro Josefa Idem (inviata all'interessata ed alla stampa) 

Mi rivolgo a lei nella sua qualità di Ministro delle Pari opportunità delle Politiche giovanili e dello Sport ed in modo privilegiato come residente del Comune di Ravenna dove in località Lido di Dante dal 1986 (nord Bassona) è iniziata la presenza di una realtà nudo-naturista, col parere favorevole delle autorità locali; comunali e regionali, che hanno quasi del tutto sostituito la presenza spontanea dei naturisti 2 km più a sud vicini alla foce del Bevano..

Il sottoscritto Fidenzio Laghi allora presidente dell'Associazione naturista ANER (carica tenuta sino alla primavera 2001) dopo i pareri favorevoli dell'allora sindaco di Ravenna Giordano Angelini (secondo firmatario delle Proposta di legge sul naturismo presentata alla Camera dei Deputati, la prima volta dal Verde Sauro Turroni nel novembre 1993), del Comitato cittadino di Lido di Dante presieduto da Mauro Gabelli e dal Presidente della Giunta regionale Giorgio Alessi decisi a nome dell'associazione di iniziare nei fatti la presenza naturista in questa zona più a nord iniziando dalla perpendicolare del sentiero che inizia dal Camping Classe ed attraversa la pineta sino al mare perchè la spiaggia dai pressi della foce del Bevano era praticamente deserta e ci consentiva di allontanarci dalla presenza divenuta insopportabile dei tossicodipendenti.

Abbiamo vissuto tranquilli in spiaggia e tutta la pubblica opinione ne era al corrente e sempre, negl'anni, tenuta al corrente dai numerosi articoli dei media e dalla TV locale e nazionale come RAI2.

Nel luglio 1986 eravamo una ventina (compresa mia moglie e le mie 2 figlie di 6 e 4 anni) e poi siamo subito cresciuti arrivando sino al 1993, con la tutela della forza pubblica a circa, 500 persone divenendo la spiaggia più frequentata dai naturisti in Italia.

A sorpresa nel ponte del 25 aprile 1994 la Forza pubblica che ci aveva anche per lungo tempo tutelati è intervenuta e inoltrato 42 denunce per il presunto reato di “Atti contrari alla pubblica decenza”(art.726 del cp). Dopo questi 2 giorni non si sono più ripetute denunce ed il 20 novembre del 1995 solo io ed un amico accettammo di fare ricorso al dibattimento e con una udienza unificata il Pretore Donatella di Fiore ci assolse perchè il nostro nudo naturista non era reato.

La pace sulle denunce verso i naturisti è durata (a parte una denuncia nel 2007da parte di 2 guardie forestali che si disse per errore essendo essi giovani e poi seguita da una assoluzione da parte del Giudice di Pace di Ravenna) praticamente sino alla primavera di anno scorso quando in massa con l'impiego che mi risulta di almeno 6 guardie forestali per azione il corpo ha deciso ufficialmente per la prima volta dagl'anni 70 di denunciare il nudo del naturista. Le azioni antinaturiste sono poi terminate a metà del mese di giugno dello scorso anno quando si è saputo che a fine maggio il Giudice di Pace Dott.sa Maria De Rosa aveva accettato di archiviare 5 richieste d'archiviazione proposte dal Pm Dott.sa Monica Gargiulo.

A questo punto sembrava ormai chiaro che i procedimenti del ravennate ad iniziare dal mio del 1995 aggiunti alle numerosissime altre sentenze assolutorie a tutti i livelli (compresa cassazione), archiviazioni in altre località e statistiche che dicono che il nudo del naturista è accettato dal “Comune senso del pudore”, Ma non è stato così. Arrivato dalle ferie nel mese di luglio 2012 il Procuratore capo Roberto Mescolini ha subito dichiarato che non c'è alcun “orientamento univoco" della procura ravennate circa “la liceità del naturismo in una zona del litorale ravennate", vale a dire Lido di Dante. Una precisazione per certi aspetti clamorosa che per incanto non sono più state richieste archiviazioni per denunce a comportamenti simili ai precedenti e quest'anno il Giudice di Pace Dott.sa Marcella Ricci dallo scorso 16 maggio si trova a dover giudicare numerosissimi procedimenti verso i naturisti, Nella prima udienza svoltasi lo scorso 16 maggio a poi deciso di rinviare al 14 gennaio 2014.

Io sospetto che noi naturisti siamo vittime di persecuzioni da parte di chi vuole comunque condannarci (una prima condanna è il solo denunciarci) e che il motto”La legge è uguale per tutti” presente nelle aule di giustizia non sempre corrisponda al vero. Noi naturisti, per esempio, abbiamo visto più volte che lo stesso comportamento del naturista non equivale sempre allo stesso giudizio dei magistrati e che una minoranza di questi certe volte decide a mio avviso in modo strano.

La persecuzione in atto da alcuni verso la minoranza naturista deve essere fermata in un paese civile che fa parte di una comunità europea che nei suoi trattati dice di tutelare, fra le altre cose, tutte le minoranze; tutte le convinzioni personali che in altri stati membri come la Germania consente la pratica naturista pure nei centri cittadini ed a Monaco di Baviera , ad esempio, all'interno dei giardini inglesi alle spalle del parlamento regionale.

Inoltre occorrerebbe ave


re in mente che la filosofia naturista è rispetto del prossimo  e della natura che equivale a meno reati, che è cura e prevenzione della salute psico-fisica che equivale a meno spese mediche. E, nella grave crisi economica attuale la libertà di esistere per i naturisti equivale ad un aumento del turismo con una maggiore presenza in Italia del turismo naturista e più entrate economiche.

In attesa di una Sua risposta porgo

Rispettosi Ossequi

Fidenzio Laghi/ex presidente ANER //membro "Amici della Bassona"

26.05.13



Non c'è giustizia per i naturisti!

Leggo l'articolo che segue su  ROMAGNA  noi del 27 marzo 2013:

- RAVENNA - Sembrava una questione definitivamente archiviata. E non solo in senso figurato ma anche di fatto visto che i primi cinque naturisti denunciati l’anno scorso dalla Forestale alla Bassona per “atti contrari alla pubblica decenza”, si erano visti chiudere il fascicolo a loro favore così come chiesto dalla procura. Nei giorni scorsi radicale cambiamento di rotta: la stessa procura ha disposto il rinvio a giudizio per altri cinque naturisti denunciati nel medesimo periodo. Processi al via a metà maggio quando davanti al giudice di Pace Marcella Ricci comparirà una coppietta gay sorpresa a prendere la

tintarella integrale.

Per loro, così come per gli altri tre casi finiti alla sbarra, la motivazione addotta dai pm è la medesima: “Per avere compiuto in luogo pubblico - si legge nella citazione a giudizio -, nella fattispecie nella riserva naturale statale duna costiera e foce torrente del Bevano, atti contrari alla pubblica decenza”, articolo 726 del codice penale. Il che significa che la persona in questione era stata sorpresa “su telo mare completamente nuda con gli organi genitali ben in vista”.

Di segno diametralmente opposto era stata l’interpretazione fornita dalla magistratura a fine giugno 2012 quando sia il pm Monica Gargiulo che il giudice di Pace per le indagini preliminari, Maria De Rosa, avevano rilevato che la Bassona, pur non essendo più un luogo riservato ai naturisti, per tradizione consolidata era frequentato da loro. Come dire che non c’era nessun reato a togliersi il costume su quel tratto di arenile. Quel primo decreto faceva riferimento a un verbale elevato alle 11.40 del 25 marzo a un 55enne lughese pizzicato in spiaggia senza costume. Il 2 maggio successivo il pm Gargiulo titolare del fascicolo così aveva motivato la sua richiesta di chiusura definitiva del caso: “Trattasi di luogo, se pure non più riservato ai naturisti, che è comunque normalmente o tradizionalmente frequentato da costoro”. Richiesta esaminata e condivisa poche settimane dopo dal giudice De Rosa. E tutto archiviato con tanto di copia depositata in cancelleria. Analoghe richieste di archiviazione erano state avanzate anche da altri pm. Naturale la soddisfazione dell’avvocato bolognese Jean Pascal Marcacci, oltre che difensore di gran parte dei naturisti denunciati, anche presidente dell’Aner, l’associazione regionale dei naturisti. Una soddisfazione fissata pure in una missiva inviata agli associati proprio in quei giorni. “Respinti ormai definitivamente gli attacchi della Forestale. Chi si è affidato alla difesa del sottoscritto - vi si leggeva - ha avuto la propria posizione archiviata dalla magistratura di Ravenna” la quale in buona sostanza “ha dichiarato la perfetta liceità della pratica naturista a Lido di Dante. Non avevamo dubbi”.

A stretto giro di posta, ecco che anche il procuratore capo Roberto Mescolini si era pronunciato sulla questione precisando in una nota che non esisteva nessun “orientamento univoco” da parte della magistratura “circa la liceità del naturismo in una zona del litorale ravennate”. Frenando su quella che ormai sembrava essersi consolidata come la svolta nella legalità del naturismo alla Bassona, Mescolini aveva anche aggiunto che “tali notizie al di fuori del loro individuale, occasionale contesto, devono considerarsi destituite di fondamento”.

I processi ai naturisti della Bassona sembravano ormai scongiurati - ha ora commentato l’avvocato Marcacci -. I rinvii a giudizio coincidenti con l’inizio dell’estate inevitabilmente alimenteranno nuove incertezze su quel tratto di spiaggia”. Oltre che nuove polemiche, aggiungiamo noi.

Andrea Colom

IL MIO COMMENTO

Si spara ancora sui naturisti?
Fra le minoranze che possono gridare all'ingiustizia della Giustizia ci siamo certamente noi nudo-naturisti ed il motivo si  può vedere chiaramente.
L’articolo 726 del c.p. punisce gli“Atti contrari alla pubblica decenza” ritenendo tali gli atti contrari al comune senso del pudore.
La semplice nudità del naturista praticata per un motivo ben preciso che è quello legato ad una filosofia di vita che vuole il rispetto
del prossimo, di se stessi degli animali, della propria salute psico-fisica ecc., comprendendo pure la nudità integrale in aree pubbliche ma appartate o conosciute merita di essere rispettata in base anche all'articolo 21 e 32 della Costituzione..
Tra l'altro mi risulta che la nudità non sia neppure un”atto” come dice l'art.726 ma uno “stato” e che quindi non dovrebbe rientrare in questo articolo
.E se si dovesse condannare chi mostra in nudità una parte del nostro corpo per il solo motivo che potrebbe compiere anche un atto sessuale si  dovrebbe condannare pure il fatto di mostrare la bocca e dovremmo circolare con il burqa.
Comunque già dagl'anni settanta ho letto che a Milano il turista messicano Fernando Perez sorpreso nudo a passeggiare
 per la città in una notte  d'agosto fu assolto dal pretore Francesco Dettori con la motivazione che il nudo sta diventando un fatto
 di costume e che non è più raro osservare su spiagge più o meno appartate persone nude o seminude senza che gli astanti reagiscono negativamente ecc. ecc.
Nel corso degl'anni poi sino ad oggi, per la nudità naturista, nella maggioranza dei casi in Italia ci sono state assoluzioni
 (come la mia nel 95 a Ravenna emessa dal Pretore Donatella di Fiore) od archiviate ed in altri casi alcune rare condanne.
Nell'anno 2000 ci sono state due sentenze assolutorie della Cassazione che dicevano che il nudo del naturista non era reato
 se praticato in zone conosciute, note od appartate od addirittura questo nudo era estraneo a questo reato.
Poi nel 2006 e 2012 la Cassazione motiva due sentenze affermando che il nudo è lecito solo nei campeggi riservati ai naturisti.
A Ravenna anno scorso il PM Gargiulo ha chiesto al Giudice De Rosa di archiviare 5 procedimenti ed il Giudice ha accolto
la richiesta, mentre, al contrario, sempre a Ravenna, il Giudice di Pace Marcella Ricci non ha accettato d'archiviare, e prossimamente si dovranno giudicare, 5 naturisti facenti sempre parte dei gruppo di anno scorso della Bassona.Perchè la legge non è, come è scritto a caratteri cubitali anche nelle aule di Giustizia,
 “Uguale per tutti”?
Chi viene giudicato per lo stesso presunto reato non dovrebbe avere lo stesso giudizio?”
L'articolo 726 del c.p. dovrebbe, mi pare, essere ormai facile da interpretare, guardando i numerosi precedenti e l'Europa, ed invece mi fa sospettare che alcuni Magistrati decidano come vogliono: in un senso o nell' altro.è sempre lecito e non si guarda no
 neppure  le conseguenze negative per l'intera collettività.Non aveva ragione Padre Nicola Giandomenico, uno dei più noti francescani di Assisi, morto alcuni anni fa, per molto tempo loro portavoce che dichiarò :
“Lo scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli altri. Si può stare anche vestiti totalmente e
scandalizzare le persone che sono intorno a noi così come si può anche stare nudi e non scandalizzare.
E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo “.

Fidenzio Laghi 


Disegno di Legge  sul Naturismo in Sicilia
(assegnato il 20.03.13)

Il 20 marzo scorso  nell'aula della Regione Sicilia è stato presentato un Disegno di legge d'iniziativa parlamentare  che ha come finalità la possibilità di poter disporre delle condizioni per  praticare il naturismo nel rispetto dei diritti civili che ogni minoranza deve avere dalla collettività.
Il Disegno di legge è stato presentato dall'On. Edmondo Tamajo.
Questa la relazione ed il testo: dal sito della regione Sicilia
-         Onorevoli colleghi,

l' Italia è l'unico stato dell'Europa a non
possedere una legge che riconosca e tuteli il naturismo.
Nel 1974, durante il 14° Congresso Naturista Mondiale,
il naturismo viene definito come un modo di vivere in
armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica
della nudità in comune, allo scopo di favorire il
rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente'. Il
naturismo è un modo sano, naturale, educativo e
familiare di vivere la propria libertà con rispetto
verso altri modus vivendi e non ha nulla a che vedere
con comportamenti legati alla sessualità o al
voyeurismo ma anzi se ne distanzia. Esso è un movimento
che si propone di promuovere un contatto diretto con
la natura privo di artificiosità e convenzioni sociali,
partendo dal rispetto verso le persone, per arrivare al
rispetto degli animali e dell'ambiente attraverso uno
stile di vita che vede la nudità come logica conseguenza
del proprio modo di essere interiore. Un naturista ha
una vita sana, si alimenta con prodotti naturali,
pratica attività sportiva all'aria aperta e il suo stare
nudo ha una componente sociale, che infatti realizza sia
in spazi privati sia in spazi pubblici.

Tale legge nasce dall'esigenza di tutelare e
regolamentare tale pratica in virtù del fatto che non vi
è alcuna norma in merito. In Europa le strutture estive
per i naturisti, villaggi e campeggi, sono concentrati
in Francia, Spagna e Croazia. In questi tre stati il
naturismo contribuisce in maniera significativa
all'incremento del PIL. L'Italia presenta soltanto otto
strutture naturiste di media-piccola recettività e solo
una si affaccia sul mare, nonostante l'Italia presenti
un clima favorevole per la diffusione del naturismo e in
particolare la Sicilia dove le temperature elevate
permettono di vivere le spiagge per lunghi periodi
durante l'anno. Le statistiche italiane affermano che i
naturisti in Italia sono cinquecento mila, i quali si
trovano costretti a scegliere strutture naturiste estere
per le loro vacanze. In termini economici ciò significa
che milioni di euro ogni anno vengono spesi fuori
dall'Italia. Alla luce di quanto detto la Sicilia, visto
il clima più favorevole rispetto agli stati di cui
sopra, potrebbe diventare polo attrattivo turistico
naturista di tutta l'Europa. La creazione di strutture
idonee al naturismo, oltre a rappresentare un
superamento dei pregiudizi che ha sempre accompagnato
questo tema, può rappresentare un potenziale sviluppo
economico per la Sicilia, regione da sempre a vocazione
turistica.

---O---

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE

Art. 1.
Finalità e principi generali

1. La Regione siciliana, entro i limiti posti dallo
Statuto e nel rispetto dei principi generali della
Costituzione della Repubblica, riconosce e promuove nel
proprio territorio le condizioni necessarie per
garantire la possibilità di praticare il turismo
naturista, riconoscendolo come stile di vita sano,
naturale, educativo e familiare con grandi potenzialità
di sviluppo economico.

Art. 2.
Competenze della Regione

1. La Regione, per perseguire le finalità di cui
all'articolo 1, favorisce l'individuazione delle aree da
destinare alla pratica del naturismo e la realizzazione
d'infrastrutture pubbliche e private destinate al
medesimo scopo, anche con la concessione di contributi
attraverso le vigenti leggi d'incentivazione del settore
turistico e in ottemperanza alla legge regionale n. 10
del 15 settembre 2005.

Art. 3.
Aree pubbliche destinate al naturismo

1. I comuni possono destinare spiagge marine,
lacustri o fluviali, boschi ed altri ambienti naturali
di proprietà del demanio o di enti pubblici alla pratica
del naturismo.

2. Nelle aree pubbliche destinate al naturismo
dovranno essere costruite semplici infrastrutture a
servizi che siano scarsamente visibili, non inquinanti,
senza impatto ambientale, rispettose dell'ambiente e
degli eventuali vincoli esistenti.

3. La gestione di tali aree può essere concessa a
privati, ad associazioni o ad organizzazioni che ne
garantiscano il buon funzionamento e la fruizione
applicando le tariffe previste dalle rispettive
normative.

4. Nel caso di cui al comma 3, la concessione
individua il canone dovuto dai soggetti gestori e
l'obbligo di attrezzare l'area in modo da garantirne il
buon funzionamento e la fruizione.

5. Il comune controlla l'attività svolta, il
regolare allestimento delle infrastrutture e, in caso di
riscontro negativo, revocano la concessione o la
licenza.

6. Nell'attuazione della presente legge, i comuni
disciplinano e regolamentano la pratica del naturismo,
tenendo conto anche dei profili connessi alla tutela
ambientale e alla sicurezza dell'individuo.

Art. 4.
Aree private destinate al naturismo

1. I privati che intendano aprire strutture
destinate al naturismo, quali campeggi, alberghi,
piscine, saune o altro, ad esclusione delle zone di
demanio marittimo, si attengono, per l'utilizzo delle
aree e per la realizzazione di manufatti, a quanto
previsto dalle altre leggi vigenti che disciplinano il
settore turistico.

Art. 5.
Vigilanza delle strutture

1. E' compito dei gestori delle strutture, siano
esse aree pubbliche o private, vigilare sulla loro
corretta fruizione, utilizzando tutti i mezzi che la
legge mette loro a disposizione per evitare che
comportamenti osceni possano turbare il quieto vivere
dei naturisti.

2. L'inosservanza della disposizione di cui all'art.
1, è sanzionata secondo le norme previste dalla legge.

Art. 6.
Delimitazione e segnalazione delle aree

1. Le aree destinate alla pratica naturista sono
opportunamente delimitate e segnalate mediante cartelli
o analoghi strumenti che assicurino un'adeguata
identificazione che le distingua, al fine di evitare
ogni promiscuità, da spazi frequentati dai cittadini che
non praticano il naturismo.

2. Le strutture di cui all'articolo 4, comma 1,
inoltre, garantiscono i terzi estranei alle strutture
medesime rispetto alla visibilità dall'esterno dei
luoghi di pratica naturista.

Art. 7.
Norma finale

1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta
ufficiale della Regione siciliana.

2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e
di farla osservare come legge della Regione.
Ed ora il mio commento:
-      Ho letto con piacere sulla stampa e su alcuni forum naturisti della presentazione di un disegno di legge in Sicilia con lo scopo di favorire l'idea naturista ed il turismo ad esso collegato che porta occupazione molto importante in questo grave momento di difficoltà.
Chi scrive nel 2004 fu promotore della legge intitolata "Valorizzazione del turismo naturista" che presentata dalla Verde Daniela Guerra fu approvata in Emilia Romagna nel luglio 2006. Una legge simile a quella che fu presentata senza successo precedentemente e successivamente nella Regione Lazio, nelle Marche ed in Piemonte.
Lo scopo che mi portò a portare avanti questo testo fu per diversi motivi: nel 1993 fui promotore della proposta di legge nazionale portata avanti dal Verde Sauro Turroni che nella legislatura terminata nel 2001 riuscì (unica pdl sul naturismo nella storia) ad aver iniziato l'esame della Commissione Affari Sociali senza completare l'iter per fine legislatura con ben 106 deputati sottoscrittori di tutti i Gruppi parlamentari. In seguito sono state presentate solo Proposte di legge di singoli gruppi che così non potevano trovare un numero adeguato di consensi o chiedere l'abolizione dell'articolo 726 che è impossibile ed esiste in tutta Europa ( senza articolo non si potrebbe, ad esempio condannare per violazione all'art. 726 chi urina davanti a chi si beve una birra al bar).
Per favorire la legge nazionale con lo scopo primario di regolamentare la pratica del naturismo che in Italia trova interpretazioni discordanti sulla sua liceità pensai di passare da una legge regionale sulla valorizzazione del turismo naturista che poteva aiutare lo sviluppo di questa nicchia con un riconoscimento ufficiale di tale turismo anche solo locale.
La legge una volta approvata nel 2006 doveva essere portata a conoscenza delle amministrazioni comunali da parte dell'Associazione Naturista Emiliano Romagnola per dare le dovute informazioni sulla forte presenza di naturisti in Europa e molti pure in Italia. Ma per convincere i comuni normalmente disinformati a dare aree ai naturisti l'associazione non si è mossa. (da quando ho lasciato io nel 2001 è entrata in un grande letargo senza fine. La nuova legge regionale non era nata per Ravenna che già ci riconosceva ufficialmente E poi il nuovo sindaco di Ravenna subentrato ai suoi predecessori che dal 1986 ci hanno sempre sostenuti sino al 2006 ha inventato che lui non poteva concedere l'ordinanza che riservava un'area di 500 metri ai naturisti, concessa dai predecessori per 5 anni, perchè la legge regionale diceva che era obbligato a mettere i sevizi igienici e che la forestale che gestisce il parco alle spalle della spiaggia non dava alcuna autorizzazione. Un chiaro falso pretesto con l'ANER in silenzio perchè il comma 2 dell'articolo 3 della legge regionale non parla di servizi igienici ma di servizi in generale che non sono neppure elencati ed i sindaci non sono stati obbligati dalla legge a dare comunque uno spazio.
Informo che il fatto di stare nudi dipende dal codice penale ed i sindaci non possono autorizzare alcuna modifica del codice penale.
Per quanto riguarda la Forestale il no per i gabinetti è staio senz'altro inventato perchè la stessa nel 1997 ci concesse, con altro comandante, lo spazio per porre due servizi igienici e ritengo che la decisione avversa sia stata data semplicemente per il fatto che questa autorità ed il nuovo sindaco erano antinaturisti. Il Comandante della forestale poi, anno scorso, in primavera ci innondò di denunce (mai successo in passato) per "atti contrari alla Pubblica decenza" che finirono dopo una sentenza di archiviazione della magistratura di Ravenna e non per merito di qualche terzo..
Le persecuzioni verso i naturisti hanno avuto modo di svilupparsi anche per merito dell'associazione ANER che ha sempre dormito od avuto reazioni ridicole con la presenza di rari sostenitori e fuori tempo. od ignorato il probema naturista o diffuso notizie errate alla stampa..
Ed ancora nelle file naturiste fra i pochi (meno di una decina che intervengono nei vari forunm naturisti) quelli che sono più ascoltati dicono cose che spesso non corrispondono al vero ed al massimo difendono i diritti dei naturisti inviando nelle grandi occasioni, una semplice mail che a me pare troppo poco.

 


RISTRUTTURAZIONE  PINETA  CON  CACCIATA  NATURISTI ?

Il 12 novembre 2012 Il Consiglio comunale di Ravenna lancia la proposta di ristrutturazione  per la Pineta Ramazzotti devastata da un gravei ncendio certamente doloso

Dal sito http://amicidellabassona.wordpress.com  della nuova associazione "AMICI  DELLA  BASSONA" di cui faccio parte segue poi la seguente risposta

Egr. Gruppo Consigliare
PROPOSTA PER LA SPIAGGIA NATURISTI DELLA BASSONA, LIDO DI DANTE (RA)

Siamo il gruppo di NATURISTI “AMICI DELLA BASSONA” ormai noti per la raccolta di firme (1.963 firme), inviate al Ministro Dott. MARIO CATANIA, contro il comportamento della Forestale che comminava multe a chi stava semplicemente nudo.

A tale inizia¡tiva ne sono poi seguite altre, a sostegno del nudismo alla BASSONA e, successivamente all’incendio della pineta, a sostegno della ricostruzione della stessa, mantenendo fruibile la spiaggia. Siamo stati i primi e per parecchio tempo gli unici, a realizzare una raccolta fondi per la ricostruzione della pineta; fondi che sono stati in parte versati sul conto corrente del Comune e parte sono in attesa di destinazione, visto che il Sindaco (ed ora tutto il Consiglio Comunale) avrebbe ormai deciso per la chiusura di quasi tutta la spiaggia frequentata dai naturisti, cosa, secondo lui (e secondo il Consiglio) necessaria per i lavori di ricostruzione, senza tenere in nessuna considerazione i messaggi arrivati al sito contrari a tale atto (quasi gli unici).

Ad una attenta lettura del Vostro documento, ci sembra innanzitutto che siate diventati tutti tecnici in ricostruzioni di pinete tanta è la precisione delle indicazioni fatte (cerchiamo magari di costituire una commissione tecnica seria!), poi di evidenziare un perfetto allineamento alle posizioni del Sindaco, senza nessun rilievo critico. Prendiamo atto che quantomeno è stata eliminata la parte relativa al turismo “EQUIVOCO”; presente nel documento precedente, ma se è vero che spiaggia e pineta sono un “unicum” dal punto di vista naturalistico, non lo sono dal punto di vista della fruizione; la cosiddetta pressione antropica non ha mai recato nessun danno ne alle dune ne alla spiaggia, semidistrutte invece entrambe dalle mareggiate, il “fratino” lo abbiamo già protetto con sacrificio.

Vi preoccupate di salvaguardare l’economia dei campeggi, e tutte le altre aziende di Lido di Dante? Ci spiace dirlo ma anche Voi come il Sindaco state sfruttando l’incendio per fare una guerra ai naturisti, il vostro documento e’ il frutto principalmente delle posizioni dei consiglieri Ancisi e Minichini, gongolanti per il risultato ottenuto, con l’aiuto (insperato per loro) della consigliera Savorelli (che bella alleanza politica!!). Vi dovete rendere conto che se ci cacciate “con l’acqua sporca (che nelle vostre intenzioni saremmo noi) buttate via anche il bambino (che, cercate di capirlo una volta per tutte, è l’economia della località Lido di Dante)”.

Senza i nudisti più di metà dei negozi, ristoranti, agenzie ecc. saranno costretti a chiudere definitivamente. Sappiamo tutti che il nudismo porta qualche migliaio di persone, mentre il turismo naturalista DA SOLO ne porta qualche decina (o immaginate schiere di pullman con centinaia di alunni, persino delle materne, e di persone che si affollano a vedere la pineta accompagnate da studenti “ciceroni” che si mettono in fila a decine per svolgere tale compito). Tenete presente che la presenza dei nudisti si è già dimezzata con le multe della forestale e l’attuale riduzione della spiaggia fruibile e che tale situazione ha già messo in difficoltà parecchi esercizi della zona.

QUINDI SAPPIATE QUALE SARA’ IL RISULTATO DELLE VOSTRE SCELTE.

Avete deciso che il futuro di Lido di Dante sarà per un turismo naturalistico, immaginiamo congrande felicità degli operatori del luogo, per nulla consultati. E pensare che con capacità di dialogo e confronto, senza mal di pancia moralistici, la soluzione è così semplice ed evidente a tutt,i ed in parte presente nelle nostre precedenti proposte. Basterebbe infatti:

-Prima di tutto, rinforzare sto benedetto ARGINE RETRODUNALE (cerchiamo di sbrigarci, il mare è già entrato nella pineta e in paese, se succede ancora addio ricostruzione della pineta e povero lido di dante), magari con gabbie di pietrame coperte da sabbia che così dura un po’ di più.

-E’ necessario indirizzare chi accede alla spiaggia in modo che non disturbi la pineta, allargando e migliorando lo stradello di accesso proveniente dal Camping Classe.

-Tra lo stradello lungomare di accesso alla spiaggia (almeno quella rimasta dopo la riduzione) e la pineta, bisogna decidersi a realizzare una delimitazione che (come dite voi) non sia impattante ma nemmeno attraversabile e valicabile.

-Anche le dune vengano ricostruite e protette ripristinando e rinforzando la siepe retrodunale, creando 5 o 6 passaggi delimitati di accesso alla spiaggia (in numero sufficiente perché vengano utilizzati e non ignorati) e posizionando, tutti i cartelli del caso per il rispetto delle dune stesse.

Sia comunque chiaro che percorreremo tutte le vie possibili, anche a livello legale, perché la spiaggia rimanga fruibile.

DISTINTAMENTE “AMICI DELLA BASSONA”


Sabato 24 novembre a Ravenna si è tenuto un convegno organizzato dalla forestale  avente come tema la conservazione della Pineta.nel quale il Dr Nobili Responsabile della Biodiversità di Punta Marina ha parlato del problema della delimitazione della spiaggia della Bassona..

E' seguita nei giorni successvi la seguente lettera degli"Amici della Bassona inviata agli interessati: Gruppi consiliari, Comitato cittadino,  Confesercenti ed a tutti i media.di Ravenna:
 -  29 Novembre 2012
LETTERA APERTA AL SIG. SINDACO E AL DOTT. NOBILI DELLA GUARDIA FORESTALE
Il Convegno del 24 Novembre ha trattato in modo scientifico e approfondito la situazione
della “PINETA RAMAZZOTTI” a Lido di Dante, ma ci pare che tutto questo abbia avuto poco o
nulla seguito nelle decisioni finali su come ricostruire la Pineta
Alcuni quotidiani hanno dato conto del convegno senza peraltro fare il minimo cenno sui
contenuti riportando pedissequamente la posizione del sindaco, che tra l’altro ha parlato solo 5
minuti per ringraziare e salutare relatori i convenuti.
Il problema della delimitazione della spiaggia è stato illustrato dal dott. Giovanni Nobili
Capo Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Punta Marina che a quanto pare ha deciso per tutti
cercando di mediare tra le varie posizioni.
Le conclusioni sono le seguenti, tenuto conto che la parte della spiaggia piu’ vicino a Lido di
Dante è frequentata da non nudisti:
SPIAGGIA A DISPOSIZIONE DEI NUDISTI (ma non solo) nel 2012 prima del 15 Luglio
(delimitazione a protezione della nidificazione del Fratino )
mt. 1.000
SPIAGGIA A DISPOSIZIONE DEI NUDISTI (ma non solo) nel 2012 dopo il 15 Luglio
(delimitazione spostata dopo il termine della nidificazione)
mt. 1.400
SPIAGGIA A DISPOSIZIONE DEI NUDISTI (ma non solo) in caso di attuazione del piano
(si veda la piantina allegata)
mt. 400
Pur ammettendo che tale delimitazione è ben maggiore di quella auspicata dal Sig. Sindaco,
il tratto di arenile a disposizione verrebbe più che dimezzato rispetto all’attuale.
Stimando che per ogni 100 mt di spiaggia possano essere presenti di 100-150 persone, la
presenza finale sui suddetti 400 mt. Sarebbe di 400-600 persone, peraltro piuttosto “compresse”:
Turisti Nudisti presenti prima di ogni delimitazioni 2000 - 3000
Turisti presenti dopo la delimitazione fino al 15 Luglio 1000 - 1500
Turisti presenti dopo la delimitazione dopo il 15 Luglio 1400 - 2100
Turisti presenti in caso di attuazione del piano Nobili 400 - 600
La crisi di presenze era già stata avvertita dalle varie attività di Lido di Dante fin dalle prime
delimitazione. Successivamente, durante il periodi delle multe il calo di presenze è stato drastico,
con una modesta ripresa dell’economia alla fine delle multe, anche se non ai livelli precedenti.
Con l’attuazione di questo piano, che speriamo vivamente che non avvenga, Lido di Dante
riceve la mazzata definitiva. Molte attività si preparino pure a chiudere.
Aggiungiamo alcune considerazioni che peraltro erano già state da noi indicate in precedenti
comunicati:
 La protezione della flora e della fauna, in particolare del famoso Frattino ci pareva già
ampiamente realizzata con le delimitazioni intervenute nel 2011-2012.
 Non abbiamo sentito, da nessuno dei partecipanti, motivazioni ecologiche che giustifichino
una ulteriore drastica riduzione come quella della “proposta Nobili”.
 Abbiamo, a più riprese, suggerito come separare, in modo semplice e ragionevole, il flusso
dei turisti della spiaggia da quello della pineta e su come meglio proteggere le dune.
Concludiamo pertanto chiedendo che le delimitazioni proposte vengano riviste e
vengano mantenute quelle attualmente esistenti, già molto ridotte
DISTINTAMENTE
“AMICI DELLA BASSONA”
P.S. RITENIAMO INOLTRE VERGOGNOSO CHE L’ARGINE RETRODULANE, NEL PUNTO IN CUI
LA MAREGGIATA HA INVASO LA PINETA, SIA ANCORA COM’ERA PRIMA
La mappa proposta da Nobili
il Dr. Nobili (Responsabile della Biodiversità di Punta Marina della Forestale) per rinnovare le nostre proposte sulla prospettata chiusura di parte della spiaggia che non ci trova d'accordo e vorremmo fosse lasciata almeno com'era quest'anno sino al 15 luglio.
L'incontro con Nobili è andato abbastanza bene, lui e' abbastanza disponibile, ma certo non ci dara' tutto quello che chiediamo
Vorrebbe un documento firmato da tutti i coinvolti, Comitato cittadino, Noi, Aner, Confesercenti, ecc.
Vedremo se si arriverà a questo documento comune che potrebbe essere molto importante per l'interes
Informo che pure  all'inizio del mese di dicembre 2012 per un ulteriore scambio di opinioni  una delegazione dell'associazione 2Amici della Bassona" ha incontrato il Dr. Nobili (Responsabile della Biodiversità di Punta Marina della Forestale) per rinnovare le nostre proposte sulla prospettata chiusura di parte della spiaggia che non ci trova d'accordo e vorremmo fosse lasciata almeno com'era in questi ultimi 3anni sino al 15 luglio.
L'incontro con Nobili è stato fruttuoso: e' abbastanza disponibile, non è certo che ci dara' tutto quello che chiediamo ma abbiamo buone speranze.
Vorrebbe un documento firmato da tutti i coinvolti, Comitato cittadino, Noi, Aner, Confesercenti, eccetera.
Vedremo se si arriverà a questo documento comune che potrebbe essere molto importante per l'interesse di tutti.

Cambio di dirigenti nel Corpo Forestale della Provincia di Ravenna

I vertici del Corpo Forestale dello Stato nella scorsa primavera, dopo oltre sei anni trascorsi a Ravenna, hanno deciso che il Primo Dirigente tFSP Dottor Gianpiero Andreatta, attualmente Comandante Provinciale di Ravenna (resposabile, in quel periodo, delle denunce indiscriminate verso i naturisti poi archiviate dal GIP), in data 17 settembre, cedesse il Comando al Primo Dirigente Dottor Giovanni Naccarato, attualmente Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Forlì – Cesena.
Il sottoscritto, assieme ad altri due esponenti della nuova associazione naturista "Amici della Bassona" costituitasi il 16 settembre 12,
ieri pomeriggio, 9 ottobre, ha voluto incontrato il nuovo Comandante della provincia di Ravenna Dr. Giovanni Naccarato.
Lo scopo dell'incontro era quello di portare il benvenuto degli "Amici della Bassona" ed in particolare per me che già avevo avuto rapporti di reciproco rispetto dalla metà degl'anni 90 sino alla fine della mia presidenza all'ANER nel 2001 per il fatto che allora aveva un'importante incarico nella forestale presso l'Ufficio di Punta Marina (Ravenna) ed inoltre di parlargli delle problematiche attuali che vedono, da parte di alcuni: Sindaco e duo Ancisi-Minichini ad esempio, la presenza naturista come una grave calaminità .
Col Dr. Naccarato noi naturisti siamo sempre stati in ottimi rapporti e nel 1997 fu favorevole alla posa temporanea di due servizi igienici nella pineta alle spalle della spiaggia e nel 99 ci concesse pure l'utilizzo di uno spazio nella pineta conmprensivo del capanno della forestale per potter organizzare l'allora tradizionale pranzo dei naturisti del giorno di ferragosto. Abbiamo espresso le nostre opinioni e proposte costruttive sulle problematiche che riguardano la questione naturista per un futuro che sia, come è stato in passato, di reciproco rispetto e senza discriminazioni verso la minoranza naturista.

Il Comandante Naccarato ha dimostrato un'ampia apertura che sono sicuro verrà certamente confermata dai fatti.

               Fidenzio

Animali  nello  zoo  o  successo?

Dal blog di Alessandro Nagni (AlePina) del Comitato Direttivo ANER riporto queststa notizia:" L'ANER in giornata 19/05/2012 si è incontrata con il Consigliere Regionale Franco Grillini, già noto per la proposta di legge sulla Depenalizzazione della pratica del naturismo e disciplina delle strutture turistico-ricreative riservate ai naturisti, del 28 Aprile 2006. Incontro positivo, attraverso il quale si è fatto un riassunto della situazione sulla spiaggia del Lido di Dante.
Il Presidente Avv. J.P. Marcacci preparerà una relazione completa dei fatti accaduti finora a discapito dei naturisti, commercianti e turisti stranieri colpiti dalle iniziative della Forestale....".
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Da un sito della Regione Emilia Romagna alla pagina "Tutti i comunicati stampa" del 19/06/2012 12:50

TURISMO. GRILLINI (IDV) FAVORIRE TURISMO NATURISTA, NO A DIVIETI ALLA ‘BASSONA’ (RA). MELUCCI: TROVEREMO LA SOLUZIONE

Franco Grillini dell’Idv, insieme alla collega Liana Barbati, è sceso in campo a favore del turismo naturista, che, nel corso degli anni, si è sviluppato e radicato nella spiaggia ‘Bassona’ del Lido di Dante (Ra).
Grillini ha rivolto un’interrogazione a risposta immediata all’assessore regionale al turismo, Maurizio Melucci, denunciando il fatto che l’attuale amministrazione comunale ravennate non ha autorizzato la destinazione di quest’area alla pratica del naturismo, adducendo, come motivo ostativo all’autorizzazione, la mancanza di servizi igienici, la cui realizzazione sarebbe tuttavia preclusa dal carattere demaniale della spiaggia ‘Bassona’ e dalla relativa normativa vincolistica (falso, dico io, Fidenzio Laghi, perche la legge regionale sulla" Valorizzazione della pratica naturista" non vieta nulla: clicca per leggere la legge) .
L’esponente dell’Idv, citando la manifestazione organizzata a Ravenna sabato scorso, 16 giugno, da praticanti del turismo naturista “contro l’ostilità della nuova amministrazione comunale” nei loro confronti, ha stigmatizzato anche le “operazioni di polizia” messe in atto alla ‘Bassona’ “per infastidire o ostacolare chi pratica questo turismo”.
Grillini ha ricordato che la L.r. 16/2006 (Valorizzazione del turismo naturista) riconosce, valorizza e tutela questo tipo di turismo e che il Consiglio comunale di Ravenna, contrariamente all’atteggiamento “ingiustificatamente e illegittimamente restrittivo” dell’amministrazione locale, ha approvato, il 30 novembre 2010, un ordine del giorno in cui si invitavano sindaco e giunta a collocare nella zona della ‘Bassona’ un’oasi di turismo naturista o a valutare opportunità per dare risposta a un filone turistico fondamentale per l’eterogeneità dell’offerta ravennate.

LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE MAURIZIO MELUCCI

La Regione, in accordo con il Comune di Ravenna, ritiene necessario - ha replicato Melucci - prendere in considerazione un nuovo confronto con gli enti preposti per dare una risposta positiva al problema e per giungere a una soluzione che garantisca i servizi come previsto dalla legge regionale, nel rispetto ambientale della zona. Altro obiettivo quello di completare l’iter legislativo previsto dalla l.r. 16, con l’emanazione del regolamento che definisca le caratteristiche tecniche delle aree dedicate a questo turismo.
Melucci ha poi spiegato che l’area in questione è Riserva naturale dello Stato, è parte della Rete natura 2000 e ha come organismo di gestione il Corpo forestale dello Stato.
Negli anni dal 2000 al 2006 - ha aggiunto - il sindaco di Ravenna emise un’ordinanza per regolare la pratica del naturismo sulla spiaggia del Lido di Dante, ma, successivamente, l’ordinanza non fu più emanata per mancanza dei requisiti previsti proprio dalla L.r. 16, che individua infatti spazi ben precisi, tempi e modalità della pratica legale del naturismo.
In seguito all’emanazione di questa legge, ha detto ancora Melucci, il Corpo forestale dello Stato-Ufficio territoriale per la biodiversità di Punta Marina (Ra) espresse parere negativo rispetto all’installazione di servizi igienici sulla spiaggia o nell’immediato retroduna con motivazioni di tipo ambientale.
Per questo motivo, dall’estate 2007 l’area non è stata più adibita a questa pratica, per l’impossibilità di “costruire” i servizi previsti dalla norma. Di conseguenza, fin dall’anno 2008, furono collocati agli ingressi principali della riserva cartelli, in diverse lingue, per vietare il turismo naturista nell’area e per precisare le pene a cui sarebbe stato sottoposto chi avesse contravvenuto agli articoli del codice penale citati (art. 527: atti osceni; art. 726: atti contrari alla pubblica decenza).
La mancanza delle necessarie autorizzazioni ambientali hanno quindi reso impossibile la realizzazione di un’area destinata al turismo naturista alla spiaggia della ‘Bassona’ nonostante la “chiara volontà” della Regione, con la legge 16, e del comune di Ravenna in tal senso.

LA REPLICA DI GRILLINI: L’ASSESSORE HA DETTO COSE POSITIVE

L’assessore ha detto cose positive - ha replicato Grillini - ma serve anche una legge nazionale sul naturismo, che, pur essendo una pratica comune ai paesi del Mediterraneo, solleva problemi proprio in Italia. L’esponente dell’Idv ha anche ricordato che questo tipo di turismo è assolutamente rispettoso dell’ambiente e che il Corpo forestale dello Stato dovrebbe essere “più tollerante” e non ricorrere a un “vecchio rottame” come l’art. 726 del c.p. “che dovrebbe essere cancellato”. Di qui, l’appello alla Regione di non trascurare alcun settore turistico e in particolare quello naturista. (AC).

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Segue la delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna datata 16 luglio 2012 avente per oggetto:

"DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE RECINZIONI DELLE AREE DESTINATE
ALLA PRATICA DEL NATURISMO" (clicca per vederla).

Quanto ottenuto da Grillini e dall'ANER mi pare ridicolo e peggiorato di molto la situazione esistente precedentemente  perchè i naturisti a differenza di prima della delibera che non obbligava nessuna recinzione ora devono essere chiusi in un recinto  che esclude i 5 metri della battigia con una recinzione alta s sino a 1.50 metri dando la possibilità ai chi passeggia di fianco di ammirare gli eventuali animali presenti nello zoo.






Lettera ai media sulla Rigenerazione della Pineta Ramazzotti
In seguito alle varie proposte avanzate da varie autorità locali, ed in particolare il Sindaco di Ravenna Matteucci che mi sembrano per lo più pretestuose, su come procedere per la rigenerazione della Pineta Ramazzotti in gran parte distrutta dall'incendio dello scorso 19 luglio 12 ho inviato una lettera ai media locali per esprimere la mia opinione in proposito e porre domande.
Solo la " VOCE di Romagna" nella pagina delle "lettere &commenti" ha ieri, 29 agosto 12, pubblicato una parte della mia lettera escludendo molte altre da me ritenute fondamentali per esprimere adeguatamente il mio pensiero.

Seguono i links:
lettera originale e lettera pubblicata da "LA VOCE"


Attendere prima di condannare
 Per gli incendi  accaduti negl'ultimi mesi nella Pineta di Classe ed alla Bassona a Lido di Dante alcune personalità e politici pensano, a mio parere, un po' troppo alla eventualità che sia stata provocata dai naturisti.  Ho, per questo motivo inviato una lettera a "LA VOCE di Romagna" che oggi: 21 luglio 12, a pubblicato interamente col titolo" Non scaricare la colpa sui nudisti"-
Questo il testo:
"   
Egr. Direttore   come essere umano e naturista sono fortemente addolorato per il grave danno avvenuto in seguito ad un ennesimo incendio che ha distrutto un'ampia parte della Pineta Ramazzoti di Lido di Dante che ha fatto seguito a meno di un mese a quello accaduto nella zona sud della pineta confinante con Lido di Classe.
Mi risulta che non siano ancora state definite con certezza quali siano le cause dell'incendio anche se ci sono indizi che fanno ritenere il fatto come colposo.
Se effettivamente la causa fosse dolosa ritengo che sino ad una condanna definitiva della Magistrtatura non si possa colpevolerizzare nessuno e tutti i cittadini di questo mondo potrebbero essere colpevoli: dal Sottoscritto sino ad Andreatta.
Non si può e giudico, a mio giudizio, grave quanto ha affermato il comandante della Forestale dell’Emilia-Romagna, Giuseppe Giove, lo scorso 11 luglio alla presentazione del nuovo Piano regionale di prevenzione agli incendi boschivi, Stando a quanto riportato dai media l'ultimo incendio doloso nel ravennate  potrebbe essere il frutto delle polemiche sulla spiaggia dei nudisti e aggiunge "è una strana coincidenza che nei lidi ravennati (Lido di Classe, ndr) sia andata a fuoco la pineta, proprio in un periodo di polemiche”, riguardo la presenza dei naturisti...."
Questo infausto giudizio,  fatto seguito al comportamento, a mio parere scorretto, della forestale Ravennate con le numerose denunce ad oltranza per cacciare i naturisti dalla Bassona potrebbe aver scateneto l'ira di qualcuno (non certamente naturista ma frequentatore dell'area naturista) e spinto a commettere un atto incivile contro tutta la collettività.
Ma per i motivi più disparati tutti possono essere tutti colpevoli: a partire da chi è un tessile fondamentalista, o nessuno ! ".


Antistorica e anticostituzionale sentenza della Cassazione
sentenza del 18.7.12 emessa dalla sezione III
Con la sentenza n° 28990 del 18 luglio 2012 la sezione III della Cassazione ha dato un verdetto in linea con la morale in parte presente negl'anni 60.
Non si è accorta dei cambiamenti avvenuti nella società negl'ultimi cinquant'anni dimostrati anche dalle numerose sentenze ed archiviazioni a favore del naturismo emanate sino ad oggi: Cassazione compresa per ben due volte nell'anno 2000 che motivavano: la n° 1765 il nudo "addirittura sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto pedagogico o didattico (es. durante una lezione di anatomia o di educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per es. di tipo naturista o salutista) e la n°3557 "E' evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un'opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata.
La Cassazione con la sentenza 28990/2012 afferma che sono ammessi i bagnanti senza costume solo "nella particolare situazione di campi di nudisti, riservata a soggetti consenzienti, ma non in luoghi pubblici o esposti al pubblico" e contraddice totalmente quanto affermato nelle numerosissime sentenze emesse, non solo dalla Cassazione nell'anno 2000 ma nella quasi totalità delle sentenze emesse dagl'anni 70-
Non è, per caso, che la maggioranza dei giudici della III sezione della Suprema Corte oggi abbiano espresso un loro giudizio personale e non il cosiddetto "senso comune del pudore"?
Ebbene anche se contraria alla libertà Costituzionale della minoranza naturista questa sentenza non farà giurisprudenza ma aumenterà la mancata certezza del diritto di cui noi naturisti siamo vittime. A parità di situazioni in cui il nudo del naturista fosse denunciato potrà poi avere la sua posizione archiviata oppure condannato ad una multa dal Giudice di Pace od assolto oppure essere condannato od assolto dalla Cassazione: e questo non mi pare giusto in un Paese civile!
A mio parere i naturisti dovrebbero rispondere chiedendo una chiara legge sul naturismo presentata da parlamentari facenti parte di tutti i gruppi parlamentari attraverso una pubblica manifestazione in Piazza Montecitorio o se sufficiente una circolare interpretativa dell'art. 726 del codice penale da parte del Ministro Paola Severino.
Questa volta i naturisti, i forum o le associazioni si muoveranno?


Un plauso alla Procura della Repubblica: la giustizia trionfa!
26.06.12
Da alcune settimane alle voci che riferivano  delle  avvenute archiviazioni da parte  Giudice di Pace  alle richieste in tal senso arrivate dalla Procura della Repubblica di Ravenna ai primi naturisti denunciati per la presunta violazione dell'art. 726 del c.p. oggi è seguita la pubblicazione da parte di Alessandro Nagni (CD ANER) di copia dell'originale della richiesta della Procura della Repubblica, firmata dal sostituto Dott.ssa Monica Gargiulo, al Giudice di Pace dell'archiviazione per un naturista denunciato lo scorso marzo con la motivazione:  " trattasi di luogo se pure non più riservato ai naturisti è comunque un luogo normalmente e tradizionalmente frequentato da costoro " del Decreto di archiviazione emesso emesso dal Giudice di Paceper le indagini preliminari  Dott.ssa Maria De Rosa con la motivando "posto che il luogo era da sempre riservato ai nudisti ".

La persecuzione verso i naturisti  ha trovato l'alt dalla Magistratura  nel tempo record di solo due mesi e speriamo che certe persone accettittino in futuro il libero vivere civile nel rispetto delle leggi che per quanto riguarda i naturisti per alcuni non bastavano neppure a chiarimento le numerose sentenze per fatti simili emanate da numerosi giudici a vari livelli : e pure localmente e che la voglia di persucuzione antidemocratica abbia finalmente termine.

A questi link le copie della Magistrature:
Ufficio del Giudice di Pace di Ravenna  -Procura della Repubblica: parte 1 - parte 2

Un brutto segnale dalla Bassona
10.6.12
Oggi ho trascorso la giornata sulla spiaggia della Bassona poco frequentata dai naturisti.
Appena arrivato: sulle 11.30, ho posato lo zaino vicino ad amici sistemati più a nord ed ho fatto una passeggiata vestito verso sud per vedere se incontravo persone conosciute e se c'eano naturisti in completa nudità. Pochissime le persone nude e sparse. Ho parlato del problema delle denunce con alcuni conoscenti e mentre parlavo con una persona completamente nuda con la sua compagna sono apparse due Guardie forestali che dopo poco si sono dirette verso la persona che parlava con me che non si è rivestita mentre si rivestiva la sua compagna.
Hanno chiesto i documenti al naturista nudo e mentre lui li cercava fra le sue cose io ho detto le mie opinioni alle due Guardie che secondo me stavano commettendo un abuso, che si comportavano in modo scorretto per il fatto che il loro superiore ben sapeva che il nudo naturismo non è reato stando alle numerose sentenze assolutorie (mia compresa) ed altro. Mentre le guardie procedevano nella stesura del, ritengo, verbale, si sono avvicinate una ventina di persone in costume ad assistere al fatto.

A questo punto ho invitato i presenti a mettersi completamente nudi perchè solo con risposte di questo tipo si poteva fare in modo che la persecuzione nei nostri confronti terminasse: facendo lavorare tutto il giorno le Guardie forestali per i verbali che invitevamo a scrivere in modo corretto con le nostre dichiarazioni. Creando una situazione che avrebbe dato molto lavoro pure alla Procura della Repubblica e forse da questa un'indagine per accertare che nel comportamento della Forestale non esistessero gli estremi di un abuso di atti d'ufficio. Ho inoltre informato che il rischio per noi era minimo e si poteva, nel peggiore dei casi, rischiare di pagarte una piccola ammenda o per chi voleva difendere maggiormente i suoi diritti andare al processo che, si poteva, ritengo, fare tutti assieme in un unico dibattimento.

Ebbene dopo molte insistenze ci siamo spogliati solo in tre dando una ulteriore prova che pochissimi sono veramente interessati a continuare la nudità integrale alla Bassona ed i comportamenti della forestale trovano facile successo.
Visto che la forza non c'era per una azione comune ci siamo di nuovo rivestiti mentre le Guardie continuavano con la scrittura del loro verbale .
Poi c'è stata una piccola discussione fra alcuni naturisti appena aggiuntasi e nudi e le Guardie forestali con la conclusione che queste se ne sono andate senza dare alcuna copia del verbale (sarebbe obbligatorio) alla persona sorpresa nuda. .

Segnalo che sul campo continua ancora l'assenza dell'ANER!


Una  speranza  per il ritorno alla normalità alla BASSONA

Un amico naturista molto presente in spiaggia che a titolo personale si da veramente molto da fare per la nostra idea ci lascia sperare in positivo con un ripensamento della forestale dopo l'assemblea di Lido di Dante dello scorso 5 maggio 12:

 

" Cronaca breve di una splendida giornata di sole e mare (sabato 12 maggio) alla nostra beneamata Bassona.


Eravamo ,sabato 12 , circa un migliaio di nudi naturisti di ambo i sessi (anche il Carlino Ravenna scrive questo in due belle paginate a nostro sostegno). La "polizia "Forestale ha fatto una comparizione sulle 10 di mattina, ha messo un lieve allarme nei pressi dove girovagano,poi se ne sono andati. Nessuna denuncia come succede da una settimana. Ogni tanto si intravedono ad occhieggiare dietro i cespugli. I nudi son ben evidenti e loro rinculano. Venerdi una simpatica signora di Brescia decana della Bassona gli è andata incontro e gli ha detto."Voi dovete andare oltre
a controllare l'uccellino di mare(il fratino)che agli uccelli di spiaggia ci pensiamo noi."
Siamo, stati assieme ad un sole dolcemente ventato a 30°fino alle ore 18.Le bandiere basse dell'ANER non garrivano all'incrocio dei venti,un "ente inutile" come l'OMNI ,unici e notati assenti tra gli indomiti e coraggiosi mille naturisti".


Nuova e gravissima persecuzione antinaturista alla Bassona

Ho avuto notizia che dal Week end  23-24 marzo 2012 sono iniziate, da parte delle guardie forestali comandate dal Comandante  provinciale della forestale di Ravenna Gianpiero Andreatta, numerose denunce contro i nudo-naturisti che ufficialmente frequentano la spiaggia della Bassona  per la presunta violazione dell'art. 726 del c.p.(Atti contrari alla pubblica decenza).

Ritengo una chiara persecuzione perchè è avvenuta dopo che nel 1986 i naturisti iniziarono a frequentare la spiaggia nord della Bassona prospiciente il Camping Classe e dopo il parere favorevole delle autorità locali: compresa la Giunta regionale dell'Emilia Romagna. Ed inoltre dopo la sentenza assolutoria " perche il fatto non sussiste" emessa nel novembre 1995 dal pretore di Ravenna Dr.ssa Donatella di Fiore nei confronti del sottoscritto e di un amico che erano stati denunciati assieme ad altri 40 naturisti che accettarono di pagare un'ammenda.

Le denunce avvennero dopo ben 8 anni che si praticava il nudo-naturismo e dopo che i Carabinieri ci avevano tutelati per anni. Una seconda sentenza assolutoria è avvenuta da parte del Giudice di Pace di Ravenna appena 4 anni fa (maggio 2008) in seguito alla denuncia da parte di 2 guardie forestali ad un naturista che prendeva il sole nudo alla Bassona in compagnia della moglie (lei non denunciata). Ed inoltre c'è stata l'archiviazione ad una denuncia per "Atti contrari alla Pubblica decenza" a me destinata per essermi posto nudo prima dello spazio dell'area riservata ai naturisti dall'ordinanza comunale nel giugno 2004.

Aggiungo ancora che a livello nazionale raramente abbiamo avuto sentenze a noi contrarie mentre le assoluzioni sono state numerosissime a partire già dalla fine degl'anni 70 ( www.termecastrocaro.it/legge-nudo.htm ) e pure le statistiche hanno confermato a larga maggioranza che gli italiani accettano il nudo naturismo.

Ebbene dopo questi fatti  non è chiara la persecuzione del Comandante Andreatta della forestale?

Non è che Andreatta essendo favorito dalla legge che non accetta la rivalsa verso la forza pubblica ne approfitti sapendo che certamente vincerà sempre anche se il Giudice da ragione ai naturisti che ricorreranno (forse pochi o nessuno per vari motivi: economici compresi) e le spese giudiziarie saranno comunque a carico dell'imputato e della collettività intera?

Come dobbiamo fare per difendere una volta per tutte anche i nostri diritti costituzionali e siano rispettati gli art.21 e 32 della Costituzione?

Il Presidente dell'ANER  (associazione da anni pseudonaturista)  Marcacci anche in seguito a questo grave persecuzione continua a non  prendere iniziative adeguate. Per esempio sul quotidiano "La Voce di Ravenna" dello scorso 27 marzo  dichiara al giornalista che chiederà un incontro al Presidente della Provincia che c'entra ben poco al momento e non ha chiesto, invece, un incontro al Comandante Andreatta che ha inviato le sue guardie per un chiarimento e poi al Prefetto di Ravenna che credo non abbia ancora ascoltato la nostra voce. E poi come, mi pare, sempre accade quando Marcacci  parla ai giornalisti non mancano le bufale: nell'articolo citato dice anche che a fine anni 70  a Ravenna ci sono state sentenze che sancirono la leicità del nudo naturismo mentre mi risulta che la prima sentenza per un nudo naturista sia stata la mia nel 1995.        

Fidenzio     03-04-2012

Aggiungo alcuni articoli pubblicati dai media:

RomagnaNOI del 25 marzo 12 ***La voce di Ravenna del 26 marzo 12 *** La Voce di Ravenna del 30 marzo 12 *** il Resto del Carlino del 31 marzo 12 con importante commento giuridico del Vicecaporedattori Carlo Raggi 

Altra importante risposta di Carlo Raggi con intervento della Procura

Oggi 29 aprile 2012 cosa penso?

Ho letto il post inviato ad alcuni forum da Alessandro Nagni (Alepina) lo scorso 27 aprile per conto del vicepresidente ANER (chissà perchè non lo invia personalmente?) che, mi pare di capire, il Prefetto di Ravenna non ha, dopo tanto tempo, incontrato la delegazione composta da alcuni commercianti e dallo stesso vicepresidente Aner che lo scorso 5 aprile incontrarono il vicario del Prefetto: il Prefetto era assente per ferie. E si invitano nuovamente i naturisti ad inviare delle mail in Prefettura per richiedere ancora un incontro con il Prefetto ed il Dr. Nobili della forestale responsabile dell'Ufficio della Biodiversità di Punta Marina.
Lo scorso mese di ottobre Alepina, io ed un altro naturista molto attivo in passato, incontrammo il Dr Nobili dopo alcuni articoli non chiari apparsi sulla stampa locale per chiedere come stavano esattamente le cose. In poche parole il Dr. Nobili ci disse che avrebbe gradito un riconoscimento ufficiale da parte dell'amministrazione comunale per non rischiare denuncie da parte della forestale per il nostro stato di nudità. A mio parere, lo scorso inverno, occorreva organizzare incontri con varie autorità pubbliche sia direttamente e sia con tavole rotonde ed altre forme ed iniziative per informare la pubblica opinione sul diritto al rispetto della minoranza naturista. Lo avevo detto pure ad Alepina ma non è stato fatto nulla e ci siamo trovati a fine aprile con l'arrivo delle denunce da parte della Forestale. Personalmente non posso prendere iniziative di una certa importanza per il fatto che le mie condizioni fisiche di grave sordità non me lo consentono ma avrei volentieri aiutato al massimo chi avesse avuto voglia di fare.
Non escludo che la decisione d'intervenire con le denunce ai naturisti sia stata decisa già anno scorso da parte del comandante provinciale della forestale Andreatta, dal sindaco di Ravenna e dal Prefetto. Il dr. Nobili potrebbe aver declinato la responsabilità di chiedere alle sue guardie d'intervenire e di conseguenza il dr. Andreatta abbia preso la scorretta iniziativa. il Prefetto Corda in carica dal gennaio dello scorso anno che non è mai stato incontrato dall'ANER (dico ANER perche avrebbe avuto il maggior ascolto) con lo scopo di dargli delle precise informazioni sulla massiccia presenza naturista a Lido di Dante ed in generale sulle nostre problematiche, ha certamente ascoltato altre campane ed aderito alle richieste antinaturiste.
Mi pare chiaro, a questo punto, la decisione di cacciare definitamene i naturisti visto che non reagiscono adeguatamente in loro difesa. I nostri avversari lo sanno certamente che il naturismo non è reato e si attaccano a delle false ragioni, ed oltre alle sentenze a livello nazionale, lo sanno che localmente ci sono state ben due importanti sentenze assolutorie: la mia assieme ad un amico nel 1995 e la seconda dell'08 maggio 08 in seguito ad una denuncia per "Atti contrari alla pubblica decenza" per un naturista sorpreso nudo dalle Guardie Forestali nel 2007 con il dr Andreatta allora Responsabile dell'Ufficio della Biodiversità di Punta Marina. Ed inoltre l'archiviazione ad una denuncia per "Atti contrari alla Pubblica decenza" a me destinata per essermi posto nudo prima dello spazio dell'area riservata ai naturisti dall'ordinanza comunale nel giugno 2004.
Attendere anni che fra le persone denunciate qualcuno abbia deciso di accettare il dibattimento e poi assolto non serve a nulla ed abbiamo chiuso il naturismo a Lido di Dante e forse pure in altre località.
Già si sa che le sentenze sono a noi favorevoli e chi denuncia gioca sul fatto che noi non abbiamo dimostrato di saperci difendere e sul fatto che tanto se un Andreatta perde al processo così come la forestale perse nel 2008 difficilmente pagherà qualcosa.
A questo punto, a mio avviso, resta solo una cosa da fare:
organizzare una riunione fra i naturisti interessati e da subito decidere di non accettare discriminazioni nei nostri confronti, quindi essendo il nudo non contrario alla legge si sta nudi in gruppo all'inizio della spiaggia notoriamente naturista dal 1986 ed altri amici vestiti vicino a chi è nudo pronti a filmare e fotografare nel caso ci siano interventi per denunce da parte della forza pubblica. Se ciò avvenisse potremo poi mostrare ai madia ed eventualmente ai magistrati che abbiamo subito un abuso per il fatto che le sentenze dicono che il nostro nudo non è reato e le denuncie sono avvenute anche dopo che noi abbiamo informato la forza pubblica anche con documenti che mostrano chiaramente le nostre affermazioni.
Se fossimo denunciati e questo non vuol dire, come a me è successo, che ci sia un seguito giudiziario, il gruppo nudo-tessile per la difesa dei nostri diritti ripeterà nuovamente la sua presenza in spiaggia nei successivi fine settimana.
In alternativa solo un miracolo potrà salvare i naturisti a Lido di Dante e nel resto dell'Italia.

Grave persecuzione della Municipale di Ravenna

Da tanti anni con la finalità di fare informazione ai bagnanti e fare in modo che chi è contrario alla nudità possa non accedervi io, quando sono presente in spiaggia, mi posiziono  nel punto iniziale storico dell'area nord della Bassona (Ravenna) frequentata dai naturisti da tantissimi anni e pianto, oltre al mio ombrellone, alcuni cartelli che appoggio su un palo di legno arrivato dal mare o su alcuni tubi da piccolo ombrellone con alcune  scritte informative come  " Fkk Area Naturista ", la definizione del naturismo ed alcuni notizie sulla questione legale della pratica naturista sul pubblico suolo.

I cartelli, quindi, occupano meno spazio di un ombrellone essendo larghi meno di 70 cm e non mi sarei aspettato, visti pure  i precedenti locali, di subire una contestazione da 4 agenti della Polizia Municipale per una presunta occupazione di suolo del demanio marittimo in base all'art.1161 del Codice della Navigazione ed immediato sequestro dei cartelli come corpo del reato.

Considerati,a questo punto i precedenti locali:

- nel luglio 2009 fu  eseguita una simile procedura sempre dalla Polizia Municipale con il sequestro dello striscione informativo dell'Associazione Naturista Emiliano Romagnola (ANER)  contestando lo stesso articolo del Codice della Navigazione ed il Giudice di Ravenna successivamente riconsegnò lo striscione;

- nel luglio del 1979 io stesso fui denunciato per lo stesso art.1161 del c.n. , sempre sulla spiaggia naturista della Bassona dalla Forestale per aver posto una tenda da campeggio in spiaggia (come in tanti facevamo) e fui assolto dal Pretore perchè la tenda non era da considerarsi violazione  per il fatto che il divieto interessa solo interventi in grado di apportare un significativo mutamento dello stato dei luoghi.

Ed inoltre comportandosi in questo modo la Polizia Municipale mi ha tolto il diritto di esprimere la mie idee violando l'articolo 21 della Costituzione che, tra l'altro, recita:"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".

Devo, quindi, dedurre che nei miei confronti, avendo pure mostrato copia della mia sentenza sulla tenda, informato sul recente sequestro dello striscione ANER ed altri precedenti, sabato 30 luglio 2011, sia stata messa in atto una persecuzione perchè chi ha inviato i quattro agenti della Municipale  che hanno perso 4 ore ( dalle 11 alle 15 del pomeriggio) senza fare veramente una cosa utile ai cittadini ed a loro spese, non doveva comportarsi in questo modo e mi pare fuori da ogni logica civile denunciarmi per violazione all'art. 1161 per  i miei cartelli  che tengono meno spazio di un ombrellone o di uno sdraio perchè altrimenti dovrebbero sequestrare tutti gli ombrelloni, gli sdrai ed i lettini.

Sospetto ampiamente che nella  realtà qualcuno abbia voluto darmi una lezione per la mia attività naturista e procurare un grosso danno alla convivenza civile, alla mia morale ed economico (casse pubbliche comprese)  che avrò anche vincendo la causa in tribunale.

Fidenzio


Un bagnino per i naturisti della Bassona

Constatato che l'ANER, con gli ultimi comportamenti che abbiamo visto è senza più speranza di guarire ed è praticamente morta, in data 22 giugno 2011 ho inviato una mail (clicca) all'Assessore al Turismo di Ravenna Andrea Corsini per chiedergli di porre un bagnino di salvataggio sulla spiaggia della Bassona. Non avendo ricevuto risposta ho inviato copia della mail a tutti i consiglieri comunali (clicca per visionarlo).

Sino ad oggi: 04 luglio 11, continua la latitanza dell'Assessore Corsini  mentre dai consiglieri comunali ho ricevuto tre risposte dal Gruppo "il Popolo della Libertà" ed una dal Gruppo "Movimento cinque stelle". Mi sono state chieste informazioni che mi hanno dato una ulteriore prova della mancanza di una sia pur minima attività informativa da parte dell'ANER e del suo presidente Marcacci.

Staremo a vedere se ci saranno sviluppi positivi  in seguito anche ai drammatici avvenimenti di Lido di Classe e Marina di Ravenno di quest'ultima settimana con tre morti annegati.


Basta Marcacci, vattene veramente!

 Io sono dell'opinione che il presidente dell'ANER Marcacci quando parla pubblicamente di naturismo (in passato rare volte) dica solo sciocchezze e notizie non vere o fuorvianti: all'inizio di questo mese ha dichiarato che compreremo la Bassona, precedentemente che se il sindaco non ci voleva noi saremmo andati in Croazia, prima ancora saremmo andati al Lido di Volano, ecc. ecc. ed oggi, l'ultima. che abbandoniamo la Bassona per andare a Jesolo VE) od in altre località.

Invece di organizzare un po' d'iniziative per portare avanti il nostro diritto ad avere uno spazio riconosciuto anche a Ravenna che frequentiamo già numerosissimi da circa 40 anni, Marcacci invece di difendere i naturisti: compito che un presidente di una associazione naturista dovrebbe avere, lui dice che scappa da Lido di Dante ma, poi non lo fa fisicamente (comportamento che ritengo non serio).

A mio giudizio le sue sciocchezze e notizie non vere o fuorvianti  sparate ultimamente sono state riprese da molti media che ne sono golosi. Fra questi il quotidiano "La Repubblica" ritenuto da molti la "bocca della verità" è uscito con un titolo e sottotitolo esageratamente bugiardo:

"La Bassona vietata ai nudisti
addio alla spiaggia simbolo

Giro di vite della giunta della città bizantina: "Cacciati ingiustamente, non davamo fastidio. È stata nostra per quarant'anni, è diventata famosa anche in Germania e in Olanda" firmato da  JENNER MELETTI

Bugiardo perchè la Giunta comunale di Ravenna non ha deciso proprio nulla: fra l'altro c'erano pure le elezioni in vista ed appena 6 mesi fa il Consiglio comunale di Ravenna aveva votato un Ordine del Giorno favorevole al naturismo ed approvato all'unanimità.

Nello stesso giorno dell'uscita di "La Repubblica" la grande "balla della spiaggia vietata" è stata ripresa pure dal TG2 della Rai.    

Non è del tutto vero  che  sulla spiaggia possiamo camminare nudi ma non sostare per non incorrere in una multa da 50 Euro:  è vero solo per un tratto di 1000 metri immediatamente a nord della foce del Bevano già da anno scorso perchè giustamente la forestale lo aveva deciso per favorire la nidificazione di alcune specie di uccelli. Restano ancora 1500 metri di spiaggia libera della Bassona che noi naturisti frequentiamo comodamente per un tratto di 1000 metri. 

Ma quale spiaggia fricchettona la Bassona negl'anni 60 e 70 se quando sono andato io la prima volta con mia moglie nel 77 eravamo tre coppie che ci nascondevamo fra le ampie dune in una tratto di spiaggia isolato a circa 1000metri a nord del Bevano?

Ma quale pulizia può aver fatto il presidente il 5 giugno scorso in una spiaggia  già pulita perchè una persona a nome del campeggio (credo)  lo fa quasi quotidianamente e, con solo 7 persone presenti in spiaggia quel giorno a causa del brutto tempo e poi offerto ai presenti 1.000 portacenere di carta e buste per l'immondizia?

Non è vero che la legge regionale n°26 del 2006 (basta leggerla è di soli 5 articoli) dica che le zone per naturisti debbono essere recintate e avere i bagni a disposizione. La legge, in breve, da solo alcune indicazioni per i comuni che vogliono valorizzare il turismo naturista e, non obbliga nulla a chi concede un'area. Non obbliga i servizi igienici od altro perchè la legge dice di dotarli di servizi in generale che possono essere tanti e nella gamma dei servizi è compreso il bagnino  di salvataggio,  l'aeroporto, eccetera.

Mi fermo qui e credo che a Marcacci non interessi e non sia stato mai veramente interessati ai problemi dei naturisti ma abbia guardato ad altro senza, sinora, riuscirci.

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Linco alcuni articoli: dal blob RomagnaNoi  dai  quotidiani " il Fatto " , " La Nuova Venezia"

" il Resto del Carlino "  e  " la Repubblica " e dal " TG2 Rai ".


 

"

Inaugurata la spiaggia naturista del Mort a Jesolo (VE).

Domenica 05 giugno 2011  con oltre un migliaio di presenze è stata inaugurata ufficialmente un tratto di circa 400 metri della Laguna del Mort con la presenza di Alessandro Perazzolo, che ha sdoganato la spiaggia assieme al sindaco Francesco Calzavara. all’assessore al Demanio Alberto Carli,  al presidente Anaa-Treviso Daniele Bertapelle e Alex Danieli e Maurizio Manfredi.

l'ufficializzazione della spiaggia della Laguna del Mort ai naturisti ha avuto un' ampia eco nei media: stampa, Internet e TV ne hanno parlato ampiamente.

Linco alcuni articoli apparsi sulla stampa:  mortdeliberanuova.htm GazzettinoMortnat.htm e assaltoMort.htm  e nel programma "Caterpillar" di Radio Rai 2.

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In data 9 giugno 2011 è stata emanata e resa pubblica una Ordinanza del Comune di Jesolo per l'esercizio della pratica naturista al Mort.

Alla delibera della Giunta Comunale  del 31 maggio 2011 che aveva deciso di provvedere alla individuazione e delimitazione di un tratto di spiaggia libera da destinare alla pratica del naturismo dando mandato al  Dirigente dell’U.O.Demanio Marittimo di predisporre gli atti necessari e conseguenti, ha fatto seguito un' ordinanza.


Altra ridicola uscita di Marcacci

Sul quotidiano "LA  VOCE " nella pagina di Ravenna" (leggi articolo) lo scorso 10 maggio 2011 il presidente dell'ANER risponde ad una intervista con una grande  sciocchezza e fatti non veri.

Grande sciocchezza è dire: "Compreremo la Bassona" e, non corrisponde al vero affermare che l'Associazione era l'unica a presidiare la spiaggia quando in realtà nessun iscritto faceva qualcosa di utile e raramente Marcacci ed il suo vice Gianni Veggi si vedevano in spiaggia. La pulizia della spiaggia, poi, ed è noto a tutti i frequentatori, la fa una singola  persona che mi risulta venga a nome del campeggio Classe.

Inoltre Marcacci ha detto che a breve incontreremo il nuovo Prefetto: è in carica dall'inizio di gennaio e non mi risulta che Marcacci abbia mai chiesto d'incontrarlo per informarlo direttamente sulla  presenza  di migliaia di  naturisti e sulle loro problematiche: l'incontro andava fatto subito subito!


A Marina di Camerota (SA) ufficializzata una spiaggia per i naturisti

La Giunta comunale della perla del Cilento, in data 21 aprile 11  ha deliberato un atto avente come oggetto: Istituzione tratto arenile da destinare all'esercizio della pratica naturista.

Un grande grazie a chi si è adoperato per giungere a questo risultato ed in particolare a Francesco de Gennaro dell'UNI  Campania.

Allegato il testo della delibera: pag.1, pag.2, pag.3, pag.4, pag.5 

e l'articolo di Julie News


Negativa intervista al Carlino di Marcacci (ANER)

Ieri, 13 aprile 2011, su"il Resto del Carlino" di Ravenna è apparso un articolo, che allego. intitolato "Le forze politiche ravennati non hanno voluto i nudisti in lista ".

A mio parere l'intervista data al Carlino dal presidente dell'Associazione Naturista Emiliano Romagnola (ANER) Marcacci la considero negativa per la causa naturista.
Prima di tutto ritengo che il presidente di una associazione naturista non dovrebbe pubblicamente schierarsi al fianco di nessuna forza politica perchè il naturismo non è contro a nessuna corrente politica e se una di esse l'avesse accettato come candidato per le comunali del prossimo mese si sarebbe fatto dei nemici che poi avrebbero maggiormente ostacolato la civile idea naturista.
Come si fa a dire che non è possibile frequentare la spiaggia in queste condizioni senza servizi, senza nemmeno docce, quando per i servizi non è chiaro quali intendesse perchè i servizi possono essere numerosissimi: dal bagnino di salvataggio, ai bidoni per i rifiuti, ma anche la fermata del tram e lo stabilimento balneare; posso credere che forse pensava a quest'ultimo (non in modo naturista) quando parlava soprattutto di docce. Sorprendentemente negativa pure la risposta alla domanda del giornalista che chiede come risponderemo se anche quest'anno il sindaco non emetterà l'ordinanza pro naturismo perchè Marcacci risponde che ci sposteremo altrove e magari in Croazia od al Lido di Volano quando sappiamo che difficilmente molti naturisti possono fare i fine settimana all'estero o a Lido di Volano non frequentato neppure dai locali perchè ritenuto sporco e non solo. Eccetera ,eccetera.
Con l'ordinanza il Comune riconosce il naturismo che è molto importante, oltre che al rispetto di tutte le minoranze, anche per i vantaggi economici che porta al turismo ad esso collegato. Comunque, la pratica naturista del nudo integrale come dicono, tranne rari casi, tante sentenze a tutti i livelli, e perfettamente legale e non occorrono autorizzazioni comunali per questo.
Ritengo sia meglio spendere alcune migliaia di euro per un bagnino di salvataggio per la sicurezza dei naturisti e fare il possibile che qualcuno di essi non crepi che darli, per esempio, a Paolo Crepet come è stato fatto anno scorso.
Per concludere: - Perchè Marcacci dopo la sorprendente approvazione all'unanimità dell'Ordine del Giorno a favore del naturismo a fine novembre dello scorso anno non ha chiesto al Sindaco (da sempre antinaturista) di passare ai fatti con l'approvazione di una delibera naturista come ha fatto un anno fa il comune di San Vincenzo (LI)?
E perchè Marcacci dopo l'arrivo a gennaio del nuovo Prefetto non ha chiesto d'incontrarlo per parlargli delle problematiche dei numerosi naturisti che, a differenza di tante altre province, frequentano questo territorio da decenni?


Bellissima primavera al Mort

 Dopo il successo di San Vincenzo dello scorso anno con la delibera comunale concessa dall'amministrazione maremmana, quest'anno è in arrivo un ulteriore passo in avanti con la concessione di un tratto di spiaggia al naturismo all'isola del Mort di Jesolo.

Comunicato dell'ANAA-SFKK DELEGAZIONE DEL VENETO tratto dal forum

Articolo intitolato "Jesolo, spiaggia per naturisti ma solo nei weekend" tratto da "La Nuova Venezia".


 Risposta ad A Fenice

Oggi, 5 gennaio 2011, ho voluto rispondere al più quotato moderatore del forum "INudisti" che sosteneva in un post inviato al forum "Clubnaturismo" che le associazioni naturiste fanno molto.

Ritenendo questa affermazione una gran balla ho così risposto:

 

       - Sono dell'opinione che A_Fenice sia un po' troppo fazioso verso le associazioni e la Fenait arrivando anche a dite cose inesatte. Con lui sono d'accordo nel ritenere importante il ruolo delle associazioni ed io stesso nell'85 detti vita all'ANER per disporre di una maggiore forza nel chiedere alcuni diritti per i naturisti. Da troppi anni le associazioni non fanno quello che potrebbero fare con la sia pur limitata forza che hanno e danno soldi ad una Fenait ed alla FNI che non hanno mai deciso nulla e messo in atto azioni con lo scopo di aiutare veramente l'idea naturista ed il suo diritto di esistere in paesi come l'Italia. La Fenait e la FNI/INF a livello mondiale, guardando ai fatti, sono federazioni che si limitano principalmente a difendere gli interessi degli operatori turistici che si occupano dei naturisti. un po' come la Confindustria per le aziende. Non difendono invece, i diritti della minoranza naturista fuori dei centri di vacanza e non diffondono adeguatamente l'idea naturista. Non mi risulta neppure che abbiano fatto una piccola pressione verso il Parlamento Europeo affinchè si adoperi per fare in modo che i naturisti europei siano rispettati in tutti gli stati membri. La maggior parte delle entrate degli iscritti va alla stampa della Guida internazionale dei centri naturisti, ad alcuni incontri di naturisti con gare sportive per promuovere. in particolare, i centri naturisti ed alla organizzazione dei congressi biennali che in pratica è una festa tra amici gestori. La Fenait e le associazioni non hanno neppure difeso il diritto di poter continuare la pratica naturista nel Ticino accettando le offese del Comune di Vizzola ed una ordinanza che appare illegale con un ricorso al TAR che era l'unica via da percorrere. E la stessa cosa, è capitata a Manerba sul Garda..
Io mi chiedo e chiedo: Come può un naturista iscriversi ad una associazione che non fa quello che, con le forze che ha , potrebbe fare e che la maggior parte del contributo associativo va a favore dei gestori dei centri naturisti? Gli iscritti sono certamente meno di 30 anni fa (forse 3000) ma difficilmente si può sapere perchè manca democrazia.
Fenice dice che il 99% delle cause in tribunale sono state sostenute dagli avvocati delle associazioni, con minima partecipazione delle spese da parte del tesserato. Il 99% di quante globalmente? Mi dica lui dove sono avvenute sentenze che andavano nella direzione giusta e difendevano l'interesse della totalità degli iscritti naturisti e dell'idea naturista? Direi che, guardando tutto il passato, farà molta fatica a trovarle?
Fenice dice pure che il 2010 è stato un anno fertile: Nido dell'Aquila ha ottenuto grazie e Daniele Licarroti (ESNA-ANITA), e la spiaggia del Mort (Autorizzazione dal 2011 grazie ai soci ANAA-SFKK sezione Veneto). Qui Fenice associa ESNA ad ANITA che sono due associazioni autonome. In un post al forum di Italia Naturista il presidente ESNA,scrisse al presidente ANITA "Carissimo Presidente, Chiarimento necessario per far capire la realtà dei fatti: La Delibera n. 83 del 24 Marzo 2010 della Giunta Comunale di San Vincenzo (LI) è stata richiesta ed ottenuta da me (Daniele Licarrotti), in qualità di Presidente E.S.N.A. Ente Sviluppo Nido dell'Aquila. Sicuramente non è piovuta dal cielo ma è arrivata dopo un lungo e faticoso anno di intenso lavoro svolto esclusivamente da me. Non è mia intenzione creare polemiche, ma vi garantisco che senza il mio impegno l'Autorizzazione Ufficiale non sarebbe mai arrivata. Ad ognuno i suoi meriti, mi sembra il minimo... inviato il 24/08/2010 18.14.42 da Daniele Licarrotti ". Per quanto riguarda la spiaggia del Mort l'autorizzazione sarebbe per il 2011: speriamo che si avveri ma per il momento non c'è. Io ne sarei felicissimo anche perchè Cordom, in particolare, si è dato molto da fare, purtroppo però si è dimesso dalla sua carica di responsabile del Veneto dell'ANAA perchè , penso, per chi vuole fare per il naturismo è difficile vivere nelle associazioni italiane.
Per ora mi fermo qui.


 Potrebbe  essere  un  esempio

Riporto il fatto di cronaca che segue perchè sono dell'avviso che, in certi casi, anche noi naturisti potremmo seguirlo come esempio per non essere sempre soggetti a pagare quando ingiustamente ci denunciano: ci potrebbero essere  gli estremi per rispondere con una denuncia per "calunnia" e richiesta danni verso chi ci aveva denunciato per un reato inesistente.

lo scorso 28 dicembre molti quotidiani e TV hanno riportato la notizia di una ragazza di 26 anni che ha accettato 25000 Euro in via transattiva come risarcimento degli ingenti danni morali e d’immagine subiti a seguito della denuncia fatta da una signora per "Atti osceni in luogo pubblico" e del clamore mediatico suscitato dalla notizia.

La ragazza in topless, lo scorso agosto, era al sole su una affollata spiaggia libera laziale. Mentre era intenta a spalmarsi la crema solare sul seno fu aspramente redarguita da una mamma, vicina di ombrellone, in spiaggia con i suoi due figli maschi di 12 e 14 anni. Secondo la donna, con il suo comportamento Luisa (nome della ragazza) stava «turbando» l’integrità morale degli adolescenti ma, Il GIP del tribunale di  Velletri archiviò subito il caso. La signora a questo punto venne a sua volta denunciata per "calunnia".

Ora Luisa accettando i 25000 Euro della transattiva si è impegnata a non costituirsi parte civile nel procedimento penale pendente per calunnia a carico della signora che la denunciò, falsamente, per atti osceni».


Novità dalla penisola Iberica

lo scorso mese di dicembre 2010 nella  penisola iberica ci sono stati due fatti positivi a favore del naturismo che hanno ulteriormente rafforzato i diritti dei naturisti di quell'area geografica. Erano già molto estesi ma è sempre meglio chiarire anche certi particolari che vorrebbero limitarli.

In Spagna dal 1995, dopo l'approvazione del  codice penale che  eliminò gli articoli contrari alla nuova Costituzione, in cui "pubblico scandalo "  cessò di esistere come crimine, la nudità è pienamente legale su qualsiasi spiaggia, fiume, parco, ecc ... e in ogni situazione. In alcuni casi, per alcuni, le autorità locali  potevano però emanare ordinanze di divieto.

Julian Santamaria nel marzo 2009 è stato sorpreso nudo dagli agenti  nel comune di Las Palmas (Isole Canarie) e si è rifiutato di vestirsi.

Il giudice l'ha ora  assolto ed ha considerato illegale l'ordinanza comunale. Questa sentenza (link dell'originale) è stata ritenuta in Spagna di grande importanza per la positiva chiarezza in materia che ha così dato.

In Portogallo il Parlamento il 3 novembre 2010 ha  approvato ed il 5 dicembre promulgata dal Presidente, Anibal Cavaco Silva. la nuova legge n. 53/2010, sul naturismo, che  consente a spiagge, a piscine ed anche ad alberghi e ristoranti di diventare resort naturisti autorizzati alla pratica del nudismo.
La legge ha abrogato la precedente, datata 1994 e trasferisce a Commissioni comunali gran parte della responsabilità.


Ricordo od informo che la prima legge portoghese sul naturismo fu promulgata il 29 luglio 1988 (link-n°1 e link-n°2). Da questa nel 1993 preparai una bozza di proposta di legge che fu poi presentata dall'On. Sauro Turroni e che unica nella nostra storia arrivò all'esame della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati nell'anno 2000 sottoscritta da ben 109 deputati di tutti i gruppi parlamentari.


ORDINE  DEL  GIORNO  NATURISTA 

Piacevole sorpresa a Ravenna!

A sorpresa, martedì 30 novembre 2010, dopo 6 mesi dalla presentazione del primo testo avente come primo firmatario il consigliere di minoranza Maurizio Bucci, è stato approvato all'unanimità dal Consiglio comunale un nuovo O.D.G. naturista  che apre finalmente, alla Bassona, ad importanti sviluppi  per il naturismo sia turistici, sia di convivenza civile fra tutte le persone.

 

Allego copia dell'O.D.G. approvato e l' esauriente articolo pubblicato da "il Resto del Carlino" di Ravenna


Pensiero per il mondo naturista

Da "INudisti": il forum  più letto dai naturisti e nudisti italiani, riporto un post di Cordom. Cordom è uno dei più conosciuti iscritti al forum non solo perchè spesso interviene assieme a poche decine di altre persone fra le molte migliaia di iscritti ma, in particolare, per il suo alto livello d'intelligenza e per i sani esempi di vita che dovremmo tutti seguire.

Nella discussione "Lettera ad una associazione" l' 08/11/2010 ha così scritto:

 

     - Vorrei esporre il mio piccolo pensiero,ovviamente limitato, ma con spirito costruttivo per il mondo naturista.
Mi chiedo spesso come mai in questo movimento ci siano le associazioni ed un mondo esterno molto più grande naturista non associato. Altre si mi chiedo tante associazioni,che vuol dire ricchezza particolare,e poca unità generale. Lo vedo come in varie iniziative associative manca la componente unitaria di tutte le associazioni. Ognuna ,di solito va per conto suo(esiste un direttivo generale,ma più sulla carta che efficiente). Se da una parte si vede dinamicità e ricchezza di ogni associazione,dall'altra mancanza di unità. La butto li:non sarebbe il caso di ripensare in maniera costruttiva il ruolo delle associazioni?Avere un'unica associazione aiuterebbe il movimento naturista?,però allo stesso tempo non perdere le ricchezze individuali?E poi:cambiare strategia cioè ha ancora senso le associazioni cosi strutturate e abbastanza isolate e quasi in antitesi con i naturisti non associati?Non si potrebbe parlare di un'unica associazione,ovviamente decentrata,?Passare dal concetto associativo al movimento dove esiste si un'organizzazione,ma elastica e dinamica. L'associazione come formazione al naturismo,informazione naturista e rete di servizi. Un'iscrizione di qualche euro solamente in modo che i costi non allontanino molti. La rivista ridimensionata e via internet. Primo obbiettivo creare un movimento di base solidale con i valori naturisti e nudisti e pensare poi a fare iscrizioni. Fare formazione che vuol dire sensibilizzare la gente che naturismo o nudismo vuol dire partecipazione ad un mondo che ci appartiene. Associazione come punto di riferimento,ma il movimento come attività:in pratica un unico organismo con varie funzioni,ma,ripeto un unico organismo o movimento.
Penso che questo dualismo tra associazioni e non associati non ci porta da nessuna parte e che una rivoluzione di idee,di strategia,di fini dovrebbe essere attuata. Capire che l'indifferenza verso le associazioni non aiuta nessuno come l'indifferenza delle associazioni verso l'esterno non aiuta nessuno.
Il punto di arrivo non dovrà essere il numero degli iscritti,in un secondo momento si,ma creare un movimento dove l'associazione è un punto di servizio e che quindi tutti hanno il punto di riferimento. Credo che in questo contesto dare una firma ad una associazione unica sarebbe più facile perchè l'intento principale appunto dell'associazione sarebbe formazione,informazione e rete servizi.
Spero veramente che un giorno tutto questo movimento naturista e nudista si unisca in una nuova realtà. Dobbiamo avere il coraggio di pensare in grande,ma anche il coraggio di ringiovanirci da vecchie strutture,buone per ieri,ma non per oggi dove la maggioranza dei naturisti vivono fuori dalle associazioni. Capire il perchè è un dovere,il coraggio di cambiare diventa necessario per l'unità di tutto il mondo naturista.
Ps. Chi pensa che sia contrario alle associazioni si sbaglia di grosso, tutt'altro,proprio perchè sta a cuore il mondo naturista e associativo personalmente vedo l'urgenza di un cambiamento e di un impegno da parte di tutti associati e non per ,appunto,inventare o reiventare una nuova realtà partendo da ciò che già abbiamo.
 

Condivido moltissimo  questo intervento e  lo dichiaro pubblicamente sul mio sito. Non dal forum "INudisti"perchè da esso mi sono ritirato per il fatto che i pochi che rispondevano allora  non avevano il minimo di serietà  che mi aspettavo.

 

Sono però molto dispiaciuto che l'amico Cordom dall'08 /11/10  non abbia ricevuto ancora oggi: 08/01/11, una risposta da neppure un solo membro del forum.

 

Come siamo messi male !!!


A Ravenna per il Premio Guidarello 2910

Sabato 20 novembre 2010 a Ravenna presso il teatro Alighieri si è tenuta la cerimonia per la consegna del premio Guidarello  per "il giornalismo d'autore" condotto da Bruno Vespa. Tra i premiati, nella nuova sezione: Turismo, Licia Colò per, in particolare, il suo impegno televisivo con la trasmissione" Alle falde del Kilimangiaro".

Io già dal primo pomeriggio mi sono vestito da uomo sandwic ed ho passeggiato per il centro cittadino per esprimere la mia approvazione verso la Colò ed il mio disappunto verso il Sindaco Matteucci.

Portavo un cappello con: sul davanti la scritta "Sì sì sì Licia Colò sì e nel retro "No no no Sindaco Matteucci no". Indossavo poi sul corpo; davanti la scritta "Meritatissimo il Guidarello a Licia Colò per il suo lavoro a favore del turismo: compreso il settore naturista" e dietro la scritta "Matteucci ha agito, a mio parere, anche in modo scorretto, contro il turismo naturista nel suo comune che da decenni è presente con migliaia di presenze".

Ho avuto l'occasione d'incontrare Licia Colò con la quale mi sono congratulato e le ho chiesto di parlare ancora dei naturisti ed anche Pippo Baudo al quale ho chiesto di darci il suo aiuto.

Allego una foto con Licia Colò, le mie A e B con il cartello sandwic e la foto pubblicata su "il Resto del Carlino".


Passo indietro a Ravenna

 Anche se lentamente nel territorio italiano il naturismo è sempre più accettato anche da parte delle autorità amministrative. Fa eccezione  Ravenna da quando è sindaco Fabrizio Matteucci andando, in questo modo, contro l'interesse dei suoi cittadini ed al rispetto della minoranza naturista. L'amministrazione comunale che guida non discute neppure gli ordini del giorno sul naturismo presentati dalla minoranza di Fi e AN che vengono da mesi sempre rimandati.

Abbiamo visto che in molte zone anche la Forza pubblica, dopo un lungo periodo di generale disinformazione legislativa (non sempre è reato stare nudi), si sta finalmente rendendo conto che  la legislazione italiana non condanna il semplice nudo.

Ricordo che fra le amministrazioni comunali ultimamente abbiamo avuto a Grosseto l'approvazione di un Ordine del Giorno naturista approvato all’unanimità (08/09/10) che impegna la Giunta a cercare un accordo col movimento naturista per l'utilizzo di una spiaggia segnalata con cartelli. E, come spiega il comandante Luca Tonini, ( quotidiano -Il Tirreno-) " per il terzo anno consecutivo non sono state elevate contravvenzioni per nudi integrali sulla spiaggia di Collelungo visto che i nostri verbali venivano puntualmente annullati in caso di ricorso al Giudice di Pace».


Ordine del Giorno naturista a Ravenna

Giovedì 14 ottobre il Consiglio comunale di Ravenna doveva discutere l'O.D.G. naturista (clicca) iscritto  per la discussione in quella seduta. Presentato il 16/06/2010 e sottoscritto da: Maurizio Bucci - Consigliere Comunale FI Pdl, Francesco Baldini - Consigliere Comunale FI Pdl, Marco Bertozzi - Consigliere Comunale FI Pdl, Eugenio Costa - Consigliere Comunale FI Pdl, Pietro Martini - Consigliere Comunale FI Pdl e Gianluca Palazzetti - Consigliere Comunale AN Pdl, è stato purtroppo rimandato e per noi la seduta di Ravenna non è stata positiva come quella di Grosseto.

  Neppure giovedì 21 ottobre l'O.D.G. naturista spostato dopo la mancata  discussione del giorno 14 è stato dibattuto: credo proprio che gli amministratori ravennati  ci voglino un sacco di bene!


Mozione naturista in Consiglio comunale a Grosseto

Venerdì 08 ottobre 2010 il Consiglio comunale di Grosseto  ha approvato una mozione che vieterebbe il naturismo in tutto il territorio tranne che in un'area di spiaggia (Marina di Alberese dove si pratica da decenni) in cui sarebbe tollerato e, dando incarico alla Giunta di trovare un accordo con le associazioni naturiste.

Per approfondire leggere l'articolo del "CORRIERE  DI  MAREMMA"


Iene di Italia1 e Conducator

Ho visto e registrato il servizio delle "Iene" su Italia1 mercoledì 29 settembre e dico chiaramente che il naturismo ha dato ancora una immagine negativa.
A mio avviso il servizio è stato fazioso: si è parlato troppo poco dell'idea naturista rispetto alle ragioni ed alle riprese televisive riguardanti gli scambisti. E poi, il Conducator della Fenait e dell'UNI. ha dato una immagine che giudico molto vicina al ridicolo. Non doveva innanzitutto presentarsi, per serietà, a petto nudo non essendo il luogo giusto, non doveva accettare la scritta "nudista" in alto nel confronto con il Presidente scambista che invece era in giacca e cravatta e, doveva essere meno sorridente verso chi ha invaso una località nata per i naturisti non rispettando (comportamento molto grave verso i naturisti) in tal modo noi e le nostre idee. Inoltre avrebbe dovuto invitare i veri naturisti a boicottare la località (non mancano certamente le alternative in Francia) perchè Cap D'Agde è troppo inquinata ed è importante che i naturisti si oppongano e si comportino in modo chiaro contro certi eccessi poco privati invece di dire semplicemente, ridendo, che è solo una guerra aperta ma, con la presenza in loco e da parte di chi, (in teoria per tanti) rappresenta il naturismo italiano che poi conclude dando al sua collega scambista l'appuntamento in spiaggia.
No, No, non ci siamo !!!


Punta Crena naturismo da difendere!

Punta Crena a Varigotti (SV) è da molti decenni una spiaggia frequentata dai naturisti ai quali si sono poi affiancati molti personaggi che vanno contro la legge ed il rispetto dei naturisti commettendo atti osceni. La spiaggetta è difficile da raggiungere via terra e nell'ultimo tratto occorre calarsi con una fune. Questo situazione pericolosa ha fatto sì che  una persona, lo scorso 15 settembre 10, cadesse  a terra  riportando gravi ferite.

Ebbene i numerosi vip che frequentano Varigotti vorrebbero appropriarsi pure di questa spiaggia e, con la scusa che in quel luogo si commettono atti osceni, cacciare assieme a questi personaggi pure i naturisti. Questi vip in definitiva vogliono rubare ai poveri, che non hanno alcuna colpa se le autorità preposte non perseguitano chi viola la legge, per ottenere pure quella piccola ma stupenda insenatura.

Allego due articoli pubblicati dal quotidiano "La Repubblica " di Torino: il primo intitolato "Varigotti e la rivincita dei Vip" del 23 settembre scorso ed il secondo da me richiesto, intitolato " A Varigotti come mamma ci ha fatto" del 26 settembre.


INFO  A  WOODSTOCK

Ritenendolo utile sabato 25 e domenica 26 settembre 2010 ho voluto fare un po' d'informazione naturista al grosso evento denominato "WOODSTOCK 5 stelle" voluto da Beppe Grillo.

Alle decine di migliaia di persone presenti: tutti giovani tranne pochi anziani, ho passeggiato vicino a loro mostrando le mie scritte naturiste e chiedendo una chiara legge che elimini la persecuzione in atto nei nostri confronti. Le scritte mi hanno dato il modo di  parlare con tantissimi giovani e sono stato travolto da migliaia di foto.

    

Panoramica sull'evento,  TG5 delle ore 20 del 25/settembre  e "LA  VOCE di Romagna" 26 settembre


Ad  Alberese sì o no o forse ai naturisti ?

Fra i consiglieri comunali di Grosseto (comprende Alberese, la nota località frequentata da decenni dai naturisti) si sta svolgendo un dibattito e mozioni che pone anche alcuni eletti PD (di maggioranza) contrapposti sulla questione naturista.

Invito a leggere l'interessante articolo pubblicato dal "CORRIERE DI MAREMMA" del 21 settembre 10 ed aggiungo pure l'articolo de "IL TIRRENO" del 12 agosto scorso che riporta alcune mie dichiarazioni in difesa dei diritti dei naturisti.


Risposta a Filippo nel forum di Italianaturista.it

32° Congresso Mondiale Naturista al Camping Pizzo Greco

(Isola di Capo Rizzuto-KR). E' possibile avere informazioni su come è andata? Grazie.

inviato al forum di Italianaturista.it il 14/09/2010 20.37.04 da Filippo


Ho così risposto:

- Non so che informazioni ti possono dare altri, io ti posso dire che come è sempre accaduto non hanno deciso nulla che possa aiutare veramente l'idea naturista ed il suo diritto di esistere in paesi come l'Italia. La Fenait e la FNI/INF a livello mondiale, guardando ai fatti, sono federazioni che si limitano principalmente a difendere gli interessi degli operatori turistici che si occupano dei naturisti. un po' come la Confindustria con le aziende. Non difendono invece, i diritti della minoranza naturista fuori dei centri di vacanza e non diffondono adeguatamente l'idea naturista. Non mi risulta neppure che abbiano fatto una piccola pressione verso il Parlamento Europeo affinchè si adoperi per fare in modo che i naturisti europei siano rispettati in tutti gli stati membri. La maggior parte delle entrate degli iscritti va alla stampa della Guida internazionale dei centri naturisti, ad alcuni incontri di naturisti con gare sportive per promuovere. in particolare, i centri naturisti ed alla organizzazione dei congressi biennali che in pratica è una festa tra amici gestori. Sono pienamente convinto che le tavole siano state occupate, in particolare, per mangiare più che per altri scopi.

inviato il 15/09/2010 21.13.22

Ed a me Capitan1cino:

- Ciao Fidenzio, ma eri presente al congresso? Non mi pare di averti visto ... come fai quindi a fare certe affermazioni? In parte, e sottolineo IN PARTE, quanto hai scritto è condivisibile e veritiero. Sta però a NOI cercare di cambiare le cose. C'è chi lo fa picconando come te, e chi cerca di farlo con il dialogo e le argomentazioni come il sottoscritto ed altri dirigenti dell'Associazione. Rimane il fatto CONCRETO che TUTTI i dirigenti ANITA che hanno partecipato lo hanno fatto a PROPRIE SPESE, senza gravare sui bilanci dell'Associazione o della FENAIT, se non in piccolissima e trascurabile misura. Rimane il fatto CONCRETO che abbiamo ribardito nel nostro Statuto che ANITA sostiene il naturismo ANCHE in zone aperte al pubblico, e cerchiamo aiutando i gruppi sul TERRITORIO che si adoperano in tal senso.

 

 

inviato il 16/09/2010 22.29.58 da Capitan1cino


Piccolo commento

Capitan1cino mi chiede come faccio a fare certe affermazioni dal momento che non ero presente al Congresso e poi aggiunge che quello che dico è in PARTE condivisibile e veritiero.

Mi fa piacere che ammetta che ho ragione ma dovrebbe comportarsi di conseguenza e non fare solo fumo. Dice per coprirsi: "IN PARTE" ma, non aggiunge nulla di quello che ho affermato che non sia corrispondente alla realtà: chi legge sa benissimo che io porto i fatti e non le chiacchere e normalmente chi è un falso naturista sta zitto sulle mie argomentazioni come, da anni, il "Conducator".


Assemblea cittadina con fuga

Sabato 11 settembre si è svolta l'assemblea cittadina di fine stagione a Lido di Dante con la presenza del sindaco di Ravenna  Matteucci, del Dr. Giovanni Nobili, Capo dell'Ufficio Territoriale della Biodiversità di Punta Marina del Corpo Forestale ed altri rappresentanti pubblici.

 

L'assemblea è stata suddivisa in due parti: prima gli interventi e le risposte sulle questioni di carattere generale e poi la questione naturista.

Il sindaco è intervenuto alla fine della prima parte per dare alcune sue risposte alle questioni dibattute e poi per primo (senza attendere alcuna domanda) ha ripetuto la solita dichiarazione (dal 2007) che lui non può concedere nulla ai naturisti perchè glielo vieta (affermazione notoriamente non vera) la legge regionale del 2006 intitolata: "VALORIZZAZIONE DEL TURISMO NATURISTA". Quindi ha detto che per impegni doveva lasciare l'assemblea.

A questo punto vedendo, a mio parere, la mancanza di rispetto del sindaco verso i naturisti presenti e pure verso tutta l'assemblea che per l'ennesima volta, per evitare il civile dibattito, se ne scappava via come un ladro, ho protestato ad alta voce che così non si doveva fare e che si vergognasse del suo atto. Questo poi l'ha fatto irritare notevolmente minacciandomi, se ho ben capito, di denuncia e poi se n'è andato via. Sono, quindi, seguiti gli interventi sul naturismo dal pubblico: compreso quello del presidente ANER Marcacci (questa volta era presente), del vice presidente ANER Gianni Veggi, del rappresentante naturista indipendente Ezio Randi, di altri naturisti e dei nemici dei naturisti come Alvaro Ancisi (Capogruppo in consiglio comunale della lista per Ravenna -minoranza) e Pasquale Minichini (consigliere della Circoscrizione del Mare per Lista per Ravenna). Si è fatto un po' di storia ed ognuno ha praticamente ribadito cose già detto in passato e non sto a ripeterle perchè ne siamo già a conoscenza.

La novità è venuta verso alla fine nell'intervento del Dr. Nobili che dopo aver detto cosa ha fatto ll suo Ufficio ha annunciato che la situazione attuale per il prossimo anno non va bene ed è propenso a cambiare in modo più restrittivo le regole sulla possibilità di balneazione. Con mia, e non solo mia sorpresa, ha detto pure che alle sue guardie forestali darà disposizioni per intervenire e denunciare chi viene sorpreso nudo anche in spiaggia oltre che in pineta; a poi aggiunto che procederebbe in questo modo se non intervenisse precedentemente un accordo che riservi ai naturisti solo un determinato tratto di spiaggia. Poi ha immediatamente fatto seguito la risposta dell'assessore alla Polizia Municipale e alla Sicurezza Gianluca Dradi che ha ripetuto il solito " no " ad un'area riservata ai naturisti aggiungendosi al "no" del sindaco prima della fuga.

E così è terminata l'assemblea.

 

Spero che il Dr. Nobili, che ho incontrato alcune volte e che ho giudicato una brava persona e condiviso molte sue proposte, abbia lanciato il proposito d'intervenire penalmente contro i naturisti per il solo scopo di giungere ad un certo accordo fra le parti ma che poi vista l'impossibilità del suo avverarsi non metta realmente in atto l'intervento antinaturista.

Se lo facesse, a mio parere, sarebbe una vera persecuzione nei confronti di noi naturisti dopo le numerose assoluzioni che abbiamo precedentemente ottenuto dai Giudici Ravennati ed in generale in Italia dai giudici ordinari e dalla Cassazione.

Questo atto, visto i precedenti, porterebbe in realtà solo ad un aggravio di lavoro per la magistratura, un danno per la collettività intera e dei singoli denunciati per spese di vario genere (non solo parcella per gli avvocati) e per il turismo locale una perdita considerevole di presenze.


Festa del popolo della libertà comunista.

Giovedì 10 settembre mi sono recato ala "Festa della Libertà" (così intitolata erroneamente) organizzata a livello regionale dal "Popolo della libertà". Mi sono presentato all'ingresso sulle 17.30 perchè volevo assistere ad una intervista, programmata a quell'ora, del Presidente della Commissione Industria, Ambiente, Commercio e Turismo del Senato Cesare Cursi che mi interessava.
Con mia grande sorpresa mi hanno vietato l'accesso perchè indossavo un giubbotto con, sul davanti, le seguenti scritte:

- naturismo è Liberta è salute è civiltà;  mentre nella parte posteriore era scritto:

- Per un'Italia civile: una legge che ponga fine alla persecuzione naturista! .

Portavo inoltre un cappello con le scritte:  nudi sì - costume no (allego alla presente la foto1, la foto2 e la foto3).

E accaduto, un fatto gravissimo perchè chi si riempie la bocca con la parola "Libertà" (nome pure della festa) in realtà vieta l'accesso ad essa ad un cittadino che scrive, nei suoi indumenti, di libertà e di togliere una discriminazione in atto in Italia per la quale anche il Sen. Piergiorgio Massidda (PdL) ha presentato una proposta di legge ed in passato alcuni deputati di Forza Italia avevano sottoscritto la Proposta di legge sul naturismo presentata dall'on. Sauro Turroni (Verde). A vietarmi l'accesso alla festa regionale hanno insistito anche dopo un controllo dei miei documenti da parte di un funzionario della numerosa Forza pubblica presente che ovviamente a constatato che non ho mai avuto condanne di alcun genere (abusi sì).
 Non avevo certamente scritte ingiuriose verso nessuno ed hanno tenuto fuori un cittadino che è pulito. Perché ?
Sono rimasto davanti all'accesso sino alle ore 22.


Un tichet per la Bassona

Venerdì scorso, 20 agosto , l'assessore provinciale ai Parchi di Ravenna  Eugenio Fusignani ha lanciato una proposta riguardante la gestione della parte del Parco del delta del Po che va da Lido di Dante a Lido di Classe che vorrebbe dare in gestione a terzi consentendo il pagamento per l'accesso sino a 5 Euro ed altre proposte riguardanti gli spazi per la balneazione (leggere l'articolo tratto da "Ravennanotizie.it). Domenica 22 il Carlino nella pagina nazionale è uscito con un articolo intitolato "Un ticket nella spiaggia nudisti per tenere lontani i guardoni" in cui il presidente dell'ANER Marcacci afferma, con sorpresa, che accetterebbe la gesione se recintato ed altro. Ho commentato l'articolo e la proposta dell'Assessore con queste parole (clicca). Ieri infine, 24 agosto, il Carlino ha nuovamente pubblicato un articolo intitolato " la Bassona non è dei naturisti, sbagliato far pagare l'ingresso" nel quale riporta una parte del mio pensiero espresso nel commento che avevo reso pubblico.


Tutto bene per chi è assente!

Il 15 agosto 10 il quotidiano "il Resto del Carlino " nella pagina di Ravenna ha pubblicato un'articolo intitolato "Spariti esibizionisti e guardoni alla foce del Bevano" nel quale riporta un'intervista al presidente dell'ANER Marcacci che, tra l'altro, afferma che mai siamo stati bene come quest'anno.

Non ha fatto neppure un cenno e chiesto un chiarimento sul grave comportamento verso la nostra libertà di seguire importanti regole naturiste che alcune guardie metterebbero in atto da una ventina di giorni dicendo, a chi passeggia nel tratto di battigia consentito solo a questo, che sarebbe vietato stare nudi. La mia opinione su questo divieto è stata pubblicata da "LA VOCE di Romagna" sabato scorso 14 agosto.


Naturismo ampiamente accettato sul Trebbia

 

Nella bellissima cornice naturale dell'alta val Trebbia in provincia di Piacenza è nato da zero un bel gruppo di naturisti provenienti da varie regioni che oggi si avvicina al centinaio. Il quotidiano locale " LIBERTA' "  venerdì scorso, 13 agosto, ha dedicato a questa realtà, parlandone favorevolmente, una pagina intera.


Sindaci civili, o no?

Martedì scorso, 10 agosto, sul quotidiano livornese " IL  TIRRENO" ho letto un'articolo, che poi ho commentato, intitolato " Nudi, ma non sulle nostre spiagge " in cui i sindaci od alcuni assessori competenti dei comuni maremmani, da Follonica a Capalbio, dichiaravano con varie scuse che non hanno posto per i naturisti ma per i cani sì come a Castiglione.

Ieri , 10 agosto, "IL TIRRENO" ha pubblicato, in risposta, questo articolo - La rivolta dei nudisti contro i primi cittadini: «Dovrebbero dimettersi»- riportando pure alcune mie opinioni.


Ancora cattive notizie su Vizzola

Ho letto sul forum "i Nudisti" un post di Capitan1cino (Alessandro - socio ANITA) che il 29 luglio scorso, assieme al Pres. ANITA Ballardini, hanno protocollato in Comune a Vizzola una lettera aperta per chiedere un incontro col sindaco ed un'altra soluzione per combattere il grave problema di degrado che si è venuto a creare. Alla lettera erano allegate copie di altre lettere che un naturista aveva inviato al sindaco nell'ultimo anno a titolo personale (seppure con  l'appoggio dell'ANITA), una sola copia della sentenza della Cassazione esludendo, chissà perchè, la seconda sentenza che dice chiaramente che il nudo del naturista non à reato e copia della delibera del Comune di San Vincenzo(LI). 

A Capitam1cino basta poco per chiedere addirittura a chi legge il suo post di associarsi ad ANITA perche sarebbe, a suo dire, una associazione che opera per i naturisti. A me pare che, come ho scritto nell'articolo qui sotto, nei fatti continui a portare acqua al mulino del Conducator e contro l'idea naturista.

La lettera al sindaco di Vizzola andava inviata immediatamente dopo l'emanazione dell'ordinanza del 07 luglio scorso e non dopo circa un mese. Era urgente intervenire perchè è stato grave il provvedimento del Sindaco che con l'ordinanza  discrimina  una categoria di persone (non solo chi frequenta il Ticino) violando la Costituzione e non lo può fare. Quindi la lettera si doveva inviare subito e se il sindaco non accettava un incontro e poi ritirava l'ordinanza non rimaneva altro che il ricorso al TAR chiedendo subito l'immediato annullamento. Invece è stata inviata solo una lettera tardiva che non parla di eventuale ricorso al TAR e Capitan1cino dice che questo non ci sarà adducendo motivazioni anche non vere e per l'elevato costo che una FENAIT se fosse stata veramente una Federazione a difesa dell'idea naturista poteva benissimo affrontare ma, come ho detto più volte, essa opera per l'interesse delle strutture naturiste e, forse, per essa è più vantaggioso che esista questa ordinanza e che si aggiunga alle precedenti di Sirolo e Manerba e che dia l'esempio ad altri sindaci in altre località  di emanarne di simili  vedendo che i naturisti neppure si difendono coi mezzi che la legge consente.


Un posto di blocco dei carabinieri tolto per colpire i nudisti.

Sulla cronaca locale del quotidiano "La Nazione" il 29 luglio scorso  è stato scritto che durante la notte, alle cascate delle Terme di Saturnia, in provincia di Grosseto, 14 persone che facevano il bagno nude sono state fermate dai Carabinieri, fatte rivestire,
portate in caserma e lì -identificate, tutte adulte- e' stata loro notificata una
denuncia per atti osceni in luogo pubblico.

Riporto, cliccando il link, il commento interessante del presidente dell'ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) Vincenzo Donvito che condivido in gran parte ed. in calce, il mio.


Pari opportunità cani-naturisti

 

Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha inviato ai circa 600 comuni costieri una direttiva affinchè entro il presente mese di luglio individuino un tratto di spiaggia da destinare ai cani.

Mi fa piacere che anche gli amici cani non siano discriminati ed abbiano un tratto di spiaggia ad essi riservato ma questo diritto dovrebbe essere garantito chiaramente pure ai naturisti. Il ministro Brambilla invece, mi risulta che, ci abbia sempre ignorato e neppure ha risposto ad una mia lettera consegnata a mano in occasione di un convegno sul turismo a Cervia.

Faccio, quindi appello al Ministro delle Pari Opportunità Mara Garfaglia che si adoperi per fare in modo che i naturisti siano considerati alla pari dei cani ed abbiano anch'essi un tratto di spiaggia autorizzata in ogni comune per poter praticare la loro filosofia di vita che vuole favorire il rispetto di se stessi, del prossimo e dell'ambiente. Portare tanti soldi a tutta la collettività col turismo naturista ed altri vantaggi coi risparmi sulle spese sociali dati dalla pratica naturista.

luglio 2010         


Persecuzione a Vizzola Ticino (VA)

Una vera persecuzione contro i naturisti quella messa in atto dal sindaco di Vizzola Ticino con l'emanazione di un'ordinanza che potete leggere cliccando qui.

I naturisti vengono considerati alla pari dei maniaci sessuali ed alle prostitute e multati di 400 Euro se vengono sorpresi nel territorio comunale. Non ha alcuna importanza se i naturisti praticano la ginnità in un luogo sicuramente appartato e conosciuto da tanti anni per favorire il rispetto del prossimo, di se stessi e della natura e perfettamente legale come hanno sentenziato molti giudici da decine di anni e la Cassazione per ben due volte nel 2000!

 

L'unica risposta a questo fatto sarebbe stata quella d'interpellare immediatamente il Sindaco di Vizzola per un chiarimento dei fatti, per informarlo che ha commesso un grave errore  e quindi di ritirare immediatamente l'ordinanza emessa. Qualora la risposta del Sindaco fosse stata negativa rimaneva solo la via del ricorso al TAR che va fatto entro 2 mesi dall'emanazione dell'ordinanza (07-07-10).

 

Come logica il ricorso al TAR dovrebbe partire da chi rappresenta maggiormente gli interessi dei naturisti ma purtroppo in Italia non ci sono organizzazioni che nella realtà (non a parole) si adoperino per questo fine: la Fenait ad esempio fa solo (a me pare chiaro) da sempre l'interesse delle strutture naturiste (non dell'idea) e, quindi, dei loro gestori o proprietari. Certamente non di chi pratica il naturismo fuori degli spazi a pagamento e le associazioni aderenti alla Fenait, a mio parere non fanno altro che portare acqua al mulino del Conducator. Per un ricorso al TAR, che tutti possono fare, occorre spendere circa 4000 Euro e certamente per le organizzazioni "noprofit" che io giudico "siprofit" è meglio spenderli per organizzare una festa in un campo come quello delle Betulle.

Penso che se non c'è un "pataca" che si fa avanti da solo in questo ultimo mese che rimane di tempo, succederà che i nostri avversari vinceranno di nuovo come è successo prima a Sirolo e poi a Manerba e per i naturisti una ulteriore botta in testa.

P.S.  Mi scuso se commento in ritardo ma ero in vacanza e mi dovevo occupare di mio nipote Gioele di 16 mesi.


Da ieri, 27 giugno 2010, l'area balneabile alla Bassona è raddoppiato

Il piano uno è stato rivisto ed ora siamo al due: da circa 800 metri l'area balneabile è passata a circa 1500 metri (articolo del Carlino del 28 giugno  ed articolo del 29 giugno)


I capannisti della Bassona

 

Lunedì scorso, 21 giugno, ho letto sul quotidiano "LA VOCE" di Ravenna un'articolo ispirato dal Comitato capannisti foce Bevano in difesa del loro privilegio.

Ritenendo da sempre che i numerosi capanni, situati nella zona della foce, siano dannosi all'ambiente ed abusivi (come afferma una sentenza del tribunale), vadano abbattuti anche per il fatto che una riserva naturale va tutelata nel migliore dei modi, ho scritto ed inviato ai media locali questo commento:

 

- I Capannisti di Foce Bevano hanno protestato e minacciano di occupare la spiaggia per il provvedimento preso dalla Forestale che limita il tratto di spiaggia balneabile solo nei primi 700 metri a nord della riserva e, per la restante spiaggia, il solo transito sulla battigia per una larghezza di 4 metri.
Io iniziai a frequentare assiduamente la spiaggia della Bassona assieme a mia moglie nel 1977 perchè come naturista già praticante nei campeggi della ex Yugoslavia trovai in quell'oasi il luogo ideale. All'inizio eravamo solo 3-4 coppie naturiste nascoste dalle dune a circa 500 metri a nord della foce ma poi la voce della presenza dei nudisti si diffuse e crescemmo rapidamente sino all'82-83.
Nel luglio 79 la forestale mise alcuni divieti come quello giustissimo di non sistemare le tende sulle dune per proteggerle e di chiudere lo strada che portava e porta alla foce ed ai capanni abusivi (alcuni vere villette) ponendo un solo passaggio pedonale come negl'altri accessi alla riserva. La risposta a questi provvedimenti fu che la sbarra bloccata con una catena fu subito liberata da tronchesi clandestine e non più bloccata con piena soddisfazione dei capannisti che, come prima hanno poi potuto continuare a poter usufruire pienamente del loro privilegio a differenza di altri luoghi in cui, per casi simili, arrivavano le ruspe.
Per quanto riguarda le tende che i naturisti montavano, in particolare, nei fine settimana, come il sottoscritto, la disposizione fu subito accettata e successivamente queste vennero montate sulla spiaggia prima del cartello di divieto che guardava la pineta. Ma, la forestale l'ultimo sabato di luglio passò dicendosi che era vietato pure in spiaggia e che il giorno successivo se avesse trovato ancora delle tende avrebbe proceduto con una denuncia. Io vedendo il chiaro privilegio dei capannisti e non ritenendo ci fosse alcun reato porre la tenda in spiaggia a differenza di tanti altri campeggiatori, il mattino della domenica non smontai la mia tenda e non la smontai neppure più tardi dopo l'ultimo avviso delle guardie forestali. Quindi esse procedettero nei miei confronti con una denuncia di contravvenzione all'articolo 1131 del Codice di navigazione per "occupazione di suolo del Demanio Marittimo". Fu la mia prima difesa di un diritto e fui assolto nell'80 dal Pretore di Ravenna perchè il fatto non costituisce reato.
Nell'85 fondai assieme ad alcuni amici l'Associazione Nudista Emiliano Romagnola ed essendovi scarsità di spazi per il parcheggio dei veicoli chiesi al responsabile della Forestale Dr. Cesare Caramalli di eliminare la sbarra che riservava il passaggio ai capannisti lo stradello che dalla piazzetta del ristorante "El Rancio" portava all'allora foce del Bevano. La mia richiesta fu accolta ed i numerosi capannisti di quella via rimasero così con un privilegio in meno non potendo più contare su molti spazi riservati a loro e loro amici.
Nell'86, il sottoscritto assieme ai pochi naturisti rimasti a Foce Bevano a causa dell'insicurezza nata da alcuni anni a causa della presenza sempre più numerosa di tossicodipendenti, si trasferì nell'attuale area di spiaggia a nord della Bassona.
I capannisti continuarono ad usufruire del loro privilegio non accettando neppure di spostarsi in un area che il Comune di Ravenna aveva a loro riservato nel piano regolatore a fine anni 80 situata nel terreno agricolo posto ad ovest del Camping Classe.
Quanti santi in paradiso avevano e magari hanno ancora i capannisti ?
Spero che oggi, come ho sempre sostenuto (a nome dell'ANER e col silenzio delle associazioni ambientaliste che continua) ad iniziare dall'85 e riportato pure in un articolo de "il Resto del Carlino" pubblicato il 01 agosto di quell'anno, a firma di Paolo Morelli, intitolato "Baracche abusive" esse siano finalmente demolite .
Ritengo che il cuore di una riserva naturale in un'area adiacente alla foce del Bevano e ad una vasta zona umida per tantissimi motivi non debba continuare ad essere presente un centinaio di capanni abusivi per il piacere di pochi eletti!

      22 giugno 2010                         Fidenzio Laghi


Ma cosa sta accadendo di sorprendente?

 

Da alcuni mesi il naturismo italiano sta vivendo una serie di avvenimenti favorevoli per il suo sviluppo nel nostro Paese:

-   a San Vincenzo (Li) il Consiglio Comunale ha concesso una delibera per l'uso naturista della spiaggia conosciuta come "Nido dell'Aquila";

-   il Comune di Arbus (Costa Verde - Sardegna) nel Piano di utilizzo del Litorale ha destinato una parte di spiaggia ai naturisti;

-   il Comune di Jesolo (Ve), stando a quanto riportato dal quotidiano " la Nuova di Venezia e Mestre" e non solo, sta per approvare una delibera per destinare ai naturisti l'isola del Mort;

-   persino il Sindaco di Sirolo (AN)  Moreno Misiti, noto per le ordinanze antinaturiste che prevedono un'ammenda di 516 Euro, ora si à dimostrato  possibilista visto che alle Due Sorelle i problemi stanno per essere risolti e la spiaggia di San Michele è tornata ampia come 30 anni fa;

-   dopo anni di accanimento antinaturista a Lido di Dante: in particolare del Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, del leader dell'opposizione in Consiglio comunale  per la "Lista per Ravenna" Alvaro Ancisi e del consigliere Pasquale Minichini della Circoscrizione del Mare, anch'egli per la "Lista per Ravenna", si è verificato da parte di quest'ultimo un radicale cambiamento d' opinione nei nostri confronti (vedi quanto riportato da "Ravennanotizie.it");

-   sempre a favore dei naturisti di Lido di Dante in questi giorni abbiamo una netta presa di posizione, mai verificatasi dal 1986, da parte della Confesercenti (vedi articolo di "Ravennanotizie.it") del Presidente Comunale Gianluca Gasperoni.

 

Speriamo che le buone stelle continuino ad apparire nel firmamento naturista!

16 giugno 2010           Fidenzio


Piano per riserva naturale Lido di Dante

Come già avevo scritto parlando dell'assemblea cittadina tenutasi lo scorso 8 maggio a Lido di Dante, la Forestale ha avviato la fase uno del piano di difesa della riserva naturale a difesa della fauna e della flora attualmente in pericolo. Durante la passata settimana la forestale ha delimitato il tratto riservato alla sosta in spiaggia per la balneazione effettivamente per una lunghezza di 700 metri complessivi (circa 400 metri da dove inizio io a fare naturismo). Oltre alla delimitazione segnalata con cartelli è consentito il solo transito sulla battigia per una larghezza di 4 metri sino alla foce del Bevano ed oltre. Fuori dalle aree consentite, passato un periodo transitorio ed informativo come ieri con gazebo della Forestale, sarà applicata un'ammenda di 50 Euro. Non è detto che l'area concessa alla balneazione, se dovesse risultare insufficiente per la numerosa presenza di persone, la Forestale prenda in considerazione l'opportunità di aumentarlo.

07-giugno 2010      

  Foto del cartello  ***  delimitazione spiaggia  

***   Articolo Carlino del giorno 8   ***


Congresso INF-FNI e Fenait antinaturista? Mi pare proprio di sì!

 

*** Clicca per leggere la mia opinione .La mia opinione inserita nel forum web dell'A.N.ITA. lo scorso 2 giugno sino ad oggi, 17 giugno, non ha ricevuto neppure un commento

*** Testo nuova Proposta di legge Zamparutti  E' il testo di legge che la FE. NA.IT.  sostiene e che potrebbe essere contro l'interesse dei naturisti ma sicuramente favorevole ai centri di vacanza esistenti.


Spiaggia inaugurata

Come annunciato, domenica scorsa 30 maggio, con la presenza di una quarantina di naturisti provenienti, oltre che dalle Marche, anche dalla Romagna e dall'Abruzzo, ha avuto luogo l'inaugurazione della nuova stagione naturista sulla spiaggia di Cesano-Senigallia.

Si sapeva che ancora per noi, anche dopo varie dichiarazioni favorevoli di autorità politiche e periodi trascorsi tranquillamente dallo scorso anno, a causa di alcuni consiglieri  contrari  come Mario Fiore di Vivi Senigallia, c'era il rischio di visite non troppo gradite ma, dobbiamo difendere pure il nostro diritto civile di esistere.

Nel primo pomeriggio la visita di due agenti di Polizia c'è stato e ritengo sia stata  cordiale e fruttuosa con un utile scambio di informazioni e chiarimenti.

Il Consigliere Fiore, in prima fila fra i contrari, stando a quanto riportato dai giornali locali, fa alcune dichiarazioni che non corrispondono al vero e dimostra di non conoscere minimamente l'idea naturista  agendo in tal modo anche contro l'interesse economico ed occupazionale della collettività locale.  Se fosse vera la parte, come mi auguro, in cui afferma che non ha alcun pregiudizio verso i nudisti, fra pochi giorni, dopo aver appreso la verità su alcuni fatti, sarà un nostro sostenitore.

Fiore auspica il rispetto delle regole e noi le osserviamo: innanzitutto dice che l'area per i naturisti non è stata autorizzata. Ignora che secondo l'attuale legislazione non ò obbligatoria alcuna autorizzazione da parte dell'ente locale. Il Comune se riserva  uno spazio per i naturisti e lo attrezza favorisce il rispetto di questa minoranza e valorizza il turismo naturista portando vantaggi economici alla collettività locale creando posti di lavoro. A Lido di Dante (Ravenna) nella parte nord della riserva naturale la pratica naturista iniziò nel 1986 e solo 16 anni dopo (2002) il comune emanò la prima ordinanza per riservare un'area ai naturisti; Fiore dice inoltre che il fatto di spogliarsi integralmente è reato e sbaglia ancora perchè il semplice nudo del naturista come dicono molte sentenze di naturisti che, come il sottoscritto nel 1994, si à rivolto al Tribunale, non è reato: così come hanno ribadito nel 2000 le sentenze n.1765 e n. 3557 della Cassazione.

Un'altro consigliere di maggioranza contrario è Enzo Monachesi dell'Idv del quale dico solamente che mi sembra almeno strano che chi milita con responsabilità in una organizzazione politica che vuole principalmente difendere i valori umani sia contraria a chi pratica l'idea naturista che è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente.

Inforno inoltre che ultimamente il Comune di San Vincenzo (LI), in data 24-03-2010, ha approvato  una delibera che riserva un'area di circa 400 metri di spiaggia ai naturisti ed il Comune di Arbus (Costa Verde) che nel Piano di utilizzo del Litorale approvato  il 04 -05-2010 destina una parte di spiaggia ai naturisti.

 

Concludo riportando le parole di uno dei più noti francescani di Assisi, Padre Nicola Giandomenico, per molti anni loro portavoce :
<Lo scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli altri. Si può stare anche vestiti totalmente e scandalizzare le persone che sono intorno a noi così come si può anche stare nudi e non scandalizzare.
E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo >>.

San Francesco d'Assisi (patrono d'Italia) un giorno espresse questo desiderio:
<<Quando mi vedete sul punto di spirare ponetemi nudo come mi avete visto ieri sulla nuda terra>>.
Spirò nella notte fra il 3 ed il 4 ottobre del 1226 e, circondato dai suoi frati, Francesco fu deposto nudo sulla nuda terra.

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Articolo da il "CORRIERE ADRIATICO" di luned' 31 maggio

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Precisazioni e chiarimenti

Con lo scopo di fare un po' di precisazioni e chiarimenti lo scorso martedì sera, 02 giugno 10, ho inviato ai blogs di Mario Fiore (primo antinaturista senigalliese) ed a "Vivere Senigallia" una e-mail. Da questi non ho ricevuto, od hanno pubblicato, alcun riscontro. Ho inviato pure una e-mail al Corriere Adriatico il quale, invece , ne ha tratto spunto per scrivere tre articoli sulla pagina marchigiana di giovrdì scorso. Articoli che io giudico positivi: in uno di essi si apprende con favore che il consigliere  regionale Massimo Binci che nella passata legislatura aveva presentato una proposta di legge a favore del naturismo e poi bocciata è ancora favorevole ed invita l'attuale assessore competente a ripresentarla. Inoltre nell'articolo del Corriere si riportano le parole del famoso sindaco antinaturista di Sirolo, Moreno Misiti, che attualmente si mostra possibilista.

La mia e-mail*****articoli:  1*****2*****3*****


Volantino del Corpo Forestale dello Stato diffuso dall'Ufficio territoriale per la Biodiversità di Punta Marina-Ravenna diretto dal Dr. Giovanni Nobili.  Parte A   Parte B

Da: "Ravennanotizie.it" del 26 maggio 10 un condivisibile articolo ispirato dall'Arcigay Frida Byron. Clicca qui

Altri articoli del giorno sucessivo da:  "il Resto del Carlino" e "RomagnaNoi.it"

e del Prefetto di Ravenna Dr. Riccardo Compagnucci


A Lido di Dante i rifiuti sono più graditi dei naturisti ?

Secondo quanto riportato e documentato con foto oggi 24 marzo 10 dal portale " www.romagnanoi.it ",  mi sembra proprio che le autorità locali accettino volentieri l'abbondante presenza dei rifiuti e non quella dei naturisti !    Clicca per l'articolo    Solo foto


                  

INAUGURAZIONE  SPIAGGIA  NATURISTA  DI  CESANO

Domenica prossima, 30 maggio, a Cesano (Senigallia-Ancona) si inaugurerà la nuova stagione naturista sulla spiaggia che gli amici Ale e Pina hanno avviato anno scorso superando con capacità alcuni grossi problemi riguardanti la nostra presenza.

Ora c'è una nuova Amministrazione comunale con nuovi eletti ed ancora nuovi componenti da eleggere e noi ci attendiamo una delibera simile a quella emessa dal Comune di San Vincenzo (Livorno).

Cerchiamo tutti di fare la nostra parte ad iniziare da una numerosa presenza in spiaggia ed in particolare domenica per aiutare Ale e Pina nel loro, non facile, compito di portare avanti le nostre idee alle Autorità locali e non solo locali .

Allego un articolo tratto dal "CORRIERE ADRIATICO" giovedì scorso 20 maggio.

 


Un esempio da imitare

 

Domenica scorsa, 09 maggio 10, un centinaio di naturisti  si sono trovati al Mort (Eraclea - Veneto) per pulire di ogni sorta di rifiuti questa bellissima laguna.

Hanno dato un bellissimo esempio mostrando a tutti che i naturisti sono persone perbene e vanno rispettati, al pari di ogni altra minoranza, e lasciato anche a loro uno spazio per vivere il naturismo che è in linea con qualsiasi idea europea.

Clicca per leggere il servizio del quotidiano "la Nuova di Venezia e Mestre".


Assemblea cittadina a Lido di Dante

Sabato scorso, 08 maggio 2010, a Lido di Dante si è tenuta un'Assemblea cittadina con la presenza del sindaco di Ravenna Matteucci e gli assesori Corsini (turismo) e Dradi (ambiente). Ritengo grave la ripetuta assenza dell'ANER, comunque gli interventi dei liberi naturisti sono stati numerosi e chiari anche se il Sindaco ripete sempre che lui non è contro i naturisti ma che la legge regionale (dicendo una falsità) vuole i servizi igienici.  Ora la questione che ci riguarda direttamente è il piano della Forestale attualmente in fase di studio. Invito, per conoscere qualche particolare, a cliccare qui. Inoltre clicca qui per vedere dove io presumo siano i 700-800 metri di spiaggia.


Importante decisione in Sardegna

Lunedì scorso, 02 maggio 2010, il Comune sardo di ARBUS (Costa Verde) ha concesso, nel Piano del Litorale approvato, un oasi ai naturisti.


La  Turchia: paese mussulmano, apre ai nudisti!  NOI (tranne tre eccezzioni)  NO !!!


DESTINATO TRATTO DI ARENILE ALL'ESERCIZIO DELLA PRATICA NATURISTA AL NIDO DELL'AQUILA NEL COMUNE DI SAN VINCENZO (LI)

FINALMENTE  UNA GRANDE CONQUISTA!

Oggi 9 aprile 2010 il Presidente E.S.N.A. DANIELE LICARROTTI ci ha dato questa splendida notizia.  Ha richiesto ed ottenuto l'importante successo della delibera comunale concessa dalla Giunta che favorirà lo sviluppo dell'idea naturista ed il turismo ad esso collegato.

 Clicca per vedere il cartello posto in spiaggia dal Comune


"OSEZ  VIVRE  NU"    Ripropongo il video ed il dibattito di Radio RAI4

Video  della  storica  puntata  del  "M. Costanzo Show"

sull'apertura ufficiale della spiaggia naturista di Capocotta (ROMA) nel maggio 2000.

(se il video in 4 parti non si avvia automaticamente, agisci manualmente!)


Video di una parte della trasmissione "Forum" di Canale 5 andata in onda nel giugno 1996

Furono ospiti per parlare di Naturismo intervistati da Rita Dalla Chiesa: Anita Vannoni (membro dell'A.N.ITA.) e Gastone Franci (Sindaco di Capalbio).


Regolamento antinaturista o piano pro natura?

Oggi, 16 febbraio, il portale "RomagnaNOI" ha  pubblicato l'articolo che puoi leggere a questo link .

 La notizia è brutta ma prima dovremo vedere se realmente esistono dei motivi veri da parte della Forestale (fino ad oggi hanno fatto molti e gravi errori nella gestione della Bassona) che non siano strumentali per togliere la presenza naturista dalla spiaggia frequentata da decenni. Se così fosse i nemici verso la nostra minoranza sarebbero troppi e, questa volta, se l'ANER non agirà nella maniera adeguata ci aspetteranno tante Forze dell'Ordine a riempirci di multe che pagheremo perchè a fare ricorso è più caro ed "Addio Bassona!".

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Leggendo l'articolo su "il Resto del Carlino" del giorno 17 febbraio ritorno fiducioso per il futuro e, pensandoci bene, il Dr. Nobili della Forestale che avevo incontrato a fine estate giudicandolo un'ottima persona non può accettare certi giochi a nostro danno. Essendo a capo dell'Ufficio di Punta Marina da poco tempo, vuole certamente riqualificare l'area della riserva naturale della Pineta di Classe che fino ad ora non ha avuto la necessaria attenzione dalla Forestale, dalle autorità comunali, ecc.. Se procede nel modo giusto mi fa piacere ed io sono daccordo che si prendano finalmente certe misure. Da anni (dal 1985) ho personalmente chiesto che nel punto più delicato della riserva naturale venisse abbattuto il centinaio di capanni abusivi (misura che mi pare obbligata per salvaguardare, in particolare, la fauna e non solo essa, ma ancora oggi i capanni sono presenti: leggi anche l'articolo del "Carlino" del 1°agosto85 ). Oltre vent'anni fa la foce del Bevano iniziò a spostarsi costantemente in direzione nord con il tratto terminale del torrente parallelo alla battigia di circa 50metri e solo recentemente,  dopo la distruzione di oltre 500 metri di maestose dune e parte di pineta, la foce è stata riportata quasi al punto in cui si trovava nel 90. Ovviamente si è avuto un gran danno all'ambiente naturale ed economico. Non è stato certamente colpa dei naturisti: essi non procurano danni all'ambiente ma lo proteggano in vario modo. Si limitano a stendersi sulla spiaggia, passeggiare sulla battigia e bagnarsi nel mare! Da tantissimi anni hanno chiesto alle autorità che si intervenisse contro i maniaci ed i guardoni che commettevano spesso atti indecenti ed osceni: gravi reati contro i nostri figli e noi tutti e rovinavno le dune nel passeggiare sempre avanti ed indietro. Ebbene la Forza pubblica è stata (come i fatti hanno dimostrato) scarsamente presente, l'autorità comunale che dal 2002 e per sei anni  ha emanato un'ordinanza che riservava un tratto di spiaggia ai naturisti e che, per diversi anni vietava  il transito sulle dune, non ha elevato una sola ammenda come l'ordinanza prevedeva per i trasgressori. Il risultato di oggi è quello che le dune sono completamente assenti, pure per un tratto di un chilometro e mezzo, nella parte più a nord della riserva naturale. In questo tratto mi sembrerebbe strumentale per fini poco puliti non consentire l'utilizzo naturista della spiaggia mentre nella zona della foce del Bevano (se si vuole finalmente procedere nella giusta direzione) regolamentare l'accesso delle persone per ricostruire le dune che  la foce ha abbattuto negl'anni e riportare l'ambiento al suo aspetto originale abbattendo anche i capanni  sono daccordo e lo considero prioritario se, si è seri.


       Nell'imminente discussione della riforma del codice penale all'art.726 , che tante volte  ha punito ingiustamente i naturisti, viene proposta la depenalizzazione ed un aumento della sanzione a Euro 300.   

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Oggi, 11 marzo 2010, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dichiarato che dopo le elezioni inizierà la discussione sulla riforma del  codice penale.


NO SCANDALOSO, MA PREVISTO. DEL CONDUCATOR RIBOLZI PER UNO STAND ALL'EXPO LEVANTE DI BARI.

      Milano: Borsa Internazionale del Turismo (B.I.T.)     

Lido di Dante: la spiaggia più gradita dai turisti nel 2009

Nel Comune di Ravenna i dati ufficiali danno alla località naturista un

+ 24.19% di presenze.

     E il Sindaco vuole cacciare i naturisti !!!    

E se avesse remato a favore ???

Da:  Ravennanotizie.it


 Leggo con una maggiore speranza per il futuro naturista di Lido di Dante la notizia che segue tratta da:  Ravennanotizie.it

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Ancisi: "Osservazioni al piano dell'arenile"

domenica 20 dicembre 2009

"Domani sera, previa valutazione delle osservazioni presentate dai cittadini - scrive Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna - il consiglio comunale approverà, in via definitiva, il piano dell'arenile, ma lo farà col voto contrario di Lista per Ravenna.

L'esame delle osservazioni non ha portato notevoli differenziazioni di giudizio tra la maggioranza e la nostra lista civica, ma il nostro giudizio sul complesso dell'operazione resta negativo, per le seguenti ragioni:

• Resta la mancata attenzione a Lido di Dante, che continua a subire, sul proprio litorale, la presenza

massiccia, abusiva e incontrollata dei nudisti e i fenomeni negativi che la circondano, nonostante sia una zona balneare a vocazione familiare e naturalistica. Non è stata neppure verificata la possibilità che uno spazio, correttamente regolamentato e disciplinato, per la pratica del nudismo balneare possa essere insediato su un'altra area del litorale, ben separata dalla balneazione "tessile".

• eccetera, eccetera.

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Lunedì 21 dicembre 09 il Consiglio comunale di Ravenna ha poi approvato (come previsto) il Piano dell'arenile: clicca per leggere il resoconto.

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Conferenza-Dibattito sul Naturismo

 a Lido di Dante

Il tempo passa e di una eventuale organizzazione di una Conferenza - dibattito sul Naturismo da tenersi a Ravenna, per favorire uno scambio di idee fra le varie organizzazioni rappresentative cittadine e regionali, le organizzazioni naturiste ed ambientaliste e di categoria  ed i singoli cittadini generalmente disinformati su molte questioni, non si sente ancora nessun odore.

Azione naturista la chiede da anni ma, la chiedono anche vari naturisti (interessati alla grave questione di sopravvivenza innescata dal comportamento tenuto dal sindaco Matteucci) e politici come il consigliere comunale Maurizio Bucci (PdL).

 

Il soggetto principale e più interessato è, o avrebbe dovuto essere, l' Associazione Naturista  Emiliano Romagnola (A.N.E.R.) ma pare che voglia proseguire col suo lungo letargo in fatto di attività: a parte l'unico risveglio venuto in occasione dell'interpellanza del consigliere PdL Maurizio Bucci nel Consiglio comunale di Ravenna lo scorso novembre a favore del naturisti a Lido di Dante.

 

Sono convinto che una rondine non fa primavera e che dobbiamo attendere altre rondini. Penso che la prima rondine abbia aiutato molto la nostra causa e che, forse, se il Piano dell'arenile approvato lo scorso lunedì 21-12-09 non ha inserito nulla contro la permanenza dei naturisti sulla spiaggia di Lido di Dante, è dovuto pure alla pubblica manifestazione di protesta tenuta dai naturisti dell'ANER uniti a quelli indipendenti.

 

Sono dell'opinione che dobbiamo continuare a far sentire pubblicamente la nostra voce per poter sicuramente vincere la nostra battaglia per il rispetto civile di una minoranza come sancito dalla Costituzione Italiana.

 

 Storica puntata della RAI

Il 28 aprile 1988 su RAI2  il compianto Gianfranco Funari dette al naturismo, per la prima volta, un'intera puntata di una trasmissione televisiva. E la larga maggioranza dei presenti in studio e negli interventi via telefono si pronunciarono a favore del Naturismo dando una chiara prova che la pubblica opinione non riteneva, già allora, ci fosse un atto contrario alla pubblica decenza.


       Interrogazione del consigliere PdL Maurizio Bucci a favore del Naturismo (Consiglio Comunale del 26-11-09) a Lido di Dante, servizi de "il Resto del Carlino" del 27-11-09 e de "LA VOCE" del 27 e 28-11-09 ed una mia opinione sul sequestro in spiaggia dello striscione ANER.

Streaming registrazione audio degli interventi


Togliere e dare: perchè?

Perchè il Sindaco di Ravenna Matteucci vuol togliere la spiaggia della Bassona ai naturisti e reddito, derivante dal turismo a loro collegato, agli operatori locali e dare 1.000 Euro al collega sindaco dello stesso partito DS di Forlì  per spiegare chi era Guidarello Guidarelli alla deliziata platea  di Confindustria il 13 novembre 09?


Foto di Spencer Tunick

In difesa della natura


ESTATE 2009: AL MARE COI MEDIA

La confusione fra i naturisti, i  politici  ed i media se il naturismo, a Lido di Dante, sia permesso o meno continua a regnare  anche questa estate. L'associazione naturista locale A.N.E.R. notoriamente assente fisicamente ed in attività, tranne rari lampi, di conseguenza, a mio parere, è certamente molto responsabile  del calo numerico della presenza dei naturisti a Lido di Dante assieme, in primo luogo , al sindaco di Ravenna Matteucci che hanno fatto prevalere la convinzione che il nudo in spiaggia sia vietato e la proprietà del Camping Classe per il suo modo di agire.

Ai link  che seguono ritengo  che possiate chiarire i vostri dubbi e vi invito poi a riferire in modo giusto a chi si rivolge a voi.

BAGNINO    GAMBI    REPLICA GAMBI
 

Lo scorso 23 agosto 09 il quotidiano "il Resto del Carlino" è uscito con un ampio servizio sulla cronaca di Ravenna. Si diceva a grandi titoli che la spiaggia era sporca e che i nudisti  stranieri se ne andavano via ed  a grande sorpresa l'affermazione del sindaco Matteucci che diceva: "Se ne vanno via? Fanno solo bene" (parte servizio Carlino).

Il sottoscritto il giorno successivo ha subito scritto ed inviato una lettere al Carlino denunciando le gravi affermazioni del Sindaco ravennate ( lettera pubblicata ).

Il giorno 26 il Carlino ha pubblicato una lettera del consigliere comunale di FI-PdL Massimo Bucci che merita attenzione (clicca), del Presidente del Comitato Cittadino della località Lido di Dante su Ravennanotizie.it (clicca) ed alcuni naturisti su vari media locali hanno espresso le loro opinioni.

Finalmente il giorno 27 agosto 09 il Carlino di Ravenna pubblica un articolo ispirato da Marcacci  (ricordo che è ancora presidente dell'ANER) ma non entra nel merito della grave affermazione del sindaco. A sorpresa (facciamo una risata) annuncia la sua candidatura alle prossime elezioni comunali di Ravenna ed afferma che un assessore dell'attuale Giunta  frequenta abitualmente la spiaggia della Bassona (clicca).

Grande fumo nei media locali per la notizia dell'assessore naturista ed il giorno dopo: il 28 arriva l'immediata risposta del Sindaco (smentita del sindaco) mentre il quotidiano "LA VOCE"  pubblica un ampio articolo con l'elenco, concesso da Marcacci,  dei presunti vip che  frequenterebbero la Bassona.

Ed Io mi chiedo se Marcacci, così facendo, di chi fa gli interessi?    Credo: - non certamente dei naturisti !

Il giorno 29 sul blog Romagnanoi.it  è apparsa una dichiarazione (clicca) del Sen. Vidmer Mercatali (predecessore dell'attuale sindaco di Ravenna ) che non corrispondeva al vero ed ho così deciso dì inviare al Carlino ed alla Voce  di Romagna una lettera  di precisazione che è stata pubblicata lunedì 31 agosto  (lettera Carlino - lettera "LA VOCE"). E sempre lunedì 31 dalla festa del PD lo stalinista Matteucci annuncia che il prossimo anno farà la guerra ai naturisti (notizia data da Romagnanoi) ed il Presidente della provincia Giangrandi confessa che da giovane alla Bassona andava a fare il guardone. La notizia viene poi riportata (non con la stessa tonalità) da (il Carlino) e da (LA VOCE) martedì 1 settembre 09.

Ennesima intervista del Sindaco su "LA VOCE" mercoledì 2 che, fra l'altro, dice che non avendo Ravenna uno spazio per i naturisti, essi possono certamente trovare nei 110 Km di coste emiliano-romagnole. Informo, tra parentesi, che rutti i blogs di notizie locali hanno dato ampio spazio e quasi quotidianamente, da oltre un mese, alla questione naturista.

Di nuovo su "LA VOCE" giovedì 3 un articolo intitolato "I nudisti e la strana coppia del PD" nella quale vengono riportate le parole del sindaco che dice che i proclami di Marcacci non lo preoccupano basti pensare che la manifestazione che aveva indetto contro di lui a livello nazionale ha avuto una presenza di soli dodici persone. E qui purtroppo il Sindaco ha ragione perchè l'ANER, da anni, rare volte interviene in difesa dei diritti dei naturisti ed ormai non ha più seguito e quando interviene fa solo fumo. Ultimamente invece di affrontare i problemi i capi se ne vanno per i fatti loro e quando qualcuno riappare come il presidente che fa? Annuncia la sua candidatura alle elezioni e un boicottaggio degli acquisti  e degli appartamenti con un seguito di due o tre persone.

Sempre giovedì 3 settembre sulla Voce è stata pubblicata (allego) la lettera di un anziano naturista della Bassona.

Sabato 5 è intervenuta sui media Daniela Guerra Presidente del gruppo assembleare dei Verdi alla regione Emilia  Romagna alla quale chiesi , nel 2004, di presentare una Proposta di legge sulla "Valorizzazione del turismo naturista", che accettò e fu  approvata nel luglio 2006 col n° 26.

Domenica 6 pure "il Giornale " di Vittorio Feltri ha dedicato un articolo, nello spazio "il caso", alla nudonovela Bassona.

Mercoledì 09 settembre TELEROMAGNA ha trasmesso una breve intervista al presidente dell'ANER Marcacci  nella quale ha detto che se il Sindaco di Ravenna farà un'ordinanza contro i naturisti ricorrerà al TAR. Voglio sperare  che questa volta Marcacci, se la minaccia si realizzerà, passi veramente ai fatti nel modo giusto. Da anni sto dicendo che occorreva fare ricorso al TAR  per impugnare le ordinanze di Sirolo (AN) e Manerba sul Garda (BR). Non è stato fatto col risultato di subire grosse ammende, facili denunce e precedenti negativi per altri comuni . Era l'unica via da seguire per dimostrare che il naturismo è legale e che, come sancisce la Costituzione all'art. 21: " Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Sulle questioni, come questa, che riguardano gli interessi di tutti i naturisti italiani le associazioni dovrebbero essere unite nell'azione di difesa dei diritti e non occuparsi singolarmente solo di organizzare qualche cena per gli iscritti.

SONDAGGI  SUL  NUDISMO

(svolti in agosto e settembre 09)

 

La mia  risposta alle ordinanze dei sindaci contro il nudo integrale nel territorio comunale.


IMPORTANTE  EVENTO  NATURISTA

 

GRAZIE  ALL'IMPEGNO  DEGLI  AMICI  PINA ED  ALE   DOMENICA  17  MAGGIO  2009  E'  STATA  INAUGURATA  UFFICIALMENTE  LA  NUOVA  SPIAGGIA  NATURISTA  DI

 

FOCE  CESANO   -   SENIGALLIA (AN)   -

INVITO  I  NATURISTI  A  FREQUENTARE   NUMEROSI  QUESTA NUOVA  SPIAGGIA !


DENUNCE  ANCHE A  CESANO (Senigallia)

Dopo poco più di un mese dall'inaugurazione della spiaggia naturista di Foce Cesano con il consenso dell'Assessore al Turismo del Comune di Senigallia ieri, 28 giugno 09, alcuni nemici della civile convivenza hanno fatto intervenire in spiaggia i Carabinieri che a loro volta hanno agito contro alcuni naturisti. Da quanto è stato dichiarato da alcune persone presenti pare che questi naturisti  si comportassero da tali e, quindi, i carabinieri non fossero obbligati ad intervenire e tantomeno denunciarli perchè, come tanti  precedenti  hanno dimostrato, il nudo integrale mostato in pubblico a fine di naturismo non è reato

Spero che qualcuno si svegli e si muova per difendere il nostro diritto ad esistere!  Ma, purtroppo mi sa che anche questa volta si continui col letargo: ieri od oggi (29 e 30 giugno 09) il presidente dell'ANER che diceva di sostenere Alessandro per il Cesano e che, quindi, per primo avrebbe dovuto incontrare i Carabinieri della stazione di Senigallia, non l'abbia fatto. Avrebbe  dovuto chiarire ai Carabinieri, che possono non conoscere benissimo i particolari della legge italiana sul naturismo, che il nudo naturismo non viola alcun articolo  del codice penale e di non trasmettere gli atti sui denunciati al Pubblico Ministero.  La massima carica di un'associazione e per giunta avvocato  avrebbe aiutato al massimo la posizione dei naturisti denunciati ed in generale i diritti dell'intero movimento!

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Oggi 30 giugno, ho letto un messaggio di Alessandro in rete pubblicato da un Forum naturista nel quale si dice che il presidente dell'ANER avrebbe preparato un foglio per una raccolta di firme da presentare a fine estate all'Assessore al turismo di Senigallia  con la richiesta di un'ordinanza che riservi un'area: Foce Cesano, ai naturisti.

E' questo il modo di rispondere alle denunce dei carabinieri? Forse i carabinieri messi a conoscenza di questa raccolta fi firme  non procedono con la denuncia?

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Oggi 02 luglio 09 , con immenso piacere, sono venuto a conoscenza del  fatto che  l'amico Alessandro ha incontrato, con successo, il Comandante della Stazione Carabinieri di Senigallia e dal cordiale incontro le ragioni  dei naturisti siano state accettate e che ci sia la quasi certezza che non trasmetteranno alcun atto al PM per i naturisti sorpresi domenica scorsa.  Subito dopo Alessandro ha incontrato anche il Commissario di Polizia : anche questo molto positivo per noi naturisti . Inoltre anche l'Assessore al Turismo ha chiamato Alessandro per rinnovargli il suo appoggio a nostro favore.

Veramente GRANDE Alessandro oggi l'unico che nel movimento naturista si da da fare e mostra coraggio. Mi fa ridere chi nel Forum IN dice che uniti si vince perchè se Alessandro fosse stato unito agl'altri e si comportava come gli altri nulla sarebbe accaduto di positivo per Cesano. Se anche lui avesse fatto come ha fatto il Presidente dell'ANER Avv. Marcacci i naturisti denunciati domenica scorsa  avrebbero avuto la quasi certezza di dover affrontare un processo o pagare un'ammenda e complicare forse definitivamente lo sviluppo del nuovo sito naturista .

Ho forse l'Avv. Marcacci gradiva che si svolgesse un processo per poter difendere i due imputati?

VIA  MARCACCI  ED  ELEGGERE  ALESSANDRO  PRESIDENTE  A.N.E.R.

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BASTA CONSIDERARE LEGALE LA PROSTITUZIONE ED ILLEGALE IL NATURISMO !!!

BASTA  GIOCARE  CON  LA  LIBERTA'  DEI  NATURISTI !!!


CONTINUA  LA  PERSECUZIONE

A Potenza Picena (MC) sei naturisti uomini ed una donna, nella prima quindicina di questo mese di giugno  2009 sono stati denunciati dai carabinieri mentre (da quanto viene affermato) prendevano semplicemente il sole  nudi su un conosciuto tratto di spiaggia (leggi articoli de il "CORRIERE ADRIATICO 1 e 2).

DOVE  STANNO  LE  ASSOCIAZIONI  NATURISTE  E  LE  LORO  FEDERAZIONI:  FE.NA.IT.   E  CO.NA.IT ?     PERCHE'  CONTINUANO  A  NON  OCCUPARSI  DEI  VERI  PROBLEMI  DEI NATURISTI?     COSA  CI  STANNO  A  FARE?     VERGOGNA  VERGOGNA  VERGOGNA  !!!!!!!!

P.S. 

,L'A.N.E.R., dopo un mese dallo svolgimento della sua assemblea ordinaria (si fa per dire), tenutasi il 24 maggio scorso con il rinnovo delle cariche sociali, sta dando un chiaro esempio di democrazia:  non ha ancora reso noto i nominativi dei nuovi eletti !!!


NATURISTI  SEMPRE  PERSEGUITATI

LETTERA SIMILE  A  QUELLA  INVIATA ALLE REDAZIONI  DI  ALCUNI  MEDIA

18 Maggio 2009                                                                                       

 Un tempo pensavo che secondo la Costituzione italiana tutti i cittadini della Repubblica dovessero avere gli stessi diritti e doveri ma, ad esempio, per i naturisti non è esattamente così.

Io, eletto presidente dell’Associazione Naturista Emiliano Romagnola nel 1985 (anno della sua fondazione), a none dell’ANER e poi come semplice naturista, mi batto per il civile  rispetto  di questa parte di cittadini che, in pratica, sono ancora perseguitati a differenza degli altri Paesi europei che godono pure degli effetti economici dati dal turismo collegato ai naturisti calcolati in oltre 20.000.000 di potenziali ospiti.

In Italia non esiste alcuna legge che vieti la nudità integrale ma, come in  quasi tutti gli altri stati europei  gli “ Atti contrari alla pubblica decenza” art. 726 del c.p. e gli “Atti osceni on luogo pubblico” art 727 del c.p. per comportamenti che nulla hanno in comune col naturismo.

Il nudo integrale (parte fondamentale della nostra filosofia) del naturista che ha lo scopo di difendere il nostro benessere generale e la salute psico-fisica  in linea con l’art 32 della Costituzione  ed ormai ampiamente accettato  da circa l’80% dei cittadini italiani (stando ai sondaggi), Tranne rari casi,da decenni (ricordo per esempio la sentenza di Milano, negl'inni 70, in cui il turista messicano F. P. sorpreso nudo a passeggiare per la città in una notte d'agosto, fu assolto dal pretore Francesco Dettori con la motivazione che il nudo sta diventando un fatto di costume e che non è più raro osservare su spiagge più o meno appartate persone nude o seminude senza che gli astanti reagiscono negativamente ecc.~ ecc.) il nudo innocente del naturista viene sempre assolto dai giudici chiamati a pronunciarsi: anche la Corte Costituzionale, nel 2000 per ben due volte, ha sentenziato che il nudo del naturista non è reato.

La persecuzione sta nel fatto che ancora continuano le denunce anche nei luoghi in cui ci sono state le assoluzioni.  Per esempio il  Giudice di Pace di Crema  il 26 giugno 2007non accettò la richiesta di una condanna ad una ammenda di Euro 20 da parte del Pubblico Ministero  ed assolse il naturista denunciato dai carabinieri di Rivolta d’Adda. I Carabinieri  di quella stazione sono poi nuovamente intervenuti negli stessi luoghi a fare denunce: 4 volte nel mese successivo alla sentenza con 10 naturisti  sorpresi. Spesso poi succede che, essendo l’ammenda da 10 a 206 Euro, il denunciato non ricorra al Giudice perché le spese per l’onorario dell’avvocato sarebbero molto più alte: quindi, in pratica il naturista quando è denunciato perde sempre.

Anche il parlamento non si interessa di noi: io nel 1993 proposi ed ottenni dall’allora deputato verde Sauro Turroni  di presentare una Proposta di legge per fare la necessaria chiarezza in materia, PdL che è sempre stata ripresentata nelle successive legislature (nel 94 e 96 cofirmata anche dagli onorevoli Maroni , che fece un'esperienza naturista, e Castelli) e che per sostenerla nel 98 feci una eclatante protesta in Piazza Montecitorio ponendomi integralmente nudo davanti alla Camera dei Deputati. Questa PdL non è andata oltre  ad un inizio di discussione in Commissione Affari Sociali, poi terminata per fine legislatura nel 2001.

Altri deputati e senatori hanno presentato altre Proposte di legge ma, nessuna fino ad oggi neppure discussa in Commissione.

 Lo scorso  24 ottobre in occasione di un’incontro sul turismo a Cervia (RA) sono riuscito a consegnare a mano all’attuale Ministro Michela Brambilla una lettera in cui spiegavo le nostre problematiche e con la richiesta d’intervenire per motivi di civiltà e vantaggi economici. Ebbene, nessuna risposta mi è pervenuta. ne da lei ne da suoi collaboratori.

 C’è o non c’è persecuzione verso i naturisti?

Potete aiutare la minoranza naturista? 

Cordiali saluti

                                                                         Fidenzio Laghi / ex Presidente ANER     


OGGI 16 APRILE 2009 CONTINUO A  CHIEDERE  LE  DIMISSIONI DELL’ATTUALE PRESIDENTE  A.N.E.R. JEAN  PASCAL  MARCACCI  E  DELL'INTERO  CONSIGLIO  DIRETTIVO  QUASI SEMPRE  ASSENTE FISICAMENTE  E  NELL'ATTIVITA'  PERCHÈ, A MIO PARERE IN PRESENZA DI UN SINDACO DI RAVENNA  INTEGRALISTA TESSILE, HANNO FORTEMENTE CONTRIBUITO AL RISCHIO DELLA CHIUSURA DELLA SPIAGGIA FREQUENTATA DAI NATURISTI A LIDO DI DANTE :  SPIAGGIA NATA NELL'ESTATE DEL1986 IN SEGUITO ALLE MIE CIVILI RICHIESTE A NOME DELL'ASSOCIAZIONE A.N.E.R. DI CUI ERO PRESIDENTE E POI DIVENUTA NEGL'ANNI LA SPIAGGIA NATURISTA PIÙ FREQUENTATA D'ITALIA.

P.S. Su " ravenna notizie.it " si possono trovare molti interventi d'archivio sul naturismo facendo una ricerca su varie parole chiave come: naturisti e nudisti.


   Da un'intervista al comico  Luca Laurenti  

de "Il Giornale" del 13 feb 09:

" Non sa che se perde chi non fà il bagno nudo. Senti sulla pelle tutti i sapori e odori del mare. Col costume è come farlo dentro 'na busta de' plastica. Nasciamo col pisellino de' fuori, mica cor cappotto di Armani".        


   Nuovo  Disegno  di  Legge  sul  Naturismo   

(Presentato al Senato dai Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca lo scorso 05/12/08). Assegnato alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in sede referente il 12 marzo 2009


 

DOCUMENTO  VIDEO

Il filmato di questo link è un vecchio video della Federazione naturista francese che ho mostrato, e continuo tuttora a mostrare in pubblico, dal 1993. Dopo 6 anni (1999) fui denunciato perchè il PM riteneva violassi l'articolo 528 (spettacolo osceno) del c.p. . Difeso dall'Avv. Jean Pascal Marcacci (Presidente dell'ANER) fui assolto dal Giudice Dott. Valentina Varoli  il 15.10.2002 perchè " il fatto non costituisce reato". La sentenza fu definitiva perchè non seguì alcun ricorso da parte del PM.

Per l'ingiustizia da me subita per più motivi, la Rai nella rubrica "Dizionario Parlamentare" del Gr Parlamento, condotta da Giorgio Frasca Polara, organizzò un pubblico dibattito di 43 minuti in diretta radio con replica. L'audio della trasmissione radio l'ho abbinato a questo video. Parteciparono l'allora Sottosegretario ai rapporti col Parlamento Cosimo Ventucci, l' Onorevole Piergiorgio Massidda (FI), il Senatore Sauro Turroni (Verde) ed il Sottoscritto.


IN  EMILIA  ROMAGNA  IL  NATURISMO  E'  LEGGE !

(il testo deliberato il 26 luglio 2006)

Storia della Legge sul Naturismo approvata in Emilia Romagna 


Storia della Proposta di Legge nazionale sul Naturismo 


VIDEO  NATURISTI

Filmato streaming svizzero sul naturismo

(Filmato svizzero senza presentazione)

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Filmato  Rai3 "Alle Falde del Kilimangiaro"

(puntata del 26 dicembre 2006)

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"COMINCIAMO BENE"

Mia partecipazione alla trasmissione di RAI 3 nella puntata del 10 marzo 2005

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 Altri video 

Intervista di RAI3 trasmessa nel programma "I Ragazzi del 99" 

intervista di TELE+ registrata nel campeggio naturista di  “Ca’ le scope

Servizio di RAI3 del 2000 ripreso a Lido di Dante (RA)

  “2000” (rubrica di RETE 4) 


      Orrore: così  gli  islamici  massacrano  gli  animali 

Denuncia  di  "Studio Aperto "  fatta  nelle  edizioni  del  TG  delle  12.25  e  delle  18.30  del  03  gennaio  2007


Petizione  della  LAV


"IL MASSIMO DELLA PENA È VEDERE UN ANIMALE SCUOIATO VIVO.
ANCORA COSCIENTE, MENTRE CERCA UNA FUGA ORMAI INUTILE. SUCCEDE IN
CINA. MA NOI COMPRIAMO QUESTE PELLICCE.
IL MINIMO CHE POSSIAMO FARE È CHIEDERE AL NOSTRO GOVERNO DI BLOCCARNE
L'IMPORTAZIONE."

L'indirizzo per aderire alla petizione è il seguente:
www.nonlosapevo.it

ATTENZIONE: i filmati contenuti in questa pagina, anche se censurati,
sono abbastanza scioccanti.


VACANZE  NATURISTE

Entra nel sito dell'amico Franco per approfondire le info in vista delle tue vacanze


Alcuni links:

 

        

 

INFO 2008

INFO 2006-2007

INFO  2005-2004

SECONDA  PAGINA

LEGGE  E  SENTENZE  

COSA  PENSO  DELLA  Federazione  Naturista  Italiana (FE.NA.IT.)

Vignette tratte dalla rivista "NATURISMO"

scrivi e collabora  : supernaturismolibero.it   

Se sei d’accordo sulle mie idee fammelo sapere ed affiancati a me per mettere in atto alcune AZIONI col fine di divulgare e difendere i diritti civili della minoranza naturista.  

 

(Clicca per vedere il filmato LA STRADA È VITA realizzato da TONINO MORREALE

 dell’ ASSOCIAZIONE ITALIANA  FAMILIARI   E  VITTIME  DELLA  STRADA)

 

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Trasmette qualcosa quando può e male.

 

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